In barca per un tuffo nell’incanto delle Galapagos
di Sahara Sebastiani
Non la classica crociera, ma 10 giorni (8 notti) tra Quito, la capitale dell’Ecuador, e l’arcipelago le Galapagos, soggiornando direttamente sulle isole con escursioni quotidiane per vivere in prima persona la magia e l’incanto di questo arcipelago incontaminato. Un viaggio nel tempo, prima di tutto, perché come “arche di Noè” le Galapagos hanno trasportato per milioni di anni un angolo di mondo popolato da specie animali e vegetali antichissime. Alcune di queste isole vulcaniche datano infatti circa 4 milioni di anni, mentre le più giovani sono ancora in via di formazione. I mille chilometri che le separano dalle coste dell’Ecuador, e la biodiversità dei molteplici ecosistemi marini e terrestri, hanno permesso lo sviluppo di specie endemiche diverse da isola a isola: così in questo angolo di Pacifico, primo parco nazionale dell’Ecuador oltre che Riserva Marina e Patrimonio dell’Umanità, è possibile nuotare tra iguane marine che sembrano provenire direttamente dalla Preistoria, otarie e tartarughe, mentre le fregate volteggiano in cielo. Protagonista assoluta della natura alle Galapagos è la tartaruga gigante, che può raggiungere i 320 chili di peso e vive tranquillamente anche più di 150 anni: differenziata in diverse sottospecie nell’arcipelago (molte delle quali, purtroppo, sono oggi in via di estinzione) per via dell’isolamento geografico, ha fornito a Darwin, che qui giunse nel 1835, uno dei più importanti spunti che lo portarono poi a elaborare le sue teorie evoluzionistiche.
Oggi c’è un modo diverso, comodo, interessante e divertente, per visitare questo magnifico arcipelago che rientra a pieno diritto in testa ai sogni di ogni viaggiatore degno di questo nome: non la classica (e molto costosa) crociera organizzata, ma la formula “Island Hopping”, che prevede soggiorni in due delle 14 isole maggiori, ovvero Santa Cruz e Isabela, con escursioni giornaliere guidate, a piedi e in barca, alle altre isole, come per esempio la vulcanica Bartolome, famosa per il suo pinnacolo di roccia, per le formazioni laviche, per i leoni marini e, soprattutto, per i rari pinguini delle Galapagos. Ma si visitano anche Seymour Nord, costellata di catcus e iguane marine, e Bachas Beach, a Nord di Santa Cruz, dove nidificano le tartarughe. In programma, inoltre, un trekking sull’isola Isabela ai vulcani Sierra Negra (che con 11 chilometri di diametro è il secondo cratere del mondo) e Chico, da dove la vista è maestosa, e nella Wetland, l’area umida tra mangrovie, spiagge e colonie di iguane marine. In barca si raggiunge infine l’isolotto di Tintorera, abitato da pinguini, granchi scarlatti e sule dalle zampe blu.
Nella lussureggiante Santa Cruz che, con Puerto Ayora, è il maggiore centro urbano delle cinque isole abitate delle Galapagos, al centro di allevamento delle tartarughe giganti, si possono vedere esemplari assistiti dalla nascita fino alla reintroduzione nell’habitat naturale, nonché spettacolari gallerie di lava che testimoniano l’attività vulcanica di circa un milione e mezzo di anni fa. Senza dimenticare che, prima di raggiungere l’arcipelago, si trascorre una giornata a Quito, la capitale dell’Ecuador, fondata nel XVI secolo sulle rovine di una città Inca e abbarbicata sulle Ande a 2.850 m di altitudine: è stata Quito la prima città dichiarata, assieme a Cracovia in Polonia, nel 1978 Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco.
Quanto costa tutto questo? I conti sono presto fatti: due notti a Quito in hotel 4 stelle con colazione, visita alla città e pranzo incluso, più 4 notti nell’Isola di Santa Cruz con colazione, 2 notti nell’isola Isabela con colazione e tutte le escursioni giornaliere oltrer ai transfer da/per aeroporti, costano a partire da 2.170 euro a testa (quota di iscrizione, assicurazione e voli esclusi, prenotabili secondo la migliore tariffa disponibile). Info: Vuela, info@vuela.it, www.vuela.it