Il nostro viaggio nelle Marche, prosegue verso il mare; proprio un assaggio di questa interessante Regione, c’è tanto da vedere e scoprire, bisognerà ritornarci …
Tra Fermo e Recanati abbiamo visitato posti storici, conosciuto in maniera “un pò diversa” personaggi del calibro di Rubens, Leopardi, Gigli, Bramante…. ma anche tanti emigranti.
Incontrato sindaci capaci e produttori di gran livello, fatto acquisti ai famosi outlet della zona. Qui nascono le scarpe delle più famose griffe … e non solo.
a cura di Rosanna Fudoli e Alberto Fontana
Fermo, arte e cultura … non solo scarpe
L’auto si lascia nei parcheggi sotto le mura e poi con l’ascensore “si sale”, un panorama spettacolare sulle verdi terre marchigiane… pochi passi e siamo nel cuore della città. Incontriamo il sindaco nella “sua” sala di rappresentanza del Palazzo Comunale che ospita musei e collezioni, “ci promuoviamo attraverso i nostri prodotti ed il nostro territorio, così cerchiamo di superare i problemi di stagionalità; non solo scarpe, ma anche arte, cultura, musica, gastronomia… viviamo in una terra felice… ricca di tipicità” ci racconta Paolo Calcinaro.
Tutte le sale del palazzo comunale sono “vive”, affrescate e ben arredate ospitano eventi, concerti e spettacoli… la sala dell’Aquila con il suo affresco del 1762 ne è un esempio.
La visita di Fermo deve cominciare da qui, da Piazza del Popolo che mantiene il suo impianto urbano rinascimentale.
Il Palazzo dei Priori, della fine del 200, ospita la Pinacoteca, importanti tavole e opere esposte, tra gli altri la celebre Adorazione dei pastori di Rubens. Proseguendo la visita troviamo la particolare Sala del Mappamondo, il mondo visto con gli occhi del 1713!, nella Biblioteca Civica Romolo Spezioli, tra le 10 più antiche d’Italia, ed il Museo Archeologico, interessanti le testimonianze della civiltà preromana picena.
Subito dietro l’angolo il complesso delle Cisterne Romane, tra i più importanti al mondo, di epoche augustea; secondo in Europa dopo quello di Istanbul. Si estendono sotto la città su circa 2.200 mq…. e giù di nuovo sottoterra…
Continuiamo, sempre a piedi, in giro per il centro a scoprire interessanti realtà storiche. L’Oratorio di Santa Monica, che custodisce il più importante ciclo di affreschi del gotico internazionale delle Marche. Il Teatro dell’Aquila (al rapace molto è dedicato in questa zona, è un’animale locale) funzionante dal 1828, nasce come spesso accadeva in quel periodo, come teatro “condominiale” voluto dai nobili della città. Si realizzava con il contributo di tanti e lo si poteva utilizzare tutti. Notevole il soffitto affrescato ed il grande lampadario di fattura parigina, del 1830. Importante la programmazione durante i mesi invernali, tra prosa e lirica, poi si “sposta” all’aperto, nel parco per la stagione estiva.
Tra i tanti eventi organizzati dalla città di Fermo, il corteo storico e corsa dei cavalli del 15 agosto, la Cavalcata dell’Assunta, una rievocazione storica con circa 1000 figuranti in abiti originali http://www.comune.fermo.it/ – www.sistemamuseo.it – www.fermomusei.it
Recanati città della musica, della poesia e del buon vivere
Era il 1229 e la bolla di Federico II, faceva di Recanati un porto franco, da qui la nascita di una delle fiere più importanti dello Stato Pontificio, il collegamento tra Oriente ed Europa … il piccolo cantiere del Rinascimento italiano… personaggi di tutte le epoche… Bramante… Leopardi… Gigli…
Certo un gran bel biglietto da visita, per questa cittadina, dalla grande e bella piazza dell’800, un luogo “dove si aprono le menti” così la definiva il Fellini.
Ma anche la città che ha “ospitato” la casa di Maria … prima che questa “volasse” a Loreto. Insomma un posto per tutti i gusti… un pezzetto di storia ovunque.
Arroccata sulla collinetta e protetta da una cinta muraria, si “distribuisce” con i suoi 22 mila abitanti, quasi fino al mare.
