Da qualche tempo ricevevamo l’invito a visitare la Regione Marche, con le peculiarità che la contraddistinguono e la cordialità degli abitanti. Finalmente abbiamo fatto un tour, e abbiamo scoperto “tipicità” di ogni genere. Con questo “Speciale monografico” composto da 5 articoli e video, dedicato alla parte della Regione che abbiamo visitato, vogliamo raccontarvi con parole ed immagini la nostra “scoperta”: una interessante e bella destinazione italiana e vicina, per trascorrere dei long we dedicati alla cultura, alla natura, alla gastronomia… ma sappiate già che non vi basterà un we, prenotate le vostre vacanze nelle Marche e portateci figli o nipoti … come abbiamo deciso di fare noi.
a cura di Rosanna Fudoli e Alberto Fontana
Fabriano e i suoi musei: dalla carta alla stampa, dagli antichi mestieri in bici alla musica
E si, perchè Fabriano non è solo famosa per la carta…. questa cittadina vivace e operosa, da sempre sinonomo di industria e artigianalità, è una scoperta anche da un punto di vista artistico e culturale. Una tranquilla cittadina che durante le ore del giorno forse appare un pò sonnolenta .. ma qui tutti lavorano ed in giro i turisti e le scolaresche sono impegnati a dividersi il tempo tra gli interessanti musei, le chiese, la pinacoteca, il teatro …. senza dimenticare la gastronomia. Che sia uno spuntino o una sosta consistente, sarà di ottimo livello, dal sapore marchigiano e genuino. Il centro storico è relativamente piccolo, si gira a piedi, dopo aver comodamente parcheggiato a ridosso della zona pedonale. L’ufficio del turismo è nella piazza del Podestà, quindi da qui comincia la passeggiata a Fabriano. Esiste un valido itinerario denominato “Fabriano: mille passi in centro”, cercatelo all’ufficio del turismo. La piazza, particolare questa forma tringolare, piuttosto rara, è contornata da palazzi storicamente importanti: il Palazzo del Podestà (1255), elegante e maestoso è definito uno dei più importanti esempi di stile gotico nelle Marche, con il “ponte” in ricordo della colmata dell’antico fiume che qui passava e che collegava le due alture su cui sorgeva la città. La Fontana Sturinalto, che risale al sec XIII, il Palazzo Vescovile, antica residenza dei priori, la facciata seicentesca è affiancata dalla Torre dell’Orologio. La Farmacia Mazzolini Giuseppucci, gli straordinari arredi lignei del 1896, ne fanno un museo ed un’opera d’arte. Naturalmente il Teatro Gentile (1692), il sipario è una pregevole opera del bolognese Luigi Serra, tra i migliori della Regione per caratteristiche storico artistiche e la sua acustica (e non è da poco, nella Regione dei Teatri…) e la Pinacoteca, sita nello stupendo complesso edilizio costruito nel 1456 per riunire le strutture ospedaliere (ex ospedale S.Maria del Buon Gesù); gli affreschi del 200 e le opere del 300, i gruppi scultorei in legno, sempre del 300 e poi la raccolta, nata nel 1862, di arazzi di fattura fiamminga, tavole, sculture e dipinti di gran pregio. E infine un cenno alla Cattedrale, di origini forse del 1100, considerata anch’essa un museo per i dipinti manieristi e barocchi.
La città di Fabriano è legata alle corporazioni degli artigiani (fabbri, cartai, conciatori), ai Francescani, da qui S.Francesco passa sulla Via per Gerusalemme ed i suoi seguaci fondano la prima chiesa, poi Oratorio della Carità.
Di grande interesse storico ed artistico il Palio di San Giovanni (in giugno), rievocazione medievale e sfida tra i fabbri della città, con infiorate realizzate con petali macinati e allestiti dentro le chiese, così da poterli ammirare per una settimana.
Fabriano, oggi importante nodo industriale, non dimentica la sua natura legata all’arte ed all’artigianato e la fa rivivere nei suoi tanti musei. Sicuramente meritano, almeno un cenno, i suoi “figli”, Allegretto Nuzi, le cui opere troviamo nelle chiese fabrianesi e nella Pinacoteca, e Gentile da Fabriano, figura di spicco del Gotico internazionale, le cui opere si trovano nei principali musei del mondo www.fabrianoturismo.it
L’arte della carta a Fabriano – Museo della carta e della filigrana
Sito all’interno del complesso monumentale dell’ex monastero di San Domenico, che è già una buona idea visitarlo, con il bel chiostro e gli affreschi di Antonio da Fabriano (1470), il museo è articolato in sale tematiche ed in circa 1 ora ti accompagna, con il supporto di ottime guide, in un viaggio storico nel mondo della carta, un museo vivo e polifunzionale, sempre attuale … malgrado le App…
Dai cinesi a Marco Polo… il viaggio parte da lontano… tra il 1300 e 1400 sotto la Signoria dei Chiavelli, il mondo imprenditoriale di Fabriano passa attraverso il controllo delle attività manifatturiere locali e quindi anche dalla produzione e commercio della carta … e poi i Miliani, e siamo al 1782 … fino ai nostri giorni. Una chicca da scoprire con attenzione è la “gualchiera medievale”, così si chiamava anticamente la cartiera; una perfetta ricostruzione! Si rivive la storia della carta, dagli stracci ai fogli, si capisce quindi come la cartiera di Fabriano abbia contribuito alla nascita della “carta occidentale”, in Italia e nel mondo.
Una esperienza impareggiabile: la storia della carta, le varie fasi di lavorazione, il laboratorio didattico, le filigrane della Collezione Zonghi, la filigranologia, nasce dalle loro collezioni … un mondo magico sempre attuale www.museodellacarta.com
E continuando la nostra passeggiata tra i “musei vivi” arriviamo al Complesso di San Benedetto per scoprire il Museo della stampa. Qui si lavora ancora con piombi e inchiostri sulle macchine storiche e si può ammirare la prima linotype arrivata in Italia a fine 800. La prima stampa realizzata con tecnica di litografia si registra in Austria a fine 700 e si tratta dello spartito del Flauto Magico di Mozart…
Proseguiamo la nostra carrellata di informazioni, sensazioni ed immagini, su Fabriano, nel prossimo articolo di questo Speciale Marche….
Per maggiori informazioni: www.turismo.marche.it – www.cartamusei.marche.it