Un salto a Lisbona con una visita al borgo marinaro di Cascais: tra monumenti storici, specialità enogastronomiche imperdibili e il fascino irresistibile di paesaggi mozzafiato
testo e foto di Raffaele Amato
Capita nella vita di aver bisogno di rompere i propri schemi sociali, ma si è troppo pigri per intraprendere trasferte avventurose dal sapore della scoperta più pura, o non si ha più l’età per accettare disagi a fronte esperienze uniche: è il momento di scelte di viaggio oculate, ma appaganti. Lisbona e sui dintorni è, in questo senso, ineguagliabile: è in grado di farti vivere un Portogallo sincero e genuino, fortemente legato al passato, ma proiettato verso un futuro già integrato con grande attenzione al sociale. È una città cosmopolita briosa, abitata da gente gioiosa e socievole, con contesti sempre diversi a seconda dei quartieri. È costruita su sette colli, ma non è come Roma: qui i saliscendi urbani sono un leitmotif affascinante, con un asse viario razionale che permette, sin dal primo minuto, di guidare come a casa. Sì, perché un auto e un navigatore aggiornato sono beni irrinunciabili quando il tempo è tiranno e si ha un bisogno interiore esagerato di addentrarsi in un mondo cittadino che, sebbene un’ora di volo da casa, apparirà atipico e intrigante, forse per quell’involucro moderno che veste una realtà antica.
Lisbona è un cuore che sa di passato e che senti soprattutto nei quartieri più tradizionali, da attraversare sui tipici tram, o meglio a piedi, cercando il contatto con la gente del posto, tendenzialmente ben disposta verso gli italiani e soprattutto verso i napoletani, forse per la somiglianza di molti contesti sociali che gemellano in maniera impressionante le due città . Certo Napoli non ha questi due ponti bellissimi e lunghissimi che tipizzano in maniera unica lo skyline della città , ma le viuzze laterali (stenopoi o cardini) di Spaccanapoli, Decumano inferiore della città della pizza, assomigliano in modo impressionante ai vicoli di molti quartieri di Lisbona, tanto da non far sentire nessuno straniero anche se circondato da gente che parla con un inflessione simpaticissima e melodica, quasi un canto comunicativo. Anche se Lisbona da sola potrebbe essere un’esperienza di scoperta indimenticabile, la permanenza di qualche giorno va attentamente programmata per godere a piccoli sorsi di un viaggio che può rilevarsi unico. Innanzitutto conviene dedicare alla città i tardi pomeriggi e le notti, le mattine invece sono ideali per i sobborghi, soprattutto di mare. Dormire e mangiare non sono assolutamente un problema: per vivere, rispetto all’Italia, si spende molto di meno, e in più il clima è mite anche nelle stagioni più rigide. Attenzione alla scelta dell’Hotel: deve avere un parcheggio autonomo, e deve essere vicino ad assi viari importanti per poter sgattaiolare rapidamente fuori dalla città al mattino, senza impelagarsi nel traffico di chi va al lavoro. Inoltre, deve essere vicino a un quartiere tipico da raggiungere la sera tranquillamente a piedi, senza lo stress del parcheggio che, a Lisbona, è sempre un problema. Un buon indirizzo è l’Hotel dah (Dom Alfonso Herriques) in Rua Cristovao Falcao 8, non lontano dall’intrigante quartiere di Alfama. È proprio all’interno di questa zona di Lisbona che si trova un imperdibile itinerario classico: comprende tappe fondamentali come l’architettura avveniristica dell’Hotel Myriad, la visita alla torre di Belem e al contiguo monumento dei caduti portoghesi d’oltremare, ricordo di una sanguinosissima guerra combattuta dal Portogallo tra il 1961 e il 1974 nel tentativo di conservazione delle colonie africane. E non si possono non vedere, sul fiume Tago, il Monumento delle Scoperte con la arcinota scultura dedicata a Enrico il Navigatore, la cui figura si protende verso il mare, e anche il Museo Militare, con gli antichi cannoni posti in bella vista all’entrata.
