Una terra di antica cultura religiosa, che offre la possibilità di visite ed approfondimenti artistici di notevole livello. Una regione ricca di fascino, natura e cultura.
Una buona idea per trascorre le vacanze di Pasqua scoprendo il territorio ed i vari eventi dedicati alle tradizioni.
Tra i tanti spunti di viaggio:
Le terre picene grazie all’intervento di personaggi illustri sono ricche di monumenti romanici, eremi, abbazie e santuari, da Fermo ad Ascoli Piceno fino ad arrivare al Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Una traccia di questo glorioso passato si può conoscere visitando i musei della zona nelle città di Castignano, Comunanza, Force, Grottammare, Montalto, Montemonaco, Monteprandone, Ripatransone, Rotella e San Benedetto facenti parte di un unico sistema che prende il nome di Musei Sistini Piceni. Questa rete museale propone mostre permanenti, una ricca programmazione di esposizioni temporanee, conferenze e giornate di studi.
Le Marche presentano differenti tipologie di architetture religiose: la benedettina, la cistercense e la romanica. Non vanno dimenticate però chiese di origine bizantina situate soprattutto nella provincia di Ancona. Oltre allo sviluppo di queste abbazie su tutto il territorio, nelle Marche è cresciuta nei secoli l’attenzione verso il Santuario Mariano di Loreto, meta di grandi pellegrinaggi all’interno del quale è custodita la casa di Nazareth dove secondo la leggenda visse Gesù, che la tradizione vuole sia stata trasportata a Loreto dagli Angeli… Nei secoli camaldolesi, cistercensi e francescani hanno costellato il territorio marchigiano di eremi, monasteri, abbazie, conventi, alcuni dei quali aprono oggi le loro porte a ospiti e visitatori come un tempo le aprivano a pellegrini e viandanti.
I più suggestivi appuntamenti legati alla Passione di Cristo e alla Pasqua
Rassegna della Passione a Polverigi
Ancora una volta torna a Polverigi (Ancona), la Rassegna Internazionale del canto rituale di questua della “Passione”, che ricade nella domenica delle Palme. La manifestazione consiste nell’esposizione di canti rituali di questua propagati nell’Italia Centrale, strettamente legati al ciclo della natura che nasce, muore e risorge sintetizzando lo stesso ciclo vitale dell’uomo. Tra i canti popolari, emerge il canto della “Passiò”, la Passione di Gesù, che viene effettuata da un suonatore di organetto e fisarmonica e da due “cantori” che eseguono una strofa ciascuno, accompagnandosi con il cembalo ed i timpani. Nell’arco dell’intera giornata più di duecento cantori e suonatori popolari, provenienti dalle Marche e dalle regioni limitrofe, ripropongono il canto rituale, così come si faceva una volta, per diffondere un augurio di salute, benessere e abbondanza, in cambio di offerte di denaro, cibo e vino destinati al pranzo conclusivo della festa. Oltre al caratteristico centro storico, importanti vestigia da visitare. 20 marzo 2016 – www.comune.polverigi.an.it
La Turba a Cantiano
Nella tradizione folcloristica e religiosa italiana sono molto diffuse le rievocazioni della Passione di Cristo nella notte del venerdì santo. Tra queste, spicca la Turba, rappresentazione che si svolge ogni anno nel magnifico paese di Cantiano (Pesaro Urbino). Essa trae le sue origini nel lontano XIII secolo tra le terre di Umbria e Marche, quando la popolazione invocava in strada la santa intercessione di Dio e della Madonna per porre fine a una vita di miseria, continue guerre e carestie: una “turba” di genti invocava la grazia di migliori condizioni di vita, implorando il perdono, invocando la pace e la fratellanza. 25 marzo 2016 – http://www.laturbacantiano.it
La Morte del Giusto a Loreto
“La Morte del Giusto” è una rievocazione storica in costume della Passione Vivente che si svolge a Loreto (Ancona) con centinaia di figuranti e comparse in costume d’epoca, resa particolarmente suggestiva dalle ricostruzioni sceniche. Dal processo più clamoroso di tutti i tempi (piazzale della parrocchia di S. Flaviano), alla Via Crucis lungo la via principale di Villa Musone, sino al Calvario (a metà del colle lauretano). In caso di cattivo tempo la manifestazione sarà rinviata al giorno successivo. 25 marzo 2016 – Tel. 071/978660
La Bara de Notte a Porto Recanati
