di Sara Marchesi
Dal 6 al 15 maggio, al Teatro San Babila di Milano, Paola Gassman porta in scena La vita non è un film di Ddoris Day di Mino Bellei e con la regia di Claudio Bellanti. Gli scienziati dicono che l’essere umano usa il 10% del proprio cervello e che occorreranno secoli prima che impari ad usare il restante 90%. Angelina non sa usare nemmeno quel 10%. Lei è tutta lì, nel suo niente. Amalia, invece è sicuramente una donna intelligente, ex attrice e cantante di grande successo, ex “bella”. Oggi è soltanto una donna sull’orlo del tracollo finanziario e nervoso e che usa almeno un buon 20% del proprio cervello. Augusta, donna energica, di poche parole, ma ricca di fatti, probabilmente è quella che lo usa meglio: “sola e felice”, apparentemente, ma forse anche arrabbiata con la vita e con la propria percentuale d’uso cerebrale. Auguri un po’ insoliti, che degenerano fino a diventare al vetriolo. Info: http://www.teatrosanbabilamilano.it (P.R.)
Dal 2 all’8 maggio in molte città italiane torna il Festival della cultura creativa. Tema di questa edizione è Abitare sottosopra – Scoprire e sperimentare come si sta dentro i luoghi, l’arte e le emozioni, filo conduttore che legherà tutte le iniziative (laboratori, mostre, teatro, musica, ecc.) organizzate dalle banche che operano in Italia e che aderiranno al festival. Abitare è il modo con cui noi uomini viviamo sulla terra. Il luogo abitato rappresenta materialmente e simbolicamente la condizione di “stabilità”. Il luogo abitato si può estendere al vicinato, al quartiere, alla città, e rappresenta lo spazio dell’appartenenza collettiva. Abitare è stare in rapporto con sé e con ciò che ci sta intorno, sia esso un luogo, uno spazio, una comunità. E’ costruirsi un luogo sicuro in cui stare, fatto di idee, persone e luoghi, da cui partire e a cui ritornare. Ogni essere vivente ma anche ogni cosa in qualche modo “abita” degli spazi e si esprime nel rapporto con il luogo in cui si trova anche se di passaggio. Questo il tema scelto dalle banche italiane, fortemente legate al territorio e da sempre sensibili al tema della cultura e della creatività, visti come espressione e possibilità di un vivere civile basato sullo sguardo delle giovani generazioni. Si potranno sperimentare diverse dimensioni dell’abitare, come ad esempio abitare le emozioni, proprie e altrui, mettendosi nei panni degli altri, abitare un quadro o un libro, abitare tempi storici e tanto altro. www.festivalculturacreativa.it
Più di 50 concerti classici dal 5 maggio al 5 giugno 2016 nell’ambito del Musik Festival di Dresda. I migliori musicisti solisti, orchestre ed ensembles da tutto il mondo porteranno la loro musica nei siti storici, luoghi simbolo, nei castelli, nei musei, nelle location avveniristiche e nei teatri della città di Dresda dal 5 maggio al 5 giugno 2016, in occasione dei Dresdner Musikfestspiele (Festival della Musica di Dresda). La rassegna di concerti ed eventi di musica classica, con trenta anni di storia alle spalle, è un’istituzione culturale a Dresda che attrae migliaia di visitatori da tutto il mondo. Il motto di questa 39° edizione del festival è “TIME”: inteso come terreno d’incontro tra la musica e il nostro tempo, in continua relazione e divenire. Più di cinquanta gli eventi in programma sui palcoscenici più suggestivi e simbolici di Dresda e dintorni. www.musikfestspiele.com – www.sassoniaturismo.it
Al Teatro Menotti di Milano, dal 5 al 15 maggio và in scena “L’ho fatto per il mio paese”. Protagonista un uomo candido e incasinato, capace di sogni sconfinati, che parlano di libertà uguaglianza e felicità per tutti. Un Don Chisciotte sempre comicamente in lotta con gli spigoli della vita, senza soldi, con la disdetta dell’affitto in una tasca e la lettera di fine rapporto di lavoro nell’altra, artefice di un gesto folle e disperato: rapisce il Ministro che ha deciso il provvedimento e lo nasconde in cantina. Lo fa per sé, per la sua pensione, ma soprattutto lo fa per il suo paese. Una commedia appassionata, folle e contemporanea. www.teatromenotti.org
Debutta in prima nazionale il 20 21 e 22 maggio al Teatro Orione di Roma “Georgie il musical” ispirato al soggetto del Manga (fumetto giapponese) “Lady Georgie” (1983), basato sulla novella scritta dall’Autore nipponico Mann Izawa da cui è stato anche tratto un “Anime” (cartone animato), ancora trasmesso in molti canali televisivi. Ambientato nella seconda metà del XIX secolo, quando l’Australia era ancora una colonia penale Inglese. Una sera, il signor Buttman, un agricoltore del luogo, trova una donna in fin di vita, Sophie, che gli affida la figlia Georgie, ancora in fasce. Nonostante il pericolo, infatti la donna sembra fuggita dal vicino campo di prigionia, l’uomo decide di prendere con sé la bambina. Georgie viene così adottata dalla famiglia Buttman, composta dal padre, dalla madre Mary e dai due fratelli Abel e Arthur. La madre adottiva non riesce però ad accettare la piccola Georgie: a turbarla sono sia le sue oscure origini che il timore, peraltro giustificato, che, crescendo, la ragazza possa portare scompiglio tra Abel ed Arthur. Gli accadimenti vedranno la nostra eroina intraprendere un viaggio lungo e pericoloso partendo dalla sua amata Sydney fino ad approdare in una Londra grigia e sconosciuta alla ricerca delle sue vere origini e del suo amore, l’aristocratico Lowell J. Grey. La piccola Georgie dovrà crescere in fretta e dar conto alle sue vere emozioni. www.georgieilmusical.it