Mangiare a Lisbona con un ottimo incontro qualità /prezzo può essere un serio problema malgrado esista un offerta poliedrica e in grado di soddisfare ogni tasca. Il quartiere Alfama nella zona a ridosso della stazione di Apollonia, proprio a ridosso del Museo Militare, per il viandante affamato e attento alle tipicità culinarie è una miniera di preziosità enogastronomiche da esplorare: è qui che è conservata la più genuina tradizione portoghese e lo si comprende subito camminando tra le viuzze in salita dove una musica struggente, il Fado, fuoriesce da molte minuscole taverne accompagnando pasti destinati a diventare ottime esperienze palatali. A farla da padrone sono le tapas, piccole porzioni di carne o di pesce servite con formaggi e/o olive in linea con la più classica tradizione iberica. L’onnipresente e divino baccalà , offerto nei più variegati modi, è un’esperienza culinaria a sé stante e imperdibile. La taverna Sal Grosso è un microscopico locale a metà della salita Calcada do Forte: si differenzia dal target medio dei locali per turisti, e lo si capisce subito perché è sempre pieno, soprattutto di portoghesi doc. Mattina e sera trovare un posto è sempre un problema quindi necessita di prenotazione. Il personale è di una cortesia infinita e l’offerta del cibo, trascritta a gessetto bianco su una grande lavagna di scolastica memoria, è straordinaria come qualità e varietà . Le porzioni non possono e non devono essere abbondanti: tradizione vuole che si possa girare da un locale all’altro per degustazioni plurime e variegate. Da non perdere è l’assaggio di carne e di pesce (almoço carne e peixe) accompagnato da riso e da un ottimo bicchiere di vino (il tutto per un prezzo irrisorio: 7,5 euro). Irrinunciabile è il baccalà , offerto in svariate elaborazioni gastronomiche, tutte buonissime. Ma per provare l’intero menu servono almeno tre visite, tutte e tre assolutamente imperdibili.
A una trentina di chilometri da Lisbona, proprio sulla costa atlantica e proprio dove tutte le terre finiscono e comincia un mare infinito (a ricordo del pensiero di un lusitano poeta), c’è Cascais, vecchio borgo marinaro non lontano da Estoril che, nel tempo, si è evoluto sino a diventare una bellissima città di mare, a tratti mondana e turistica, ma ancora legata a doppio filo al suo salato passato. Il suo clima sempre mite, anche d’inverno, e il suo mare splendido, con acque fredde anche nelle afose estati, ha sempre attratto il vacanziero occasionale, primi fra tutti Vip blasonati come i Savoia (Re Umberto II, durate l’esilio, aveva qui la sua dimora, Villa Italia). Il suo porto (su praia da Ribeira) è un incanto per il tripudio di colori dato dalle tante policrome imbarcazioni in legno. Qui il vecchio, il nuovo e il lusso si avvicendano sotto gli occhi del viaggiatore curioso che non si lascerà scappare una visita alla Cappella de Nossa Senhora dos Navegantes, le cui pareti sono affrescate da antichi spaccati di vita marinara.
Questa città dall’incantevole centro storico è stata per secoli il primo baluardo di difesa di Lisbona per gli attacchi che arrivavano dal mare, ed era il cuore di un sistema di difesa complesso, fatto da più cittadelle fortificate. Golf, diving, gioco d’azzardo e surf sono le attività ricreative più praticate. Insomma: è una tappa imperdibile anche per un ulteriore valore aggiunto: Praia do Guincho, a pochi chilometri dal centro abitato, un posto da favola, un paradiso per i surfisti grazie all’inclemenza del dio Eolo, ma anche un sogno per chi cerca ambienti marini selvaggi e solitari. È un tratto di costa rocciosa e frastagliata a ridosso di un territorio desertico e sabbioso, le cui dune sono spazzate da un vento costante. Sembra un pezzo di Sahara trapiantato nel Vecchio Continente, dove regna pace e silenzio, invece è a un tiro di schioppo dalla confusione dell’elegante e modaiola Cascais.
La ciliegina sulla torta è il faro di Cabo Raso, su di uno scoglio contiguo a Praia do Guincho. Anche qui silenzio e solitudine regnano sovrane, ma è l’impatto cromatico della torre generatrice di luce guida, che si staglia su di un cielo azzurrissimo e contro un mare spesso in tempesta, che lascia senza fiato. Un luogo che va goduto al tramonto per l’invasione della luce arancio che tinge ogni pietra, e che va immortalato qualche minuto più tardi, in quel momento che i fotografi definiscono “ora bluâ€, quando il sole ormai sparito dietro l’orizzonte fa esplodere il cielo di un blu infinito, trafitto e squarciato, periodicamente, dal cono della luce del faro. L’ultima, ma imperdibile, attrazione paesaggistica è a qualche chilometro da Capo Raso: è la Boca do Inferno, un anfratto roccioso da cui, nei momenti di tempesta, il mare sembra eruttare colonne di acqua tali (uno spettacolo naturale imperdibile) da dare un senso visivo alla collera di Nettuno.