A Porto Recanati (Ancona), si svolge, sin dai tempi del medioevo, una pittoresca processione del Venerdì Santo: la Bara de Notte. Un gruppo di dodici pescatori scalzi, chiamati “sciabegatti” (da “sciabega” cioè “rete da pesca” in dialetto), percorre le stazioni della Passione portando la bara in processione. La peculiarità è data proprio da quest’ultima, una macchina di legno alta cinque metri i cui segreti di montaggio sono custoditi da un unico artigiano che li tramanda negli anni. 25 marzo 2016 – http://www.portorecanatiturismo.it/
La Passione di Cristo a Mogliano
Le piazze e le vie di Mogliano (Macerata), come ogni Venerdì Santo dell’anno, si illuminano di una nuova luce che ci porta a rivivere le ultime ore della vita di Gesù Cristo.La storica rievocazione è un evento religioso e scenico fra i più originali delle Marche in questo genere: la prima edizione è datata 1962. A partire dalle ore 21.00 le luci del paese si spengono e le piazze e i vicoli si trasformano in quadri che fanno rivivere le ultime ore della vita di Gesù Cristo. Imponente, con oltre trecento figuranti, la Via Crucis. 25 marzo 2016 – www.laprocessione.mogliano.org/
Processione del Cristo morto a Cagli
La rievocazione di Cagli, (Pesaro Urbino), raggiunge il suo culmine durante l’imponente processione serale delle confraternite del paese. Più di quattrocento confratelli, vestiti di tuniche, scalzi e incappucciati percorrono le vie del paese alla luce delle fiaccole, avvolti dal silenzio e dalla musica dei tamburi. Uno spettacolo di grande impatto emotivo. 25 marzo 2016 – www.cm-cagli.ps.it/
Processione del Cristo morto a Monterubbiano
Il Venerdì Santo a Monterubbiano (Fermo) si tiene la solenne processione del Cristo Morto. Il simulacro in cartapesta gessata del Trecento viene portato in processione per le vie del paese adagiato su una bara del Seicento. La bara del Cristo Morto è decorata con velluti pregiati ed è poggiata su un carro artistico realizzato su tre livelli. Il grazioso borgo di Monterubbiano, insignito della Bandiera Arancione da Touring Club, con questa sentita processione festeggia l’avvento della Pasqua. Il carro con la bara del Cristo Morto è accompagnata da donne vestite a lutto, figuranti romani e i membri della Confraternita di Maria Santissima del Suffragio. La tradizione di questa forma di pietà popolare risale a prima del 1300. 25 marzo 2016 – www.comune.monterubbiano.fm.it
Il Cavallo di Fuoco di Ripatransone
Uno degli eventi folkloristici di forte richiamo storico per il comune di Ripatransone (Pesaro Urbino), è il Cavallo di Fuoco. La rievocazione storica risale al lontano maggio 1682, data in cui, in onore della Madonna di San Giovanni, un artificiere di Atri attraversò più volte la piazza con un cavallo, sprigionando fuochi d’artificio in tutte le direzioni. Il Cavallo di Fuoco, manifestazione unica in Italia nel suo genere si è affermata nella storia come il simbolo di un’antica tradizione che è rimasta invariata nei secoli. Ripatransone, il Belvedere del Piceno, vanta un’ineguagliabile vista panoramica che spazia dal Gran Sasso ai Monti Sibillini, dal Conero al Gargano, fino alla costa dalmata. Possiede numerosi musei e collezioni inserite all’interno di un unico polo museale. 3 aprile 2016 – www.cavallodifuoco.com
Rassegna della Passione a Montalto delle Marche
Il Venerdì Santo la Passione di Cristo rivive a Montalto delle Marche (Ascoli Piceno), dove numerosi figuranti ne mettono in scena i momenti salienti nella caratteristica processione che si avvia per la salita della “Passeggiata del Monte”. Il Comune di Montalto delle Marche è sito nella fascia collinare che va dalla costa Adriatica alla Catena dei Sibillini, ad una distanza percorribile in venti minuti, sia dal mare che dalla montagna. Il territorio era frequentato già nella preistoria: nel Museo Civico sono raccolti numerosi reperti del neolitico (6.000 a.c.) e della cultura appenninica (2.500 a.c.), picena (VII sec. a.c.), romana e successive. Nel 1215 S. Francesco d’Assisi, secondo la tradizione popolare, sceglie ancora questo territorio per diffondervi la sua Regola, fondando nella pace di un bosco secolare il Convento delle Fratte, ricco di affreschi di scuola giottesca. Importanti testimonianze storiche da scoprire. 25 marzo 2016 – http://www.comune.montaltodellemarche.ap.it/
