Nell’anno del Giubileo, perchè non dedicare un week-end alla scoperta dei tanti, magnifici e storici, Santuari italiani? C’è solo l’imbarazzo della scelta, per esempio….
di Patrizia Ribuoli
I Santuari biellesi
Popolo di Santi e navigatori: così il luogo comune dipinge l’italiano doc. Proprio vero il detto non è, ma di certo ben pochi Paesi piĂą del… Belpaese vantano radici cattoliche tanto profonde. E allora non è un caso che, girando l’Italia da Nord a Sud, sia tutto un proliferare di “vie della fede”: percorsi e mete sull’onda della devozione, amate e rispettate ben oltre la tradizione locale, anzi: spesso addirittura famose al di lĂ dei confini nazionali. L’elenco completo sarebbe lungo ma, giusto per fare qualche esempio significativo, ne scegliamo tre, una a nord, una al centro e una a sud. Intorno a Biella, in Piemonte (www.comune.biella.it, www.provincia.biella.it), si snoda un suggestivo itinerario tra santuari cari alla religiositĂ popolare che è anche un magnifico percorso nella natura. Partendo da Biella, la prima meta lungo la via della fede è Sala, dove c’è il Santuario della Madonnina con la Casa dell’Eremita, per poi passare al seicentesco Santuario di Graglia, che si erge imponente sull’alto di un colle ed è dedicato alla Madonna di Loreto. Molto conosciuto è anche un altro gioiello religioso del biellese: il Santuario di Oropa, immerso nel verde di una foresta di faggi, dove viene venerata una statua medievale che raffigura la Madonna Nera. Vicinissimo c’è il Santuario di San Giovanni di Andorno, edificato in quello che, con ogni probabilitĂ , era considerato un luogo di culto giĂ in epoca pagana. Altra tappa di rito lungo la via della fede in provincia di Biella è il piccolo Santuario delle formiche o degli Eremiti, in un fitto bosco ai confini della Valle del Cervo. L’itinerario può quindi proseguire con il Santuario della Madonna delle Grazie di Banchette e con il Santuario delle Due Madri (Sant’Anna e la Madonna delle Grazie), nascosto tra i suggestivi boschi del Mazzucco di Camandona. Sempre non lontano da Biella c’è il Santuario della Madonna della Brughiera, che nel Seicento fu addirittura oggetto di contesa tra gli abitanti di Trivero e Mosso. Curiosa anche la storia del Santuario di San Bernardo sul Monte Rubello: si narra sia stato eretto dai valligiani come ex-voto dopo la cattura, nel 1307, dell’eretico Fra’ Dolcino e della sua compagna Margherita. Ma la Via della Fede intorno a Biella non è ancora terminata: meritano una visita anche la Novareia di Portula, il Santuario del Rossiglione e quello della Madonna del Cavallero, la Madonna delle Grazie di Moglietti, la Madonna della Fontana di Crevacuore e il Santuario dell’Addolorata di Postua.
Il Volto Santo di Manoppello
Manoppello, antico borgo medioevale della provincia di Pescara (www.comune.manoppello.pe.it), è incastonato in uno sfondo naturale privilegiato: ai piedi della Majella, tra il verde delle colline, il bianco delle cime innevate e il blu del cielo. Ma quello che attira a Manoppello tanti turisti-fedeli è la straordinaria bellezza dei suoi due complessi religiosi: l’Abbazia di Santa Maria Arabona e il Convento Santuario del Volto Santo (www.voltosanto.it). Particolare è la storia dell’Abbazia: fondata nel 1208 vicino a un monastero dei Benedettini, venne soppressa come struttura religiosa ai tempi del dominio di Napoleone. A quel punto, i baroni Zambra di Chieti la riscattarono e trasformarono la parte occupata dalle celle dei monaci nella loro residenza di campagna. E villa privata rimase sino al 1977, quando l’ultima baronessa Zambra la donò ai Salesiani, che l’hanno restaurata valorizzando le strutture originarie. Diverse le vicende che hanno invece contraddistinto la storia del Convento Santuario del Volto Santo dei Cappuccini. Non traggano in inganno le sembianze moderne: la chiesa fu fondata dai Frati Minori Cappuccini tra il 1617 e il 1638, è stata più volte sottoposta a interventi di restauro e, al suo interno, sono conservate pregiate tele del Seicento oltre che la preziosa teca con il Volto Santo. Cos’è il Volto Santo? Facile: tradizione vuole che, nel 1506, un misterioso pellegrino sia giunto sino a Manoppello e, prima di svanire di nuovo nel nulla da cui era venuto, abbia consegnato a Giacomantonio Leonelli l’antico velo che Veronica porse a Gesù sulla via del Calvario e sul quale restò impresso il volto sofferente di Cristo. Leggende a parte, stando ad alcuni studiosi il velo del Volto Santo sarebbe lo stesso che Dante citò nella Divina Commedia e che sparì dalla romana Basilica di San Pietro 400 anni fa. In ogni caso, il Volto Santo venne riposto in una teca di vetro e donato al convento nel 1638, dove rimase fino al 1686, quando fu trasferito nella Chiesa di San Michele Arcangelo, primo nucleo di quello che è l’attuale Santuario, oggi elevato all’onore di Basilica Minore.
A Paola da San Francesco
Paola, tranquilla cittadina in provincia di Cosenza (www.comune.paola.cs.it), è una delle mete principe per chi vuole percorrere una via delle fede in Calabria: sono migliaia i pellegrini che vi arrivano ogni anno per rendere omaggio a San Francesco di Paola (www.francescodipaola.info). Il Santuario (www.santuariosanfrancescodipaola.it) a lui dedicato è nella zona collinare della città , abbracciato dal verde di una bellissima valle e lambito dal tranquillo scorrere di un torrente che, si dice, sgorgò dalla roccia per un tocco miracoloso del Santo. Il complesso comprende due basiliche: quella grande e moderna, inaugurata nel 2000, e quella antica, eretta nel XVI secolo in stile romanico e al cui interno, in una imponente cappella barocca, le reliquie del Santo sono esposte al culto dei fedeli. Ma in questo che, per Paola, è luogo di pace e preghiera per eccellenza, sono molte le cose che meritano di essere viste. Come, per esempio, la Fonte della Cucchiarella, dove tradizione vuole che i pellegrini si fermino a bere, o come la bomba che, nel 1943, risparmiò il Santuario rimanendo inesplosa. Oppure, ancora, come il Ponte del Diavolo, il chiostro con il magnifico roseto, il romitorio di San Francesco, la cella del Beato Nicola e il magnifico campanile della basilica.