Eccitante e in perenne movimento, colta e giovane, Toronto, la città più all’avanguardia del Canada, offre il suo panorama migliore dalle rive delle isole sull’Ontario
di Franca Dell’Arciprete
Nonostante la selva di grattacieli, le architetture avveniristiche, l’imponenza quasi inquietante degli edifici, Toronto é una città che si può visitare a piedi. Basta impadronirsi del sistema ortogonale delle strade e ricordarsi che sono tutte indicate nella doppia direzione a partire dal centro. Qui, a downtown, colpisce la sua doppia dimensione. Da una parte le importanti istituzioni finanziarie che intimidiscono anche nelle dimensioni. Dall’altra una folla multicolore e allegra che va sciamando con disinvoltura nelle gallerie commerciali, nei negozi design, nei mille locali e localini che offrono cibo e relax ad ogni ora del giorno. Anche all’aperto quando è possibile. Perché Toronto, nonostante gli stereotipi, è una città che per buona parte dell’anno ha un clima amabile, che invita a godere le soste open air.
Quando invece in inverno la temperatura scende a -20, si può andare a pattinare sul lago e a sciare, oppure ci si rifugia nel PATH, una enorme città commerciale sotterranea di 27 chilometri. Senza dimenticare che, oltre allo shopping multicolore e variegata, Toronto ospita un festival del cinema di fama mondiale, gallerie d’arte, musei di grande interesse. Due soprattutto: il Royal Ontario Museum, con la facciata di Daniel Liebeskind e la Art Gallery Ontario progettata da Frank Gehry nato proprio a Toronto. Dunque una città dalle varie anime. D’altronde non potrebbe non esserlo. Toronto é una città di immigrazioni, uno dei più grandi melting pot al mondo: 200 comunità, 170 lingue o dialetti, decine di quartieri legati a differenti nazionalità, greca, italiana, irlandese, portoghese, polacca.
I grattacieli non sono solo simbolo della sua ricchezza economica, vette del Financiary District, ma sono anche capolavori di architettura moderna, firmatissimi da archistar, in materiali ricercati, come vetro nero e vetro e oro. Accanto alle architetture all’avanguardia sopravvivono imponenti le architetture di fine Ottocento in pietra rossiccia e importanti decorazioni, come il vecchio Municipio, salvato dalla furia distruttiva degli anni ’60. Percorrendo le avenue principali da nord a sud, si arriva al Water Front, sulla riva del lago Ontario. Da qui ci si imbarca per le isole del Toronto Island Park: in 15 minuti di traghetto si arriva ad uno di quei paradisi verdi molto amati da canadesi e americani. Qui di solito si affittano le bici per trascorrere una giornata all’aperto, si fa sport e quando si può, picnic sull’erba. I turisti invece, che hanno meno tempo, prediligono l’escursione in traghetto al tramonto, per contemplare il sole che scende dietro i grattacieli, che poi si accendono di mille luci. Tra tutti spicca il profilo inconfondibile della CN Tower, una delle più famose architetture moderne, costruita nel 1976, alta 553 metri, visitata ogni anno da più di 1 milione e mezzo di turisti. Un ascensore velocissimo porta in pochi secondi all’altezza di 350 metri, dove si apre il ristorante rotante CN Tower 360. www.cntower.ca. Ovviamente imperdibili un pranzo o una cena quassù, con vista a 360° sulla città. Lo sguardo coglie in pieno l’ampiezza di Toronto: non solo la selva di grattacieli, ma anche le distese verdi dei parchi, quella azzurra del lago Ontario, e le casette vittoriane incastonate tra gli edifici moderni. Ecco dunque un’altra anima di Toronto: ricordi dell’Ottocento, quartieri operai, fabbriche dismesse anche in pieno centro. Una dimensione affascinante soprattutto per le trasformazioni e il riutilizzo intelligente e creativo di queste aree.
La storia non ha qui certo l’ampiezza a cui siamo abituati in Europa. Il passato di Toronto conta solo 200 anni, ma svela comunque scorci davvero pittoreschi. In pieno centro , ad esempio, si scopre con stupore il St.Lawrence Market dell’Ottocento, che corrisponde a un antico mercato all’aperto sulle rive del lago, dove commerciavano addirittura i primi coloni inglesi. Ancora oggi vi si svolge un fiorente, animato mercato di tutti i generi alimentari, con piccoli ristorantini. Un quartiere in trasformazione che conserva memoria del passato è anche il West Queen West, che ha avuto l’onore di essere collocato da Vogue al secondo posto al mondo come quartiere trendy. È costituito da casette di residenze operaie a due piani in mattoni rossi, con i cortili interni dove oggi si aprono boutiques e gallerie d’arte. Ma per chi ama l’archeologia industriale, la tappa imperdibile è il Distillery Historic District, la più grande distilleria di whisky e liquori dell’Impero britannico, fondata da due emigranti inglesi, Gooderham e Worths, nel 1832. Sviluppata per consumare il surplus di grano macinato nel vicino mulino sulle rive dell’Ontario, era arrivata a comprendere un’enorme area, con magazzini, caldaie, locali per decantare, conservare le botti e imbottigliare liquori, e perfino una ferrovia costruita apposta in riva al lago per portare i liquori fino a New York e in Brasile. Protetto come patrimonio storico dal 2003, il Distillery District di Toronto rappresenta l’esempio di architettura vittoriana più ampio e meglio conservato di tutto il Nord America: tra i suoi edifici in mattoni rossi, le antiche ciminiere, i magazzini altissimi, si aprono oggi decine di ristorantini, pub, negozi di design e di moda, gallerie d’arte. www.seetorontonow.it.
Se questa é Toronto, che da sola merita il viaggio, i dintorni non sono da meno. In particolare, ovviamente, le Niagara Falls, una delle meraviglie del mondo, a 90 chilometri circa di distanza. Meglio dedicare un’intera giornata per sperimentare tutte le attrazioni del posto: la passeggiata sul bordo della cascata, la barca che porta quasi sotto l’enorme massa d’acqua, e se possibile, il volo in elicottero, davvero indimenticabile. www.seetorontonow.it
Informazioni utili
Per arrivare: il volo diretto Air Canada Milano – Toronto, effettuato con un Boeing 767-300ER, unisce cinque volte alla settimana, per tutto l’anno, Malpensa all’International Airport di Toronto. Air Canada vola su Toronto anche da Roma e Venezia, ma solo stagionalmente. In connessione con Toronto, Air Canada può servire altre 30 destinazioni in Canada, oltre 54 destinazioni negli Stati Uniti e circa 22 destinazioni nei Caraibi e Messico. www.aircanada.com
Per dormire: eccellente , in pieno centro, l’ hotel Eaton Chelsea, con quasi 1600 camere, il più grande di tutto il Canada. www.eatonhotels.com
Per mangiare: In pieno centro, vicino alla King, che è la via dei locali notturni e della movida torontina, “Buca” di cucina regionale italiana con ingredienti originali, si apre in un locale una volta adibito a caldaia. Mattoni a vista, travi a soffitto che sospendono le lampade, grandi taglieri di salumi e formaggi. www.buca.ca