Dal 16 al 22 dicembre al Teatro Menotti di Milano va in scena la narrazione di una delle edizioni più controverse delle olimpiadi. “Le Olimpiadi del 1936”, diretto da Emilio Russo e Caterina Spadaro, racconta una storia di sport e guerra.
Uno spettacolo che miscela differenti linguaggi teatrali per una narrazione emozionale, che non trascura gli accenti tragicomici. Il tutto accompagnato dalle rivoluzionarie immagini di Leni Riefensthal che immortalò e fece passare alla storia l’espressione di disappunto di Hitler davanti al terzo oro del nero Jesse Owens.
In scena oltre a Federico Buffa, che interpreta la parte di Wolgang Fürstner, comandante del villaggio olimpico, i musicisti Alessandro Nidi, Nadio Marenco e la giovane cantante Cecilia Gragnani, personaggi evocati dal protagonista nel desiderio di poter rivivere quei giorni e quei luoghi della lontana estate del 1936, i giorni delle Olimpiadi di Berlino www.teatromenotti.org
Dal 3 all’8 dicembre torna per la sua 16esima edizione il Florence Indian Film Festival River to River. Un’accurata selezione di film indiani animerà queste giornate fiorentine e condurrà gli spettatori alla scoperta del mondo cinematografico bollywodiano.
In programma la proiezione di lungometraggi, cortometraggi, incontri con i registi, mostre www.Rivertoriver.it
Fino all’11 dicembre al Teatro Manzoni “Nudi e crudi” con Maria Amelia Monti e Paolo Calabresi. Tratto da una storia di Alan Bennett una commedia che, con ironia e umorismo, mostra senza pietà la vita di una coppia inglese di mezza età.
I signori Ransome tornando a casa si ritrovano derubati di qualunque cosa. Ciò sconvolge la loro vita tranquilla e ripetitiva e provoca in loro reazioni completamente diverse. Lui si arrabbia sempre più, lei prova quasi un senso di liberazione. Intanto, in un gioco di caratteri sempre più esilarante, il mistero del furto trova un’imprevista soluzione www.teatromanzoni.it
Proiezioni, concerti, incontri e seminari all’insegna della musica per cinema: ritorna Creuza de Mà, il festival ideato e diretto dal regista Gianfranco Cabiddu per l’organizzazione dell’associazione culturale Backstage, quest’anno alla sua decima edizione. Un traguardo importante per una manifestazione unica nel suo genere in Sardegna e tra le pochissime nel panorama dei festival cinematografici nazionali e internazionali a focalizzarsi sulla musica e il suono per le immagini in movimento, ospitando compositori, registi, tecnici del suono, sound designer, studiosi.
Dopo una prima parte a ottobre a Carloforte, dal 7 al 15 dicembre si svolge la seconda parte del festival a Cagliari.
Previsti appuntamenti al Conservatorio di Musica “Giovanni Pierluigi da Palestrina” e al MiniMax del Teatro Massimo. E poi concerti, proiezioni di film e documentari verranno introdotti o approfonditi attraverso gli incontri con gli ospiti del festival, affidati come sempre all’esperta conduzione di Riccardo Giagni e Luca Bandirali: i registi Lucio Pellegrini, Alessandro Aronadio e Edoardo De Angelis, musicisti e compositori come Giuliano Taviani, Carmelo Travia, Daniele Furlati, Santi Pulvirenti, Enzo Avitabile racconteranno il loro rapporto con la musica applicata al cinema dai rispettivi punti di osservazione o di azione.
Il festival propone una serie di incontri pratici in forma di seminari e masterclass con montatori, tecnici del suono e sound designer come Maurizio Argentieri, Gaetano Musso e Alessio Doglione.
Questa decima edizione vede anche un’importante novità: l’istituzione della “MasterClass Sergio Miceli”, dedicata allo studio della composizione musicale per il cinema e intitolata al musicologo che per primo ha contribuito, attraverso la sua ultratrentennale attività di ricerca, a inserire la storia e l’analisi della musica per film nell’ambito delle discipline accademiche www.musicapercinema.it
Al Teatro Manzoni di Milano dal 12 dicembre fino all’1 gennaio torna dopo il grande successo della scorsa edizione, il comico Angelo Pintus con “Ormai sono una milf”. La vita a quarant’anni raccontata e vista con gli occhi di chi si sente sempre quel bambino che quando vedeva gli amici quarantenni dei propri genitori li considerava “vecchi” e si meravigliava di quanto vivessero a lungo “i grandi”. E che ora guardandosi allo specchio pensa di essere sempre più in forma, anche se ormai è un uomo fatto. Un uomo? Una signora! Anzi… una milf! Uno spettacolo fortemente richiesto dal pubblico, un vero fenomeno che ha fatto divertire persone di tutte le età www.teatromanzoni.it
di Sara Marchesi