Un nuovo appuntamento con il Mondo ultraterreno: la Vita in Cielo
di Nicola Fudoli
La vita oltre la vita!
La morte, come dicevamo nella prima tappa di questi nostri viaggi nell’Aldilà, se pone fine alla esistenza terrena dell’essere umano, non conclude il ciclo della vita, che continua oltre la vita, per l’eternità. La morte segna soltanto il passaggio dalla vita visibile alla vita invisibile, dalla vita terrena alla vita celeste, dalla vita del corpo alla vita dello spirito. Perché l’essere umano, che nasce dalla incarnazione dello spirito in un feto e quindi in un corpo, quando il corpo esaurisce il suo percorso terreno, “parte” dalla terra per ritornare spirito libero in Cielo, da dove, Dio volendo, può ritornare in terra, attraverso la reincarnazione, per una sua seconda missione di “elevazione spirituale”, che non può non concludersi che con il ritorno nel Mondo Invisibile dei Cieli, la “Casa celeste”, dalla quale ogni essere umano proviene e alla quale ogni essere umano ritornerà per vivere l’Eternità.
Quell’Aldilà “invisibile”, per noi terreni ma non per gli spiriti celesti, dove i nostri defunti, tornati in Cielo e divenuti puri Spiriti liberi, vivono felici, all’età di 33 anni (l’età del Cristo), quale che sia stata l’età in cui hanno lasciato la vita terrena. La stessa età e nessuna distinzione di razza o colore. Vivono nelle “dimore”, che Gesù ha annunciato agli apostoli di andare a preparare nei Cieli, che ogni Spirito libero materializza in Cielo, quasi sempre una copia “più bella di quella in terra” della casa dove ha trascorso i momenti più belli della sua vita terrena. Vivono e lavorano, soccorrendo in terra l’umanità bisognosa di aiuto: “Noi – è il messaggio dall’Aldilà della nostra Guida spirituale Luciano – siamo divisi in flotte di Spiriti, giriamo tutto il mondo e portiamo aiuto e gioia a tutti. Aiutiamo le persone che sono più povere a sopportare le avversità della vita. Noi siamo addestrati: quando arriviamo in Cielo, Gesù ci divide in base al lavoro (la missione) cui siamo destinati”. Basti pensare che, nei Cieli, gli Spiriti liberi hanno tutti una missione, che è sempre rivolta verso gli Esseri umani viventi in Terra. “Io – ha dettato il Serafino Andrea – aiuto le persone che non sono felici della loro essenza: li aiuto a cambiare vita”. E Samantha, “mai nata” per aborto naturale della madre: “Io aiuto tutti quelli che arrivano in Cielo senza essere mai nati come me. Li aiuto a capire perché è successo. La mia missione è anche quella di aiutare le persone che fanno male ai bimbi: io li aiuto a capire perché lo hanno fatto”.
Mia madre, nella vita terrena madre di sette figli, aiuta “le donne che devono partorire; ho aiutato anche tua figlia – ha detto rivolta a Graziella – quando sono nati i suoi due bambini”. Luciano va incontro ai bimbi morti in mare per aiutarli a “fare il salto nella Luce senza traumi”, mentre mio cognato Mario va in soccorso delle “persone adulte che annegano”. “Assieme – mi ha trasmesso Mario – siamo una forza!”. Mio padre, in vita prima nei Carabinieri e poi nella Polizia, “aiuta tanto le persone che vivono male nella vita e che non riescono ad affrontare la realtà”. Il grande giornalista Arturo aiuta “tutti quelli che vogliono vivere al di sopra dei loro mezzi per farli mettere con la testa a posto”. E Nicola, medico in vita: “Io aiuto tutti quelli che in terra stavano male e li aiuto a rivivere la vita in salute”. E il grande tenore: “Io insegno canto agli Angioletti, quelli che sono appena arrivati”.