Processione del Cristo Morto a Saltara
La sera del Venerdì Santo, alle ore 21.30 si svolgerà a Saltara (Pesaro Urbino) la tradizionale Processione del Cristo Morto, manifestazione dalle origini medievali che anima l’antico borgo sin dal 1847, quando per la prima volta la Processione fu inscenata dalla Confraternita della Maria Santissima Addolorata. Come vuole la tradizione, le vie del centro storico saranno percorse dai soldati romani che a piedi e a cavallo apriranno il corteo scortando Cireneo, incappucciato ed impersonato ogni anno da un fedele che mantiene anonima la sua identità. Il corteo proseguirà con gli apostoli, le pie donne, i popolani rappresentanti delle arti e dei mestieri del paese, tutti impersonati da uomini, donne e bambini del luogo. A concludere la sfilata non mancherà l’antico cataletto su cui giace il corpo del Cristo Morto appoggiato sulle ginocchia della Madonna Addolorata. Durante la Processione verranno letti brevi meditazioni della Via Crucis che aiuteranno i presenti al raccoglimento e alla preghiera. Il percorso sarà visitabile sia prima, a partire dalle 19.30, che dopo lo svolgimento della manifestazione. 25 marzo 2016 – http://www.prolocosaltara.com
Processione del Cristo Morto a Mercatello su Metauro
L’antichissimo sodalizio della Santa Croce di Mercatello (Pesaro Urbino), già presente nella seconda metà del ‘200, aveva eretto un oratorio dedicato al Sacro Legno per promuoverne il culto; contemporaneamente faceva oggetto della propria devozione il simulacro del Cristo Morto, che documenti d’archivio attestano proveniente da “regione straniera”. E’ verosimile ipotizzare un’origine tedesca o comunque nord europea. Il manufatto interamente in cuoio policromo (alto cm 185) è un’opera donata nel 1285 dal medico mercatellese Giuseppe Olimbrelli, molto probabilmente utilizzata in origine per sacre rappresentazioni che la confraternita stessa animava durante la Settimana Santa. E’ un’opera eccezionale, unica nel suo genere, infatti il corpo è interamente in pellame, conciato con una tecnica particolare, tanto da lasciare tutta la flessibilità delle articolazioni (una leggenda popolare parlava di pelle di turco). Sono ben evidenti le cuciture e le varie stratificazioni di colore aggiunte lungo i secoli. Il simulacro ha subito dei rimaneggiamenti soprattutto nel volto, mentre le altre parti del corpo mantengono intatta la fisionomia generale. Tutti gli anni nella notte tra il Giovedì e il Venerdì Santo è prelevato dall’antica chiesa della Santa Croce e trasferito nella chiesa collegiata, dove è affisso ad una grande croce posta nel presbiterio. Ai lati vengono posizionate le statue lignee della Vergine Addolorata e di San Giovanni, opere della Ditta Elio Righetti di Brescia, fatte eseguire nel 1911. Dopo la celebrazione liturgica del Venerdì Santo è deposto dalla croce; la scena assume toni realistici perché il manufatto, per il materiale con cui è costruito, è snodabile e tutti i movimenti del corpo e in particolare della testa rendono la scena suggestiva e verosimile. La deposizione viene fatta con delle bende di lino e un telo bianco, con il quale il Cristo Morto viene adagiato in un cataletto. Al termine di questo momento, si compone un’imponente processione: confraternite, banda cittadina, terz’ordine francescano, clero, ragazzi con i “Misteri” e tanti fedeli che accompagnano il Cristo Morto, seguito dalle statue dell’Addolorata e di San Giovanni, sino alla chiesa della Santa Croce. Il trasporto avviene con cataletto e baldacchino nero della fine del ‘700, entrambi decorati con filamenti e ricami in oro. Conclusa la processione, il simulacro viene ricollocato nell’urna e devotamente venerato dai fedeli. 25 marzo 2016 – http://www.comune.mercatellosulmetauro.pu.it
Per maggiori informazioni: www.turismo.marche.it – http://www.destinazionemarche.it/vacanze-di-pasqua-nelle-marche-idee-di-viaggio/
Durante le manifestazioni la regione accoglie turisti italiani e stranieri offrendo ospitalità e pacchetti turistici integrati per visitare i paesi, le città e le zone limitrofe e godersi a pieno ogni evento. Alberghi, Bed&Breakfast, agriturismi e ostelli ospitano i villeggianti con accoglienza e offrono una vacanza ricca di comfort, all’insegna della storia, dell’arte, della natura e delle tradizioni.