Raffinata, seducente, rilassante, la città tedesca è anche sinonimo di ingegno automobilistico e mirabilia correlati: È solo lei ad avere due musei di rilevanza internazionale dedicati all’auto
di Claudia Farina
Stoccarda: più ingegnosa, più raffinata, più seducente o più rilassante? Da un punto di vista generale, le qualità si equivalgono; da un punto di vista particolare, Stuttgart è sinonimo di ingegno automobilistico e mirabilia correlati. È solo lei ad avere due musei di rilevanza internazionale dedicati all’auto: il Museo Mercedes-Benz, l’unico al mondo dove rivivere tutta la storia dei motori in un arco storico di 129 anni (classificato come una delle cento attrazioni da non perdere in Germania), e il Museo Porsche con le mitiche icone sportive. Completa l’attrazione il Motorworld della vicina Böblingen, per far sognare chi le auto le terrebbe volentieri nel salotto di casa (e c’è chi lo fa veramente). Qui i fan dei modelli più pregiati, famosi o ricercati possono dilettare gli occhi, scoprire sempre qualcosa di nuovo, incontrare altri appassionati e rivivere le emozioni nelle braccia di Morfeo pernottando nelle camere a tema dell’Hotel V8. Oltre che per il contenuto, questi templi dell’automobile e molti altri edifici di Stoccarda sono visitati da architetti e designer per il pregio estetico e le soluzioni architettoniche d’avanguardia (www.stuttgart-tourist.de).
Il Museo Mercedes-Benz
Se l’auto è stata un’invenzione chiave della modernità, qui se ne ammira la secolare evoluzione. Il viaggio inizia con gli albori dell’automobile all’ultimo piano del museo, dove si arriva salendo in ascensori simili a macchine del tempo. Due i percorsi, uno cronologico e uno tematico, che si snodano su nove livelli sfalsati. L’edificio inaugurato nel 2006 riproduce la forma a doppia elica delle spirali di DNA; la sua superficie interna di 16.500 m² custodisce, infatti, il “DNA dell’automobile” con oltre 1.500 modelli. L’esposizione è suddivisa in sale del mito e sale della collezione. Le prime, sette in tutto, raccontano la storia del marchio Mercedes-Benz segmentata per argomenti ed epoche storiche che scandiscono le tappe principali dall’invenzione dell’automobile fino ai nostri giorni. Le sale tematiche riassumono invece la grande varietà di veicoli contrassegnati con la stella a tre punte. La Galleria dei nomi esibisce esemplari famosi come la “papamobile”, la SL rossa della Principessa Diana, la grande Mercedes Tipo 770 dell’Imperatore Hirohito o l’autobus usato dalla nazionale tedesca ai mondiali di calcio del 1974. Entrambi i percorsi confluiscono nella sezione “Competizioni e record” delle frecce d’argento, con i modelli più leggendari allestiti in modo spettacolare su una curva parabolica da circuito di gara. Frequentatissimo, non solo dai visitatori del museo, è anche il ristorante al piano inferiore, che propone la cucina della chef televisiva Sarah Wiener. Due volte all’anno – a febbraio e a fine novembre – il piano più alto del museo si trasforma in ristorante per la manifestazione d’alta gastronomia Sternennächte (le notti stellate).
Il Museo Porsche
“Chi ha la fortuna di concretizzare un sogno nel proprio lavoro, ha anche il dovere verso il mondo di farsi difensore di quel sogno”. Una citazione di Ferdinand Porsche che sembra porre la prima pietra, perlomeno concettuale, del museo dedicato al suo marchio. La nuova sede del museo è stata realizzata nel 2009 in un luogo non qualunque: si affaccia direttamente su Porscheplatz, dove dal 1950 nascono le ambitissime sportive con il cofano ornato dal cavallino di Stoccarda. L’edificio futuristico poggia con grande effetto su tre pilastri a forma di V. Sulla superficie espositiva di 5.600 m² trovano posto oltre 80 automobili e 200 oggetti minori. Uno dei clou è la riproduzione della scocca del Tipo 64, l’antesignana di tutte le Porsche. La visita si snoda seguendo la storia della produzione e rivela il cuore della cosiddetta idea Porsche – lo spirito del marchio – declinata in ogni tratto costitutivo: velocità, leggerezza, intelligenza, potenza, intensità, coerenza. Quello della Porsche si definisce a ragione un “museo viaggiante”. Quasi tutte le auto esposte assolvono ancora allo scopo per cui sono state costruite – essere guidate – e partecipano ad eventi come il Goodwood Festival of Speed. L’officina allestita al piano terra del museo assicura una manutenzione costante agli storici bolidi sportivi e da corsa. I visitatori possono osservare i tecnici al lavoro attraverso una vetrata che si affaccia sulla zona bar.
