Atmosfere d’altri tempi. Da Trento risale la valle dell’Adige e la piana Rotaliana fino a Mezzolombardo ed a Malè. Un’esperienza interessante e divertente in Trentino
a cura di Stefania Mezzetti
La bellissima, severa e nobile Trento respira l’aria della sua cerchia di montagne e si rispecchia nello scorrere dell’Adige. La storica città del Consiglio ha determinato la sua storia per l’importante posizione geografica: adagiata in una conca di epoca glaciale è da sempre stata un crocevia per i commerci tra Adriatico e Baltico, fin dai tempi dell’ambra. Il mecenatismo del principe vescovo come Bernardo Cles e delle grandi famiglie come i Madruzzo la introduce in un periodo rinascimentale che trasforma la cittadina medioevale in una elegante e preziosa realtà urbana. S’instaurarono importanti legami di potere che determinano l’apertura del Concilio di Trento, dove le più importanti autorità ecclesiastiche decretarono i dogmi della cristianità dando vita alla Controriforma. Con il trattato di annessione economica e militare alla contea del Tirolo cessò l’autonomia del principato vescovile e la città passò sotto il dominio asburgico. Nel 1867 fu reso operante l’intero percorso della ferrovia del Brennero, furono tracciate le grandi strade e le abitazioni si espansero fuori dalla cerchia muraria che da seicento anni la difendeva. Sull’onda di questa evoluzione delle vie di comunicazione, a fine 800 il sindaco di Trento propose di realizzare alcune ferrovie di collegamento con le vallate circostanti e fu così che nel 1909, sotto la gestione delle Imperiali Regie Ferrovie Austriache fu aperta la ferrovia Trento Malè. Nata come tramvia a scartamento metrico, prevedeva un tracciato di 60 chilometri con molteplici attraversamenti di centri abitati. Dopo un breve periodo di gestione dello Stato, nel 1945 con la cessione alla Ferrovia Locale Trento Malè la linea venne completamente ammodernata e si trasformò definitivamente in ferrovia. La storia recente la vide passare nel 2002 sotto la gestione di Trentino Trasporti, nuova società intermodale di trasporto pubblico su gomma e rotaia. L’anno successivo è stato aperto il prolungamento di 10 chilometri fino a Marilleva, in previsione di raggiungere Passo del Tonale come da progetto originale.
Il Trenino dei Castelli parte dalla stazione ferroviaria Trento-Malè e risale la valle dell’Adige e la piana Rotaliana fino a Mezzolombardo, in un’area a grande vocazione vitivinicola. Da qui s’inerpica lungo la valle di Non in un susseguirsi continuo di boschi e frutteti in cui domina la coltura della mela; la ferrovia fa da cornice immaginaria ad un territorio ricco di storia e di castelli, con un tracciato sinuoso con tornanti e gallerie; prima di giungere a Cles, la ferrovia attraversa la forra del Noce in corrispondenza della diga di S. Giustina, che origina il lago omonimo. La linea attraversa, con la più lunga galleria del percorso la zona del Faè per raggiungere il ponte di Mostizzolo che segna l’ingresso nella meravigliosa Valle di Sole. Sullo sfondo le piste da sci di Folgarida Marilleva, collegate direttamente con le piste di Madonna di Campiglio, in un comprensorio sciistico tra i più spettacolari dell’intero arco alpino. Giunti alla stazione di Malè, a bordo di un bus si comincia la visita ai castelli accompagnati da guide esperte che assisteranno i partecipanti nell’emozionante viaggio alla scoperta dei manieri più suggestivi della val di Sole e Val di Non.
Arroccato su uno sperone di roccia del Castello di San Michele a Ossana non rimane che la struttura muraria che si erge a guardia della valle in tutta la maestosità del suo possente mastio alto 25 metri. Risalente all’epoca dei Longobardi prende il nome dal santo a cui era dedicata la cappella, nel corso della storia fu abitato da famiglie nobili, dai principi vescovi ai conti Tirolo-Gorizia. La romantica, oscura legenda della principessa Olinda imprigionata nella torre dal padre perché innamorata del menestrello, avvolge di fascino lo squadrato Castel di Caldes, affacciato sul fiume Noce. Le forme architettoniche venete, tedesche e lombarde raccontano la storia di questo maniero da sempre abitato dalla nobile e potente famiglia Thun; l’interno è particolarmente affascinante con soffitti a volte, sale affrescate e rivestimenti lignei. Nel cortile si accede alla piccola chiesetta dedicata alla Beata Vergine Maria, interamente affrescata e costruita alla fine del 500. Una splendida sala allestita per il pranzo negli scantinati originari accoglie gli ospiti per una pranzo speciale curato dall’Associazione Cuochi e accompagnato dai vini e dalle bollicine della Cantina Rotari di Mezzacorona. Una suggestiva passeggiata pomeridiana attraverso i filari di meli della Val di Non rivela la torre ottagonale del Castel Valer, la più alta del Trentino. Nelle vicinanze di Tassullo, in posizione panoramica sorge l’elegante castello che accoglie la residenza privata dei conti Spaur. Il Conte in persona accoglie il gruppo di visitatori e racconta la storia della sua famiglia e delle origini del castello. Gli ambienti conservati splendidamente rivelano la storia di una famiglia di antichissime origini legata ai potenti conti del Tirolo. La struttura è costruita su cinte murarie che racchiudono due serie di edifici denominate Castel di sotto e Castel di sopra, separate da uno stretto vicolo dalle alte pareti che caratterizza il borgo. La cappella privata, situata nel giardino contiene una raccolta di preziosi affreschi dei fratelli Baschenis magnificamente mantenuti. L’ultimo castello nella lista delle visite è il primo per bellezza e importanza. Sulla sommità di una collina che domina la Val di Non spicca austero il Castel Thun, imponente dimora delle più antiche e potenti famiglie della nobiltà trentina. Una serie di cinte murarie circondano il castello arricchito da torrette angolari, torri massicce, doppie cortine e fossati. Sfarzo e raffinatezza sono le parole più adatte per descrivere le 150 stanze del castello. Tra queste spiccano per eleganza la Stanza del vescovo interamente rivestita di legno cimbro, la Stanza del Camino caratterizzata dal bellissimo caminetto rinascimentale e la cappella dedicata a San Giorgio, con decori a tempera. Ricchi arredi originali, grandi stufe di maiolica e una preziosa galleria di quadri sono godibili lungo l’intero percorso di visita. Per finire il viaggio in bellezza e prima del rientro a Trento, all’uscita del castello sono offerte tisane e dolci e un simpatico omaggio a tutti i partecipanti.
L’iniziativa “Il Trenino dei Castelli” è promossa dall’Assessorato alla cultura della Provincia autonoma di Trento e realizzata dalle Apt di Val di Non, Val di Sole e Trento, Monte Bondone e Valle dei Laghi in collaborazione con Trentino Marketing nell’ambito dell’attività di valorizzazione della Rete dei castelli trentini.
Info: www.iltreninodeicastelli.it – http://www.intrentino.to/interne/articoli.aspx?ID=3850