Anche questa una città universitaria, piena di storia e di fascino, con notevoli vestigia come la Residenz ma anche con tanta gioia di vivere in ogni localino tipico da scoprire
a cura di Rosanna Fudoli
Ed eccoci a Würzburg, la città del ponte, in effetti di ponti in questa passeggiata in Baviera dedicata alle città fluviali, ne abbiamo visti parecchi, ma questo ponte, ha un fascino particolare è “vivo”. L’Alte Mainbrücke, considerato il primo ponte tedesco della Germania, i primi in assoluto sono quelli Romani, qui, sul Meno, è punto di transito tra una parte e l’altra della città ma soprattutto d’incontro. Ad ogni ora ma sicuramente dal tardo pomeriggio in poi, l’usanza è quella di fermarsi sul ponte a chiacchierare con un calice di buon vino locale in mano, anche sedendosi sul marciapiedi, e mentre ci si incontra e si chiacchiera ecco arrivare piccoli gruppi di musici e dal jazz alla classica è tutta musica. Se volete gustarvi un tramonto eccezionale, fatto di natura, arte e della vita del ponte, prenotate un tavolo all’Alte Mainmühle (www.alte-mainmuehle.de) un’esperienza per tutti i sensi. Se invece volete prima fare un’originale tour della città con una guida in costume storico che nel raccontare fa piccoli show d’intrattenimento, l’appuntamento è sempre sul ponte (prenotazioni all’ufficio del turismo).
La città è incorniciata di vigneti, grazie al microclima particolare, riesce a produrre vino e fa conoscere la Franconia ovunque; i colori sono eccezionali e le maestose strutture storiche che adornano la città, non sono da meno.
Quindi “dal ponte” magari all’ombra di un’imponente statua, si domina questa parte della città. I “personaggi” del ponte sono santi, apostoli, martiri … tante storie si incrociano sulle loro vite e sulle loro reliquie… e probabilmente grazie a loro, ed al santuario Käppele, realizzato da Balthasar Neumann a metà 700, Würzburg si può considerare uno dei primi luoghi di pellegrinaggio, quindi di turismo, del periodo. Sempre guardando la collina, in tutto il suo fascino si staglia imponente la Marienberg, fortezza dove risiedevano i principi-vescovi. Fondata nel 1201, è stata rimaneggiata a più riprese lungo i secoli: dalla fine del ‘500 il castello ha ricevuto il suo aspetto rinascimentale, nel ‘600 fu barocchizzato e venne realizzato il grande parco.
La città ha pagato un duro tributo alla guerra, considerata un posto sicuro, per motivi religiosi e politici fu invece distrutta in 20 minuti, e perirono circa 5000 persone. La ricostruzione fu rapida ed imponente. Realistico quanto triste, il plastico realizzato in ferro e cenere, sito al piano terra del Rathaus che si trova davanti all’imponente fontana barocca “dei 4 tubi”, negli anni rimaneggiata; ma oltre ad essere artisticamente bella è da considerare quanto fosse raro in quei tempi avere l’acqua in centro città. Grandiosa infatti fu l’opera di canalizzazione idrica. Ed anche qui è curioso sapere che al posto della fontana prima del 700 c’era un tiglio, si un albero, sotto il quale si celebravano i piccoli processi cittadini.
Per fortuna non tutto è andato perso con i bombardamenti, quindi il centro storico vanta palazzi nei vari stili dal medioevo al rinascimentale al barocco; e molto è stato mirabilmente ricostruito.
Sempre in centro, si visita tutto a piedi o in bici, non perdetevi una visita al Duomo di St. Kilian, capolavoro romanico dell’XI-XII secolo. La visita può essere considerata “un cammino di fede”, a cominciare dallo splendido portale che rappresenta la Genesi e dall’enorme Menorah, come simbolo di unione dei popoli, dal buio dei tempi alla luce di Dio. Importanti le lastre tombali di vescovi e personaggi dell’epoca.
Annessa al Duomo, la cappella funeraria degli Schönborn realizzata da Neumann, il Neumünster, edificata in epoca romanica sulla tomba dei tre santi irlandesi Kilian, Kolonat e Totnan, martirizzati nel 689, e rifatta in epoca barocca. Ancora più avanti, nella nostra passeggiata, la Marienkapelle, chiesa tardogotica costruita con i contributi dei cittadini a partire dal 1377, sulle ceneri di una sinagoga.
