Cioccolata ai profumi della natura, dolci tipici, radicchio rosso e grandi chef sullo sfondo delle montagne dell’Alto Adige
CARE’s 2018 in Alta Badia Nella prossima winter edition di CARE’s il tema del recupero dello spreco da parte non solo delle piccole realtà, ma anche e soprattutto delle grandi aziende, sarà l’argomento virtuoso di un evento divenuto ormai sinonimo di etica e sostenibilità. Sostengono questi argomenti le presenze più attese ai CARE’s Talk in Alta Badia: da Oscar Farinetti, fondatore e ideatore di Eataly e FICO, a Stefania Lallai di Costa Crociere a Lara Gilmore di Food for Soul, i quali saranno affiancati dagli chef James P. McMahon e Matt Orlando, impegnati con i propri ristoranti e progetti, nella riduzione dello spreco alimentare. CARE’s torna dal 14 al 17 gennaio 2018 in Alto Adige e si allarga il raggio d’azione con la presenza di chef internazionali (35 da 14 nazioni e 4 continenti), professionisti della ristorazione, giornalisti e imprenditori, sensibili al tema etico, sempre più condiviso anche dalle grandi realtà del settore. Tre giorni di appuntamenti nei quali il confronto su sostenibilità̀, cura del territorio, tutela dell’ambiente e soprattutto etica – insieme a una serie di nuove attività – sarà ancora una volta un’interessante opportunità di formazione. Gli hotel di San Cassiano, La Villa e Corvara, saranno la “location diffusa” dell’evento. Come headquarter il prestigioso Hotel Rosa Alpina il cui ristorante St. Hubertus, guidato da Norbert Niederkofler, appena incoronato da tre stelle Michelin, è stato appena insignito del premio “Ristorante sostenibile dell’anno” da “Le Guide dell’Espresso 2018”. Non mancheranno i tradizionali luoghi in quota, come il Piz Boè Alpine Lounge e per la prima volta il Rifugio Luigi Gorza di Porta Vescovo, dove gli ospiti parteciperanno a gala dinner, pranzi in alta quota, gite panoramiche, masterclass di cucina (per questa edizione aperte al pubblico) e soprattutto ai CARE’s Talk, il momento più significativo dell’intero evento.
Radicchio re dell’inverno in Veneto
Torna l’appuntamento con Fiori d’Inverno, la rassegna gastronomica interprovinciale dedicata al Radicchio Rosso di Treviso e al Variegato di Castelfranco IGP, curata dall’UNPLI Treviso. Si tratta di un viaggio di gusto in varie tappe, tra le province di Treviso e Venezia, Queste manifestazioni hanno in alcuni casi più di un secolo di storia: nate agli inizi del ‘900 come mostre-concorsi mettevano in gara tra loro i produttori locali che si sfidavano, davanti agli occhi di giurie esperte, a colpi di gerle colme di radicchio rosso e variegato. Venti anni fa è arrivato il riconoscimento di denominazione europea riconoscimento dell’IGP, a indicazione geografica protetta: il Radicchio Rosso di Treviso e il Variegato di Castelfranco hanno il primato di essere stati i primi ortaggi in Europa ad essere tutelati. Oggi le feste sono un richiamo turistico per chi ama abbinare alla scoperta dei territori una esperienza enogastronomica. Il nuovo anno si aprirà in grande con una delle più importanti rassegne dedicate al tardivo, la Mostra del Radicchio di Zero Branco (TV), dal 12 al 21 gennaio 2018. Una festa dove gustare un intero menu a base di radicchio con tanti eventi folkloristici in programma. Fiori d’Inverno toccherà poi Mirano (VE) 14 gennaio, Preganziol (TV) 20/21 gennaio, Dosson di Casier (TV), 26 gennaio/4 febbraio, a Roncade (Tv) l’11 marzo, per chiudere a Quinto di Treviso (TV) il 26 marzo 2017. www.fioridinverno.tv
Nel cantone di Vaud il golosissimo cioccolato Daujat
Dallo scorso dicembre, la fabbrica di cioccolato MC Daujat offre ai propri clienti prodotti di alta qualità combinati con i sapori locali. La famiglia Daujat, che abita a Leysin, nelle Alpi di Vaud, dal 2016, fa sfoggio di grande originalità. Miscele di frutti rossi e rabarbaro, caramello e menta, oppure rosa canina con melissa al limone insaporiscono tavolette e praline di cioccolato fondente, al latte o bianco. Queste si vestono anche con note più classiche, come le praline alla nocciola o al caramello o al fiore di sale di Bex. Delizie che possono anche essere decorate con disegni personalizzati, da offrire o da utilizzare come decorazioni della tavola. Alla testa di questa giovane casa ci sono Christian Daujat, il padre e Maxime, il figlio, che hanno trasformato il piano terra della residenza di famiglia in un laboratorio. Martine, la madre, si prende cura degli ordini e dei raccolti mentre Charline, la figlia, gestisce il giardino biologico della cucina. Tutto è fatto a mano, compresa la sgusciatura delle nocciole. Il quartetto predilige gli ingredienti locali, percorrendo non più di quindici chilometri per reperire i prodotti; alcune piante crescono anche nel giardino della famiglia.
www.svizzera.it – www.myswitzerland.com
Salisburghese: un itinerario alla scoperta della birra artigianale
Qual’è una delle eccellenze che viene in mente pensando al Land? La risposta non può che essere immediata: la birra. Da Salisburgo lungo tutta la regione, infatti, i birrifici locali sono diventati dei veri punti di riferimento per alta qualità delle materie prime, purezza e grandissima esperienza.
Monumenti indiscussi per tutti gli intenditori sono il Müllner Bräustübl, tempio della Augustinerbräu originariamente monastero Agostiniani, la Die Weisse e la Stieglbrauwelt, il più grande birrificio Salisburghese per eccellenza dal 1492 che produce ed esporta le proprie produzioni in tutto il mondo.
Un altro indirizzo da non dimenticare durante un soggiorno alla scoperta delle tradizioni legate alla produzione di birra è il Raggei Brau. Posizionato ai piedi del monte, qui è possibile ordinare oltre 20 tipologie di birra differente. Per tutti coloro che volessero immergersi nella magia della storia e risalire fino alle origini è consigliata una visita alla Hofbräuhaus. Celebre per essere il birrificio più antico d’Austria, a partire dal 1475, è diventato uno dei punti di riferimento per tutti gli appassionati di birra nella meravigliosa cornice di Hallein. Qui tradizioni centenarie e influenze moderne si uniscono per offrire una serata all’insegna di specialità a base di birra e buona compagnia.
Un altro degli indirizzi imperdibili è il Gusswerk: situato fuori le porte della città, a soli 20 km dal centro storico, è il paradiso per gli appassionati delle produzioni biologiche, che attento alle tendenze del momento, serve bevande biologiche per un aperitivo o una cena all’insegna del bere responsabile e salutare.