Bisogna affrettarsi, ma ne vale la pena. Fino al 21 gennaio è aperta a Rovigo una grande mostra a Palazzo Roverella curata da Francesco Parisi e promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo in collaborazione con il Comune di Rovigo e l’Accademia dei Concordi. Inaugurata già il 23 settembre ha raccolto un grande successo di pubblico e di critica entusiasmando i visitatori facendo e facendo loro vivere loro un viaggio unico e completo alla scoperta del movimento artistico Secessionista. Per la prima volta sono riunite insieme le vicende storico-artistiche dei quattro principali centri in cui si svilupparono le Secessioni in Europa a cavallo tra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900: Monaco, Vienna, Praga e Roma. La mostra è aperta 7 giorni su 7 dalle 9 alle 19, con prolungamento alle 20 di sabato, domenica e nei giorni festivi.
L’esclusione di Gustav Klimt, destinato più avanti a diventare famoso, da una delle più importanti mostre annuali viennesi assieme ad altri colleghi maltrattati dall’arte ufficiale timorosa d’innovazione, spinse i giovani artisti europei a costituirsi in movimenti nuovi che dettero vita a vere e proprie Secessioni rapidamente diffuse nei grandi centri della Mitteleuropa, in particolare a Monaco e a Vienna. Sotto il motto “A ogni epoca la sua arte, a ogni arte la sua libertà”, che ancora oggi spicca nel centro di Vienna sull’aggraziata palazzina denominata ‘Sezession’, questi movimenti apportarono all’arte moderna un nuovo e più dinamico impulso alle sperimentazioni più diverse, compresi gli sviluppi in senso non figurativo. I percorsi molto ben commentati si dividono appunto nelle quattro città poli di attrazione di queste secessioni, ricostruendo l’ambiente storico-culturale e non solo artistico di un’epoca inquieta, lacerata da tensioni che con lo scoppio della prima guerra mondiale segnarono la fine di un’epoca irripetibile.
Tra le decine e decine di artisti esposti in una dozzina di sale perfettamente allestite e illuminate si trovano opere di Franz Von Stuck, Gustav Klimt, Egon Schiele, Oscar Kokoschka, Joseph Hoffmann, Josef Vachal, ma anche artisti italiani come Felice Casorati, Arturo Martini, Giacomo Balla e il triestino Edgardo Sambo Cappelletti e il viareggino Galileo Chini.
Terminata la visita alla mostra a Palazzo Roverella attraversa via Laurenti si può entrare nel Palazzo Roncale proprio di fronte dove si può visitare con lo stesso biglietto la Pinacoteca dell’Accademia dei Concordi e del Seminario Vescovile di Rovigo, che originariamente era esposta al Roverella, e ora è ospitata nelle rinascimentali sale di Palazzo Roncale. Qui sono riunite le collezioni dell’arte più nobile della città di Rovigo: dal gotico, a Giovanni Bellini e alla sua scuola, dai Fiamminghi al Cinquecento e del Seicento veneto questa pinacoteca non ancora molto conosciuta permette di compiere un viaggio artistico nella grande arte dal XV al XVIII secolo.
Palazzo Roverella
Via Laurenti 8/10, Rovigo (RO) – Tel. 0425 460093 – info@palazzoroverella.com – www.palazzoroverella.com
a cura di Leonardo Felician