Percorrere la Liguria in treno è tutto un incanto: coste a picco sul mare, terrazzamenti millenari coltivati a viti e ulivi, scorci di mare azzurro che risplende fra il verde sgargiante.
di Stefania Mezzetti
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La Ferrovia: c’è un tratto che forse più degli altri merita un viaggio speciale: le Cinque Terre. Da La Spezia a Levanto, attraverso Riomaggiore, Manarola, Corniglia, Vernazza e Monterosso, i cinque borghi incantati della Riviera di Levante si susseguono nel raggio di una quindicina di chilometri, attraverso una riserva naturale terrestre e marina che conserva la bellezza del paesaggio, la ricchezza dell’ecosistema, l’equilibrio raggiunto nei secoli tra la terra e l’uomo.
I binari: scorrono tra le alte falesie della costa rocciosa e i terrazzamenti a monte. La macchia mediterranea è solcata dai blocchi di arenaria dei muretti a secco e dalle scalinate in pietra che salgono a mezza costa. Un lavoro monumentale realizzato da generazioni di contadini che hanno trasformato un ambiente impossibile da coltivare in un orto di oliveti e vigneti, da cui si ricavano prodotti di alta qualità .
Dal finestrino appaiono uno dopo l’altro i cinque borghi. Il treno li raggiunge tutti: Riomaggiore e Manarola, due grappoli di case colorate affacciate a picco sul mare; Corniglia, più spostata nell’interno e circondata dai vigneti; Vernazza, che vanta il solo porticciolo di questa costa inospitale; Monterosso, con la sua spiaggia sabbiosa, una delle poche delle Cinque Terre (www.trenitalia.com)
Ognuno ha la sua stazioncina, che è anche punto di accoglienza per i visitatori. La ferrovia che attraversa il Parco Nazionale delle Cinque Terre è un mezzo per l’accesso all’area protetta e per gli spostamenti al suo interno, integrando il trasporto ferroviario con bus elettrici e a metano, che permettono di raggiungere tutte le destinazioni interne, come i punti attrezzati per il noleggio di biciclette e cavalli.
I sentieri: che attraversano il parco sono famosi per la particolare spettacolarità : il “Sentiero azzurro”, collega i cinque borghi attraverso una passeggiata che tra Riomaggiore e Manarola prende il romantico nome di ”Via dell’amore” (www.parconazionale5terre.it)
Recuperato da un tratto abbandonato di linea ferroviaria che andava da Genova a Pisa, la ciclovia pedonale MareMonti congiunge Framura, Levanto e Bonassola fra un susseguirsi di lunghe gallerie incastonate fra il mare e la roccia. Il fascino di questo percorso non è solo paesaggistico, è una lode al lavoro e all’opera di quei ferrovieri che pionieristicamente hanno creato dei tracciati unici dove i treni correvano sfidando le bufere marine e le rocce che franavano dalla costa. Nelle gallerie ancora si sente l’odore del carbone che le sbuffanti macchine lasciavano impregnato alle pareti, mentre dalle finestre che aprono squarci di mare arriva il brumoso infrangersi delle onde (www.ciclopedonalemaremonti.com)
La Francesca: tra i comuni di Bonassola e Levanto, in una conca che si apre verso il mare fra pini e macchia mediterranea il Resort La Francesca è un appartato pezzo di paradiso che conserva tutto il fascino di una natura incontaminata. Inaugurato all’inizio degli anni sessanta, grazie alla tenace e intraprendente scrittrice e giornalista milanese Gloria Bortolotti De Poli, questo è un luogo unico per l’inestimabile patrimonio naturalistico. Il parco di 16 ettari in cui sorge il resort, possiede innumerevoli essenze e piante autoctone della macchia mediterranea; in primavera è un tripudio di profumi e colori, fioriscono le orchidee mediterranee mentre il Cisto ricopre la zona di grandi fiori candidi.
Il suo nome si deve a un tratto di via Francigena che conduceva in tempi medioevali da Canterbury a Roma; questo angolo della Liguria Occidentale fu poi raggiunto dalla ferrovia solo nel 1880 e la strada asfaltata vi giunse negli anni sessanta. Oggi, l’ex ferrovia Genova – Roma, opera ciclopica e impervia della costa ligure abbandonata alla fine degli anni ’60 per essere ricostruita piĂą all’interno, è divenuta una pista ciclabile e pedonale. Molto godibile per la natura incontaminata e selvaggia, la pista si può raggiungere a piedi attraverso un breve sentiero che parte dal ristorante del resort. La spiaggia privata è in una piccola baia di ghiaia tra gli scogli, dall’acqua trasparente e riparata da una imponente barriera di frangiflutti.  Nel parco sorgono in modo totalmente integrato con la natura rigogliosa del posto, villette, bungalow e appartamenti accomunate da una caratteristica fondamentale: una meravigliosa vista sul mare aperto, che nei giorni piĂą tersi arriva fino alla lontana Corsica e al Monviso. Il Ristorante Rosadimare è un locale particolare, arredato con pezzi unici provenienti da tutto il mondo. L’affaccio sul mare e la fantasia si aprono verso colori e profumi di terre lontane, suggestioni calde e armoniose che spaziano dall’Asia al Sudamerica, insieme a pezzi unici di artisti italiani. La cucina propone piatti della tradizione ligure e mediterranea, a base di pesce, verdure e olio rigorosamente a km zero L’accuratezza e la semplicitĂ delle preparazioni e le cotture non prolungate sono essenziali per rendere ogni piatto leggero che mantiene inalterati i sapori e i profumi (www.lafrancescaresort.it)