Repubblica Domenicana: un paradiso per viaggiatori green oriented
di Sahara Sebastiani
È proprio così la Repubblica Dominicana: un paradiso per viaggiatori green oriented. Lo dimostrano la sua rigogliosa flora esotica, la natura selvaggia, le bellissime spiagge, le specie animali uniche al mondo, i parchi naturali, le montagne, le lagune cristalline… Insomma: è davvero una destinazione con un interessante e variegato patrimonio naturalistico. Tra le aree ancora incontaminate e tutte ancora da scoprire c’è soprattutto la parte sud occidentale dell’isola, che comprende le province di Barahona, Pedernales e Bahoruco. È qui, infatti, che si concentra il maggior grado di biodiversità del Paese,ed è sempre qui che più risulta smagliante lo spettacolo offerto dal gioco dei forti contrasti tra deserto, boschi e mare.
Un itinerario naturalistico a cinque stelle nella Repubblica Domenicana può partire dalla zona di Barahona: subito ci si ci imbate in bellissime spiagge deserte come La Saladilla, San Rafael, Los Patos e Paraìso, dove la fanno da padrone acque azzurre cristalline, una vegetazione selvaggia e un’atmosfera da vero sogno tropicale. Nel territorio compreso tra le tre province si trova invece il Lago Enriquillo, il più grande dei Caraibi, situato a quaranta metri sotto il livello del mare: al suo centro c’è la Isla Cabritos, che ospita la maggior riserva mondiale del coccodrillo americano e l’area archeologica di Las Caritas, una riserva d’arte del periodo pre-ispanico. Prima di raggiungere Pedernales si arriva al comune di Cabo Rojo, dal quale si accede a una delle più belle spiagge della Repubblica Dominicana, la Bahía de las Águilas, che con le sue acque turchesi, le sabbie bianchissime deserte e gli agglomerati di rocce fa parte del Parco Nazionale del Jaragua, il maggiore di tutta l’isola. E non basta ancora: nei dintorni sorge infatti la Laguna di Oviedo, uno straordinario habitat per molte specie acquatiche.
Proseguendo nel nostro ideale itinerario nella Repubblica Domenicana si arriva a Bahoruco, un distretto municipale della provincia di Barahona situato in riva al mare e circondato da fiumi, montagne e un bosco tropicale. Se è vero che il suo punto di forza è l’artigianato locale e i laboratori di pectolite blu o pietra delfino, è altrettanto vero che è qui che sorgono il Parque Nacional Sierra de Bahoruco e il Bosque Nublado, uno degli ecosistemi più fragili e importanti al mondo: un Eden in cui vivono numerosissime specie vegetali, di cui 32 endemiche, con muschi, licheni, orchidee selvatiche e un’ampia varietà di uccelli, anfibi, rettili e mammiferi. Bahoruco è uno dei gioielli dell’isola, ma non si possono non ricordare anche La Bahìa de Neiba e la Hoya de Enriquillo, dalla forma simile a un ferro di cavallo e fiancheggiata dalla Sierra de Neiba e la Sierra de Bahouco.
A queste attrazioni si aggiunge il Sendero de la Virgen, un vero e proprio paradiso nascosto, e la Garganta del Infierno, entrambe situati nella località La Ciénaga: riserve ecologiche che offrono al turista una gran varietà di flora e fauna. Con un pizzico di fortuna ci si potrà assicurare una guida d’eccezione: è Jorge, un contadino della zona che conosce la riserva da cima a fondo. Con lui si può iniziare la visita del Sendero de la Virgen: caratterizzato da dislivelli del terreno, si snoda lungo un bosco umido e verde sulla riva di quello che, in origine, era un fiume profondo. La zona si trova nel suo stato più naturale e incontaminato e, alla fine del cammino, ad attendere il turista c’è una grande cascata d’acqua cristallina: è la Garganta del Infierno, il cui nome trae origine dalla sua forma particolare, simile a una bocca completamente aperta. Il clima, in quest’area, è variabile e si differenzia a seconda dell’altitudine, anche se le temperature non diventano mai estreme.
La riserva è caratterizzata da cascate e ruscelli che formano delle piscine naturali e grandi pozze d’acqua scavate dall’erosione. L’elevato indice di umidità fa sì che cresca una vegetazione rigogliosa. Su questi luoghi, gli abitanti di Bahoruco basano le loro speranze per uno sviluppo turistico, tanto che gli amministratori locali qualificano queste bellezze naturali come un tesoro che aspetta di essere scoperto e sostengono orgogliosi che la sua offerta supera quella delle altre province dove il turismo è ormai presente da tempo. Per informazioni: Ente del Turismo della Repubblica Dominicana- Piazza Castello 25 – 20121 Milano – Tel. 028057781 – www.godominicanrepublic.com