Motorworld Stuttgart
Il complesso oggi noto come Motorworld è stato inaugurato nel 2009 alle porte di Stoccarda ed è un vero centro di cultura automobilistica a tutto campo. Al successo ha contribuito sicuramente l’annesso Hotel V8 con camere a tema. Motorworld ha sede nell’ex aeroporto di Böblingen/Sindelfingen, un complesso di archeologia industriale restaurato con grande cura. La sede include officine di restauro e spazi vendita, accessori d’ogni tipo e persino una selezionata offerta gastronomica: “tutto sotto lo stesso tetto” come recita lo slogan. L’ingresso al pubblico è gratuito e grazie agli orari prolungati si può trascorrere anche la serata in questa sintesi raffinata di museo storico, esposizione d’automobili e servizi di manutenzione, magari sorseggiando una birra artigianale con vista su un bengodi di auto classiche da intenditori. Di recente, sono stati aperti spazi dedicati ai nuovi modelli di lusso, sportivi e a due ruote delle case Maserati, Ferrari e Harley Davidson.
Piaceri diversi
Di piacere in piacere, Stoccarda è nota per il cibo, il vino, lo shopping, la cultura, l’architettura. Il nome della città deriva da un allevamento di cavalli (Stuotgarten) insediato nella conca dal Duca Ludolfo di Svevia nel 950 dopo Cristo. Il cosiddetto Castello Vecchio fu costruito proprio per difendere l’allevamento e l’insediamento circostante. Il Castello Nuovo invece fu residenza dei reali del Württemberg dal XVII secolo alla metà del XIX secolo. Entrambi i castelli si affacciano sulla Schlossplatz, vero cuore di Stoccarda e punto di passaggio obbligato per gli amanti della cultura come per i fan dello shopping. Nei giardini dietro al Castello Nuovo si trova il Parlamento del Land e al suo fianco i Teatri di Stato di Stoccarda, il più grande teatro in tre branche d’Europa, formato dalla compagnia lirica Oper Stuttgart, corpo di ballo Stuttgarter Ballet e teatro di prosa Schauspiel Stuttgart. Se Stoccarda ha vinto il titolo di Capitale culturale della Germania per la seconda volta consecutiva, lo deve anche a un ricchissimo programma di mostre, eventi, festival ospitati in prestigiosi musei, gallerie, teatri. Un monumento emblematico? La torre della televisione, la prima al mondo realizzata con questa configurazione in cemento armato.
La Regione di Stoccarda
Incastonata tra colline verdeggianti che fanno da viewpoint su paesaggi, città e monumenti, la regione di Stoccarda è formata da 179 comuni divisi in 5 circoscrizioni più quella di Stoccarda. Qui vivono 2,7 milioni di abitanti di circa 170 nazionalità diverse, di cui 578.523 risiedono nella capitale. Da visitare Il Museo della Letteratura Moderna e il Museo Nazionale Schiller di Marbach sul Neckar, consacrati esclusivamente alla letteratura. Chi ama risalire alle fonti apprezzerà la casa natale di Gottlieb Daimler – pioniere dell’automobilismo – nel centro storico di Schorndorf. La graziosa cittadina nella Valle del Rems vale una visita anche per le antiche case a graticcio e per la chiesa medievale. Spostandosi a nord, ecco il palazzo e i giardini barocchi del Castello di Ludwigsburg (1733), la più grande residenza reale tedesca. Con ben 452 stanze suddivise in 18 edifici in un parco di 32 ettari detto “barocco fiorito” si è guadagnato il soprannome di “Versailles sveva”. Se la birra scorre a fiumi durante il Cannstatter Volksfest, non si dimentichi che quella di Stoccarda è la più grande regione vinicola della Repubblica Federale Tedesca. A custodire e raccontare la cultura enologica è il Museo del vino di Stoccarda con enoteca riservata alla produzione locale, tra cui l’amato Trollinger. Altra esperienza irrinunciabile è la visita al Wilhelma, il più grande giardino zoologico e botanico d’Europa con 9.000 animali e ogni sorta di specie botaniche. www.stuttgart-tourist.it
Il Museo Nicolis dell’auto
La Regione e la città di Stoccarda sono state presentata dall’Ente Nazionale Germanico per il Turismo (www.germany.travel.it) in un luogo avvincente e d’interesse collegato: il Museo Nicolis dell’Auto, della Tecnica, della Meccanica di Villafranca (Vr), uno dei più importanti fra quelli privati in Europa, dotato di collezioni esclusive di aerei, auto, moto, biciclette d’epoca, strumenti musicali, macchine fotografiche e per scrivere, accessori vintage. Il mondo delle automobili, comune all’Italia e Germania, ha trovato nel Nicolis una prestigiosa assonanza espositiva. Si pensi al “Velociped”, realizzato da Karl Benz nel 1886, ritenuto la prima vettura al mondo con motore a scoppio, oppure gli esemplari unici di auto d’epoca come la lussuosa Benz lagdwagen del 1914, la particolarissima Isabella Borgward, la prestigiosa Mercedes Benz del 1934 o il mitico “Maggiolone” Volkswagen degli anni 70, certamente una delle vetture popolari di maggiore successo di tutti i tempi. Tra le auto d’epoca presenti al Nicolis, favoleggiano la Isotta Fraschini del 1929, la Lancia Astura Mille Miglia del 1938 e altri bolidi da sogno. www.museonicolis.com (Foto Stuttgart-Marketing GmbH)