Le Gerarchie Angeliche
Nelle Dimensioni del Cielo, accanto agli Spiriti liberi, vivono la loro eternità anche le Gerarchie angeliche. E’ la nostra Guida spirituale in questa missione paranormale, Luciano, su mia richiesta, guidando la mano della sensitiva Graziella, a indicarmi la gerarchia delle Anime dei Cieli con le mansioni loro assegnate:
Gli Angeli sono quelle anime che “accompagnano tutti voi sulla terra”.
Gli Arcangeli “sono Angeli speciali che aiutano tutti noi e i Santi a non avere alcun problema. I problemi ci possono essere sempre, perché il male tenta sempre”.
I Cherubini sono gli Angeli che “cantano sempre le lodi al Signore Gesù Cristo”.
I Serafini “sono gli Angeli più in alto, accanto a Dio, e ubbidiscono solo a Lui”.
Luciano passa quindi a spiegarmi la distribuzione delle Dimensioni celesti, facendo tracciare a Graziella una mappa che indica le cinque Dimensioni del Firmamento con le Anime ad ognuna di esse assegnate:
V Dimensione: “qua ci sono i morti di vecchiaia”.
IV Dimensione: “qua ci sono i morti in incidenti”.
III Dimensione: “qua ci sono i morti di malattia”.
II Dimensione: “qua ci sono i morti ammazzati”.
Arrivato alla I Dimensione, Luciano segna ripetutamente una “D” maiuscola, senza aggiungere alcuna specificazione. La I Dimensione è il “Cielo più alto” dove, circondato dalle schiere dei Santi e dei suoi Cherubini e Serafini, risiede Dio, “l’Essere assoluto di perfezione”, come lo ha definito lo Spirito Guida di Graziella; “l’Eternità Assoluta”, come lo ha definito mia madre Rosa.
Le Dimensioni estreme
In parallelo con la Dimensione dove risiede Dio è collocata la Dimensione dei “Mai Nati”, i bimbi deceduti in seguito ad aborto o per altre cause che non hanno permesso il concepimento, “perché – specifica Luciano – i Mai Nati sono tutti angeli del Signore e Lui li vuole accanto a sé sempre per proteggerli e amarli sempre”. Nel Firmamento celeste, però, c’è anche un luogo dove, come ha spiegato Luciano, “va la gente che ha fatto del male e che non si pente di quello che ha fatto e quindi Gesù la mette in una Dimensione da dove nessuno può più uscire. Se qualcuno ci pensa e per sbaglio esce, vagherà per sempre all’infinito e non troverà mai pace”. Anche questo luogo è diviso in Dimensioni, tre per la precisione: “Nella prima vanno quelli che commettono le cose più gravi: le persone che uccidono la propria famiglia; nella seconda Dimensione ci sono le anime delle persone che uccidono per gioco; nella terza, quelle anime che uccidono per caso” (incidenti stradali). Oltre queste tre Dimensioni c’è un posto dove, se qualche anima si pente, deve restare un certo tempo per purificarsi. Le anime, invece, che non accettano la purificazione vengono mandate a vagare eternamente nell’Universo, senza mai trovare pace. E sono quelle che possono dare fastidio”. Sono queste, ci spiega Luciano, le anime dannate, “molto cattive e pericolose se riescono a trovare un canale per poter tornare sulla terra”. “Proprio per questo – raccomanda Luciano – non si possono fare il piattino, il bicchiere e altre cose simili”. Pratiche spesso usate pensando di poter comunicare con i defunti.
Quanto riferito nei “Viaggi nell’Aldilà” e altre “rivelazioni dettate” dagli Spiriti liberi dei Cieli, sono stati raccolti nel libro Noi ci siamo – L’Amore muove tutto il Mondo invisibile – Dialoghi con l’Aldilà, pubblicato e messo in rete sul sito “ilmiolibro”, http://ilmiolibro.kataweb.it/schedalibro.asp?id=1091082