di Claudia Farina
Anteprima Rosè sul Garda
Il Bardolino Chiaretto dell’annata 2014 ha un nuovo stile, caratterizzato dal colore molto delicato e dai profumi di agrumi e fiori. Occasione imperdibile per degustarlo in Anteprima è l’8 marzo a Lazise, sulla riviera veronese del Garda. La “Rosé Revolution” si esibisce poi dal 15 al 17 marzo in uno stand tutto rosa al Prowein di Düsseldorf, mentre dal 22 al 25 marzo partecipa alla kermesse veronese di Vinitaly. Altra novità di quest’anno è la doppia Anteprima. Se nello storico salone della Dogana Veneta si presenta al pubblico il Chiaretto dell’annata 2014, nella vicina sala municipale sarà in degustazione già da sabato 7 marzo il Rosato del Salento, stessa annata. Una vera e propria rivoluzione rosé, rappresentata dalla tendenza dei produttori gardesani a prediligere un colore molto più tenue rispetto al passato e una gamma di profumi e di aromi che spaziano dai fiori bianchi agli agrumi alle erbe officinali. Accanto alle due espressioni del rosato italiano figlio di uve autoctone (la Corvina Veronese per il Chiaretto e il Negroamaro per il Salento), viene proposta in Anteprima anche l’annata 2014 del Bardolino, il vino rosso delle colline del Garda orientale. L’iniziativa nasce dalla collaborazione fra il Consorzio di tutela del Bardolino e l’associazione DeGusto Salento, che riunisce alcune tra le più prestigiose firme enologiche della Puglia, col contributo del Comune di Lazise. Saranno presenti circa ottanta aziende (una settantina quelle del Bardolino e dodici quelle pugliesi) per un totale di duecento vini presentati direttamente dai produttori ai loro stand, con libera degustazione dalle ore 10 alle 18. Nell’area del porticciolo, com’è consuetudine, sarà allestito un mercatino di produzioni agricole della zona, dal formaggio Monte Veronese al miele, dai salumi all’olio extravergine di oliva. www.ilbardolino.com
Vino “Bursôn”
È di grande interesse la storia dell’Uva Longanesi, nata da una felice intuizione di Antonio Longanesi, soprannominato “Bursôn”. Classe 1921, nasce a Boncellino, nel comune di Bagnacavallo (RA). Antonio, amante della caccia, era solito trascorrere le giornate invernali in un capanno situato nei pressi di una quercia, sulla quale si arrampicava una vite selvatica e sconosciuta, che lo incuriosisce per la dolcezza dell’uva e la capacità di rimanere sana fino a tardo autunno. Con grande stupore scoprì anche che l`uva era in grado di dare un vino rosso di ben 14 gradi alcolici. La nascita del vino “Bursôn”, così com’è conosciuto oggi, è datata 1996, quando l’enologo Sergio Ragazzini e l’amico viticoltore Roberto Ercolani, entrambi di Bagnacavallo, decisero di creare un “grande vino rosso di pianura” di lungo invecchiamento. Nel 2000, l’uva salvata da Antonio Longanesi fu iscritta al Registro delle Varietà da vino con il nome di “Uva Longanesi”. Il nome del vino, “Bursôn”, è stato depositato e registrato a tutela della sua tipicità dal Consorzio “Il Bagnacavallo”. Così, la vite e il suo vino sono legate in modo indissolubile al territorio di Bagnacavallo e alla pianura romagnola limitrofa. www.consorzioilbagnacavallo.it