Sguardo d’insieme
E’ città alpina Trento e i suoi monumenti parlano una lingua mitteleuropea, con spiccato accento rinascimentale e asburgico, echi gotici, barocchi e illuministi. Mantiene relazioni forti, durature e ben conservate con la propria storia e geografia, riassunte dal panoramico Castello del Buonconsiglio (www.buonconsiglio.it), dimora per secoli dei principi vescovi di Trento. Relazioni espresse in bellezza dal Duomo, dalla piazza con l’antistante fontana del Nettuno, le case affrescate e le chiese del Concilio (1545-1563). Mirabilia sono ospitate nel Museo Diocesano Tridentino e nella Città sotterranea, la romana Tridentum. Folta e di grande interesse la schiera dei musei, con l’imperdibile MUSE – Museo delle scienze – progettato dall’archistar Renzo Piano (www.discovertrento.it).
Città del Concilio
Fulgido il Cinquecento per Trento, quando lo stile rinascimentale aggiunse fascino al gotico immanente. E’ il tempo del cardinale Bernardo Clesio(1485-1539) che abbellì la città di splendide case affrescate e il Castello del Buonconsiglio con la costruzione del Magno Palazzo, predisponendo la città ad accogliere il Concilio. Il principato vescovile terminò con l’ingresso di Napoleone in città nel 1796 e fu così che Trento entrò a far parte dell´impero austro-ungarico. Periodo a cui si devono grandi opere di ingegneria, i palazzi delle amministrazioni pubbliche e i grandi alberghi.
La duecentesca Torre Grande rappresenta il Castelvecchio, con merlature a coda di rondine e la loggia gotico-veneziana ad ingentilire il maniero. E’ il Ciclo dei mesi nella Torre dell´Aquila che tiene incollato lo sguardo su questa pittura cavalleresca medioevale di pregevole fattura, dedicata ai divertimenti di dame e cavalieri a cui fa da contrappunto il duro lavoro dei contadini. Scrigno di stucchi, sculture e affreschi è il Magno Palazzo, mentre rimane vivo il ricordo della prigionia degli irredentisti durante la prima Guerra Mondiale.
Splendore cinquecentesco
La cattedrale di San Vigilio è il duomo di Trento. Da visitare con lentezza. Edificata nel XIII secolo su un’antica basilica dedicata al patrono San Vigilio, si affaccia sulla piazza principale, mentre la Porta del Vescovo era utilizzata durante il Concilio dai cortei vescovili provenienti dal Castello per entrare in Duomo. Stupendo il rosone, chiamato Ruota della Fortuna, che ricorda in forma allegorica la mutevolezza della sorte umana.
Arte en plain air sono le case affrescate in piazza Duomo; al centro, gorgogliante di rivoli la barocca Fontana del Nettuno del 1767, costruita illuministicamente per “salute e decoro della città”.
Museo Diocesano Tridentino
Preziose, inaspettate scoperte riserva il Museo ai visitatori (www.museodiocesanotridentino.it). A cominciare dalle testimonianze iconografiche relative al Concilio di Trento, nel corso del quale fu definita la riforma della Chiesa cattolica e la reazione alle dottrine protestanti. Riprodotto nei libri di storia è il dipinto realizzato nel 1633 dal trentino Elia Naurizio, che raffigura una seduta della congregazione generale, svoltasi nella chiesa di Santa Maria Maggiore. Interessanti le opere della pinacoteca, i codici miniati da lasciarci gli occhi ma ancor più la dotazione straordinaria di arazzi fiamminghi: acquistati ad Anversa nel 1531 dal principe vescovo Bernardo Cles, li utilizzò per decorare la camera del Torrione di Sopra, nella residenza del Castello del Buonconsiglio. Del tesoro della cattedrale – una raccolta di oggetti rari e preziosi, dal 1200 a fine ‘700, destinati alla celebrazione del culto e all’ornamento della chiesa – sono esposti legature di libri liturgici in argento dorato, un raro esempio di altare portatile, splendide oreficerie di Augusburg e reliquiari.
Tridentum
“Splendidum municipium”, definì l’imperatore Claudio nel 46 d.C la città romana, che vive nel sottosuolo del centro storico di Trento, conservata e valorizzata con la cura dovuta al genius loci (www.cultura.trentino.it). Fu fondata dai Romani verso la metà del I sec. a.C. come presidio della valle dell’Adige, uno dei principali assi viari di collegamento tra l’Europa centrale e il Mediterraneo. Estesa, in origine, su circa 13 ettari, prosperò fino al VI sec. d.C. e infine fu inglobata nella Trento medievale e moderna.
Tra i numerosi siti archeologici di Tridentum sono attualmente visitabili il S.A.S.S. – Spazio Archeologico Sotterraneo del Sas situato nel sottosuolo dello storico Teatro Sociale con accesso da piazza Cesare Battisti; Porta Veronensis, situata sotto la Torre Civica in Piazza Duomo; l’area archeologica di Palazzo Lodron nell’omonima piazza, e la Basilica paleocristiana sotto il Duomo.
E’ una scoperta emozionante vedere, entrando da piazza Cesare Battisti, tratti della cinta muraria, una strada pavimentata, resti di case mosaicate e dimore provviste di ingegnoso impianto di riscaldamento, fino alla Porta Veronensis della metà del I secolo d. C.
APT Trento, Monte Bondone, Valle dei laghi www.discovertrento.it
Albermonaco: piacevole albergo con piscina e fitness www.albermonaco.it
Ristorante L’orso grigio: atmosfera cordiale, ottimi piatti con interessante carta vini www.orsogrigiotrento.com