Molti i palazzi storici e nobiliari che si vedono facendo una passeggiata nel centro storico, e tante le testimonianze artistiche. Considerata la “vicinanza” con lo Stato Pontificio, parecchi artisti dell’epoca lavorarono anche a Recanati: dal Bramante al Lotto, da Sansovino al Guercino…
E comunque qui nacque Giacomo Leopardi, ed i “luoghi della poesia” ci riportano a molte delle sue opere, basta guardarsi in giro.
Tornando a Maria, nel 1294 pare sia “arrivata” qui la casa di Nazareth, successivamente “spostata” a Loreto che allora era in territorio recanatese. Oggi è luogo di culto la stanza realizzata con alcuni mattoni dell’epoca … dentro la Chiesa di Sant’Anna.
Qui, a Recanati, nella Cattedrale di San Flaviano, giace Gregorio XII, ultimo Papa sepolto fuori Roma, e qui, a Recanati nasce la “carriera” di Beniamino Gigli, che cantava nel coro della Chiesa. Si capisce come la città offra spunti ed itinerari per tutti…
Merita una visita la casa di Giacomo Leopardi, interessante la preziosa biblioteca-museo, periodicamente vengono realizzate mostre tematiche legate ad oggetti e collezioni di famiglia www.giacomoleopardi.it – www.comune.recanati.mc.it
E ci spostiamo al Museo Villa Colloredo (VCM): Lorenzo Lotto arriva a Recanati per la prima volta a 27 anni, i “cantieri vaticani” così vicini incremetavano gli spostamenti di celebri artisti … realizza un’opera strordinaria e innovativa non solo per l’epoca: l’Annunciazione (1529), è tutto molto “normale” una fanciulla, un gatto al centro della scena… l’arte di avvicinare il misticismo anche alle persone non particolarmente legate alla chiesa. La quotidianità di gesti e sguardi, forse un misto tra sacro e profano veramente unico. Gli occhi di Maria… i più commoventi della storia dell’arte.
All’interno del museo anche il Polittico di San Domenico, la Trasfigurazione ed il piccolo di dipinto di San Giacomo Maggiore www.villacolloredomels.it
Degno di nota e molto interessante il Museo dell’emigrazione, di recente realizzazione, è nato per far conoscere la storia dei flussi migratori che hanno caratterizzato la regione in maniera realistica e veritiera, cercando di coinvolgere un pubblico più vasto possibile. Si parte da una serie di oggetti legati al quotidiano, per proseguire con i mezzi che si potevano usare per emigrare: si partiva a piedi, con i carretti, i più fortunati in treno ed in piroscafo… una parte fotografica interattiva molto coinvolgente con una storia narrata da attori che ti fanno rivivere momenti emozionanti. Molto spazio è dedicato alle balie, donne che lasciavano i propri figli neonati per trasferirsi chissà dove, anche in Egitto pur di poter avere un lavoro … da fine 800 agli anni 30… e non solo storie di emigranti del popolo ma anche personaggi marchigiani illustri come Tamburrini, Fabbri ecc.
Il tutto culmina davanti ad un mega schermo che è in realtà un computer, con collegamenti via skype puoi rintracciare una persona ovunque nel mondo: cerchi il tuo antenato, segui i suoi movimenti e puoi conoscere i suoi discendenti. Un percorso collegato ai registri navali e banche dati di emigranti. Un percorso emozionante quanto interessante…
Il percorso museale si snoda su due livelli all’interno delle cantine di Villa Colloredo Mels
http://www.villacolloredomels.it/museo/museo-dell-emigrazione
E finiamola in musica, questa nostra visita a Recanati. “Andiamo a conoscere” Beniamino Gigli, il tenore considerato il primo artista globale, forse più noto nel mondo che in Italia, come spesso accade… che insieme al grande Caruso ha cambiato la lirica mondiale: dall’urlata alla parlata! Far capire le parole di un’opera avvicina la gente e la musica lirica si apre a tutti. Un grande personaggio, cordiale e caritatevole; il museo a lui dedicato, all’interno del Teatro Persiani, è pieno di oggetti sia legati al mondo dello spettacolo che a sue collezioni private. Dal martelletto utilizzato per l’apertura dell’Anno Santo del 1933, donatogli da Papa Pio XII, ad uno dei cilindri di Verdi… e poi abiti di scena, foto, ritratti, locandine di spettacoli realizzati in tutto il mondo. Quando tornava a Recanati viveva la città, molti anziani se lo ricordano ancora al caffè o a chiacchiere in giro… la quotidianità di un artista completo http://liveinitalia.it/eventi-liveticket/civico-museo-beniamino-gigli-di-recanati/
Per maggiori informazioni: www.turismo.marche.it