Lì vicino, in un vicolo, lo Stachel (www.weinhaus-stachel.de), la più antica vineria della città, un cortile con reperti d’epoca romanica per uno spuntino o una cenetta a base di specialità tipiche. Si è propensi a credere che la Baviera sia la patria della birra, ma Würzburg e la zona circostante è un importante centro di produzione vinicola nazionale. Come vedrete nella video intervista che abbiamo realizzato in Baviera, a Würzburg quest’anno si celebra il compleanno del Rathaus ma anche della Bürgerspital (www.buergerspital.de), una Fondazione che grazie a 120 ettari di vigneti e 6 palazzi, da 700 anni supporta gli anziani bisognosi della città. Dotata anche di un ospedale geriatrico, ospita 750 anziani e dà lavoro a 550 persone. Con loro il vino della Franconia, con la tipica bottiglia panciuta, fa bene in tutti in sensi. Merita una visita la cantina (prenotate visita con degustazione), che pur mantenendo un aspetto antico e tipico sfrutta le migliori tecniche innovative. La piccola cantina dei vini antichi, invece, è spettacolare quanto fornita. La botte rievocativa realizzata per i 700 anni, poi è un vero capolavoro. Una moderna enoteca, un ristorante in cortile ed una chiesetta, chiudono un cerchio fatto di bontà e carità.
Nella stessa zona, quindi continua la nostra passeggiata, la spettacolare Residenz (Patrimonio UNESCO), vero e proprio capolavoro di Würzburg. In realtà la fama di questa città (127.000 abitanti, nord-ovest della Baviera) è dovuta proprio a questo capolavoro, oltre ai tipici vini bianchi.
Bella la parte esterna, favolosa la parte interna… e molto ci riguarda direttamente …
Nel 1720 venne posta la prima pietra della Residenz, al cui cantiere, sotto la direzione di Balthasar Neumann, lavorarono un centinaio di operai; dal 1750 al 1753 Giovan Battista Tiepolo affresca gran parte dei saloni di parata del palazzo vescovile. Ma l’incanto è il “soffitto affrescato più grande del mondo” una volta di 600 mq interamente affrescata, il dipinto rappresenta l’omaggio, dei 4 continenti allora conosciuti, al principe-vescovo. Sali l’mmenso scalone e rimani estasiato. La visita può durare anche parecchie ore, se come me, sedendosi con il naso all’insù almeno nei 4 punti diversi di osservazione ti soffermi su soggetti, sfumature, allegorie … veramente un’esperienza eccezionale … cervicale compresa. Va menzionato anche Antonio Bossi, i suoi ricchi stucchi fanno da cornice tridimensionale all’opera d’arte. E poi la visita continua nelle varie sale: la Kaisersaal con gli affreschi di Tiepolo, le ricche decorazioni dorate, i lampadari, le Paradezimmer ed in particolare lo Spiegelkabinett, la Grüne Zimmer e l’Alexander-Zimmer con una notevole collezione di arazzi Gobelins. Notevole anche la cappella di corte. Le guide sono in inglese o tedesco, ma alla cassa hanno dei testi tradotti in italiano. Finita la visita della parte interna, vale una passeggiata anche il grande giardino e poi, alla bavarese, sotto gli alberi secolari dell’Hofgarten una buona birra o un fresco bianco di Würzburg per terminare in bellezza il momento www.schloesser.bayern.de
La città è veramente tutta da visitare e godere, altre 2 chicche, il Palazzo Falkenhaus, ristrutturato da una famiglia privata, in stile rococò (1751), la facciata è decisamente bella; é curioso sapere che malgrado fosse un albergo, entusiasmò così tanto, per la sua bellezza che il governo d’allora decise di prolungare fino a 7 anni l’esenzione sulle tasse in vigore per chi ristrutturava con le nuove norme antincendio. Oggi è sede della biblioteca e dell’ufficio informazioni turistiche. Degna di interesse e curiosità anche la Alter Kranen, un’enorme gru sul fiume Meno, costruita nel 1772 da F.I. Neumann.
Info utili:
Molti i punti informativi per ipovedenti e diversamente abili, disseminati in città. Il primo, manco ha dirlo, è sul ponte…
Tantissimi gli eventi organizzati dalla città in tutti i periodi dell’anno, particolari quelli in città e sulla collina, che è tutta vigneti, dedicati al vino.
Würzburg fa parte dell’itinerario della Strada Romantica, un tour eccezionale che almeno una volta nella vita bisogna intraprendere www.romantischestrasse.de
La città offre tantissime proposte di alloggio, di vario genere e costo, noi abbiamo alloggiato al Mercure Hotel Würzburg am Mainufer, comodo, vicino al ponte e soprattutto con aria condizionata, sembra assurdo ma non tutti gli hotel della città ne sono provvisti www.accorhotels.com
Per maggiori informazioni: www.wuerzburg.de – http://www.bavieraturismo.it/alla-scoperta-delle-citta-5/a-wuerzburg – www.bavieraturismo.it
Contributi fotografici:
Alberto Fontana, Rosanna Fudoli, www.bayern.by – Jan Greune, Peter von Felbert, Jorg Lutz, Achim Bunz, Andreas Hub, A.J. Brandl, Stadt Wurzburg, Andreas Bestle, Ulrich Pfeuffer, www.schloesser.bayern.de