Ci sono dei posti, in Portogallo, dove in una manciata di chilometri si concentrano tutte le migliori tavole del Paese. Cascais e le sue spiagge è uno di questi: grandissimi chef sono arrivati per aprire qui la via del lusso e del gusto tra il vento dell’oceano e la luce dei fari. È il caso di Antoine Westermann, patron del Fortaleza. A Lisbona città non c’è che l’imbarazzo della scelta: si mangia abbastanza bene ovunque e le Churrascarie locali, in cui servono grigliate di carni miste (churrasco) a ottimi prezzi, sono la soluzione migliore. Per chi non ama la carne ricordiamo che questa parte del Portogallo è rinomata per le zuppe, piatto che gli autoctoni consumano quasi sempre a cena: la più famosa è il Caldo Verde, minestra di cavolo originaria del nord del Paese (Minho), povera ma gustosa e preparata con una variante del cavolo detta couve galega (introvabile in Italia, ma è simile al cavolo nero) a cui si abbinano cipolla, aglio e patate. Da assaggiare anche il baccalà bollito con cavoli e patate, oppure fritto con cipolle e ripassato in forno con besciamella (Bacalhau com Natas). Da non perdere, l’Açorda de Marisco, una zuppa di vongole e crostacei servita con pane abbrustolito, aglio e coriandolo.
Ristoranti a Cascais
- Fortaleza do Giuncho – Locale stellato che si affaccia, in una fantastica location, sulla meravigliosa spiaggia do Giuncho. Cucina di altissimo livello franco-portoghese (da assaggiare il foie gras de Landes). Conti alti, ma assolutamente corrispondenti all’offerta. Estrada do Guincho, 2750-642 Cascais, Tel. (+351) 214 870 491
- Porto de Santa Maria – Un altro posto dove si mangia da sogno pesce freschissimo con l’oceano quasi sotto i piedi, coccolati da un servizio di una cortesia unica, ma… il conto, restando nel giusto e con un vino che si ripesti, supera spesso i 100 Euro a testa, e considerando che siamo in Portogallo, è una bella cifra. Chef stellato Miguel Laffan. Da assaggiare: l’arroz de marisco (riso ai frutti di mare), l’aragosta thermidor e la crème de lavagante. Carta dei vini straordinaria. Estrada do Guincho 2750-640 Cascais, reservas@portosantamaria.com, Tel: (+351) 214 879 450
- Furnas – Ristorante sul mare di livello medio-alto, di buona sostanza e discreto incontro qualità -prezzo (circa 50 euro a persona), molto frequentato e con un menu infinito e vario. Estrada do Guincho Cascais, Tel. (+351) 21 486 9243, www.furnasdoguincho.pt
Ristoranti e hotel a Lisbona
- Taverna Sal Grosso – Ottima taberna con un incontro qualità -prezzo senza eguali. Calcada do Forte 22 Lisbona. Tel. (+351) 21 598 221). Prenotazione consigliata.
- The Corkscrew Wine Bar – Il quartiere Alfama nella zona a ridosso della stazione di Apollonia è, per il viandante affamato e attento alle tipicità culinarie, una preziosità da esplorare. Tradizione e modernità spesso si fondono in un connubio imperdibile. Qui grandi vini sposano cibi di gran classe preparati e presentati in maniera ineccepibile. Il locale, in una viuzza poco distante dal Campo de San Clara, è carino, molto romantico e gestito con attenzione superlativa. I piatti spesso vengono preparati al tavolo con cottura a vista. Prezzi assolutamente onesti. Da assaggiare: il baccalà cotto in olio di oliva e besciamella, e la bistecca di manzo, magnificamente frollata e cotta alla perfezione. Vini in vendita anche al bicchiere con ampia possibilità di scelta. I rossi la fanno da padrone e sono di ottima struttura, i bianchi sono tutti fermi. Rua Dos Remedios 95, Lisbon/Alfama. Tel. (+351) 966 556 085.
- Ze Do Cozido – Rua Jose Acurcio Das Neves 3 A. Tel. (+351)218496048.
- Hotel dah (Dom Alfonso Heriques), Rua Cristovao Falcao 8, Lisbona. Tel. (+351) 218 117010. www.hoteldah.com
- Hotel Principe, Av. Duque de Ãvila 201, 1050-082 Lisbona