Percorsi inusuali per scoprire il mondo attraverso un bicchiere…
di Valentina Brambilla
Pilsen è sinonimo, quasi inevitabile, di birra. Diciamo pure che Pilsen è una città che vive di birra. Ed è così dal 1842 quando, per la prima volta, nell’attuale birrificio Prazdroj (www.prazdrojvisit.cz/en) venne spillata una birra dall’inconfondibile colore e sapore, la oramai celebre Pilsner Urquell. Qui a Pilsen è possibile assaggiarla “a chilometro zero” nella più grande birreria della Repubblica Ceca, al Ristorante Na Spilce che si trova negli spazi dell’ex cantina di fermentazione. Una visita al birrificio è anche l’occasione per conoscere la storia della birra Pilsner Urquell la capostipite della birra del tipo Pils, per imparare la procedura della cottura dell‘originale birra di Pilsen, gli ingredienti utilizzati, le caldaie e le spine storiche e quelle attuali. Una vera squisitezza è poi, senza dubbio, l‘assaggio della birra di Pilsen, filtrata e non filtrata, direttamente dai tini. www.pilsner-urquell.cz. Ma durante questo 2015 la città boema sarà anche Capitale Europea della Cultura. Il che vuol dire
non solo birra ma anche celebrazioni, festeggiamenti, grandi eventi, spettacoli, mostre e festival lungo tutto un anno in cui viene offerta l’opportunità di scoprire i mille volti di una città poliedrica e fiera, dalla forte identità culturale ma anche dalla profonda coscienza europea. I festeggiamenti ufficiali nella “città della birra” avranno inizio il 17 gennaio, quando si aprirà anche la stagione del circo contemporaneo. La cerimonia di apertura del progetto Pilsen 2015 (che prevede tutta una serie di eventi, oltre 50 grandi spettacoli e 600 altri appuntamenti) spetterà al grande acrobata svizzero David Dimitri, preannunciato dai cortei dei cinque rioni della città, ispirati alle tradizioni di Pilsen. Poi, la sera, i festeggiamenti proseguiranno nelle sale culturali, nelle osterie e nei locali. Siete patiti del circo ma sapete già che vi perderete la cerimonia di apertura? Niente paura: potrete godervi la stagione del circo contemporaneo durante tutto l’anno. Vari quartieri di Pilsen ospiteranno tendoni
colorati nei quali si esibiranno otto importanti compagnie provenienti da tutto il mondo (www.czechtourism.com/it/p/it-pilsen-2/). Dalla Repubblica Ceca fanno sapere che in questo 2015 che definiscono un anno speciale, Pilsen sarà più spumeggiante della sua celebre birra. Una città vibrante di cultura, nelle gallerie, nei musei e nelle sale convegni, in tutte le forme e declinazioni. A partire da febbraio nelle strade di Pilsen ci saranno delle installazioni di arte luminosa, a maggio toccherà alle celebrazioni della liberazione della città da parte dell’esercito americano e una spettacolare parata ricorderà il 70o anniversario della fine della seconda guerra mondiale. Nei mesi estivi saranno poi vari monumenti della regione di Pilsen ad animarsi con musica, danza, teatro e fuochi d’artificio in stile barocco. Un festival, della durata di nove settimane, vuole celebrare i tesori architettonici della Boemia occidentale che appartengono alla corrente dell’arte decorativa. E una febbre artistica non mancherà di contagiare nemmeno gli edifici industriali, con una serie di eventi raccolti sotto il titolo di Fabbriche dell’immaginazione. Negli spazi dell’ex centrale elettrica per esempio si svolgerà in aprile la mostra del design contemporaneo europeo, ma diversi eventi animeranno anche l’ex cartiera, il deposito ormai vuoto dell’azienda dei trasporti e altri siti di archeologia industriale. Non solo riconversioni, ma anche strutture nuove di zecca: Pilsen, infatti, potrà vantare un nuovo teatro per 650 spettatori, che nel periodo di presidenza culturale offrirà una sede prestigiosa per il Festival Internazionale del Teatro, per una parte della cerimonia di apertura e anche per alcune rappresentazioni inserito nel ricco programma per “Pilsen, Capitale europea della cultura 2015” (www.plzen2015.cz/en/).
Tra le città più affascinanti d’Europa per me c’è sicuramente Dinant. Impossibile non rimanere a bocca aperta per l’emozione e lo stupore del primo sguardo a questo piccolo gioiello vallone incastonato fra i massicci rocciosi delle Ardenne e le rive della Mosa. La sua spettacolarità sta sicuramente nel fatto che si tratta di una città che si sviluppa tutta in lunghezza, ovvero dove ha trovato spazio tra i rilievi montuosi e il fiume. Non meno suggestiva è la vista dall’alto della cittadella, la sua cittadella, la fortezza raggiungibile salendo i suoi 408 scalini, ma anche con una più comoda teleferica, dalla quale la vista sulla Mosa e su Dinant è davvero spettacolare. Dinant è sicuramente famosa per aver dato i natali ad Adolphe Sax, l’inventore del sassofono, ma, trattandosi di una cittadina belga difficile non trovarle anche una motivazione turistico-birraria. Ecco dunque che visitare il Museo Leffe, la Maison Leffe (www.leffe.com/en/maison-leffe) diventa l’occasione sì, per degustare delle birre decisamente non banali, ma anche per fare un tuffo nel passato di Dinant e della birra belga. La birra Leffe, infatti, è uno di quei nomi storici nella produzione brassicola belga (ha una tradizione che risale al 1240) e il museo odierno, tra l’altro molto scenografico visto che è ospitato in un’area dell’antica abbazia, Abbazia Notre-Dame Di Leffe (oggi in parte anche hotel, “La Merveilleuse”), insegna molto sulla storia e permette di mettere alla prova le proprie nozioni birrarie. Vi suggerisco di programmare non solo il tour della Maison Leffe con degustazione finale di birre ma anche di pranzare lì. La cucina è estremamente piacevole. www.belgioturismo.it