di Claudia Farina
Barolobrunello
Un affascinante castello situato nel cuore delle Langhe e un paio di giorni per scoprire due delle più affascinanti zone viticole del mondo. Una degustazione di altissimo profilo delle etichette di un selezionato gruppo di produttori di Brunello di Montalcino e di Barolo. Tutto questo è “barolobrunello”, l’evento in programma il 21 e 22 novembre nel Castello Comunale di Barolo. L’evento è riservato ad un pubblico di eno-appassionati e professionisti del settore, che vede per la prima volta a confronto diretto questi famosi vini. Dal Piemonte alla Toscana, “barolobrunello” sarà l’occasione per conoscere meglio, in un solo appuntamento, due denominazioni da sempre motivo di fascino, discussioni, intriganti parallelismi. A curare la regia dell’evento è WineZone che si occupa di progettare e realizzare eventi di comunicazione integrata legati al mondo del vino. www.barolobrunello.it
Mercato dei vini dei vignaioli indipendenti
Sabato 29 e domenica 30 novembre centinaia di vignaioli italiani animeranno il padiglione fieristico di Piacenza Expo per la 4ª edizione del Mercato dei vini, organizzato da FIVI insieme alla Fiera di Piacenza. Oltre 200 artigiani del vino racconteranno le loro storie e faranno conoscere i loro vini al pubblico, forti del fatto che in ogni bottiglia è racchiuso, oltre al vino, l’impegno quotidiano per custodire e tutelare il territorio nel quale il vignaiolo vive e lavora. L’immagine che l’illustratore Marco Cazzato ha creato per questa edizione è un omaggio alla bellezza femminile che caratterizza molti panorami italiani, alla fertilità della Madre Terra e alla tradizione artistica del nostro paese. Allo stesso tempo la bottiglia si fa paesaggio e racchiude in sé la terra da cui trae origine, per poi restituirla intatta nel bicchiere. Il vignaiolo indipendente ha un rapporto diretto con il suo angolo di mondo, lo cura con attenzione e lo valorizza, trasformandone le unicità e l’inconfondibile identità in un racconto liquido, che il vetro custodisce. La FIVI, presieduta da Matilde Poggi, è costituita da 800 piccole imprese vitivinicole che si prendono cura di oltre 8.000 ettari vitati in tutte le regioni italiane, e insieme producono ogni anno circa 55 milioni di bottiglie, per un valore pari a 200 milioni di euro. www.mercatodeivini.it
Collio Day
Un giorno per bere Collio e conoscere, dal nord al sud d’Italia, questa DOC in abbinamento ai suoi prodotti tipici. Arriva il “Collio Day”, progetto del Consorzio Tutela Vini Collio e Slow Food Italia per promuovere una denominazione di qualità che ha fatto di un fazzoletto di terra, in provincia di Gorizia, un’area rinomata in tutto il mondo per i suoi grandi vini bianchi. Un vero e proprio viaggio alla scoperta dell’enologia e della cucina friulana che coinvolgerà le città di Roma, Milano, Firenze, Bologna, Bari, Napoli, Torino, Venezia e Padova. Nei locali Slow Food dei capoluoghi italiani, il 27 novembre, i produttori del Collio proporranno in degustazione le loro etichette: dagli autoctoni Friulano, Ribolla Gialla e Malvasia agli internazionali Chardonnay, Pinot Grigio, Sauvignon e molto altro ancora. I vini verranno abbinati a piatti e specialità culinarie del territorio friulano. www.collio.it
Vino Vallese
Andare a piedi da Sierre a Salgesch alla scoperta del vino del Vallese, è incantevole anche nel tardo autunno. Il sentiero del vino che conduce da Sierre a Salgesch, in una delle aree più soleggiate del Vallese, si snoda per sei km lungo i vigneti e collega i due spazi del Museo Vallesano della Vigna e del Vino. La prima tappa è al Château de Villa di Sierre, dotato di enoteca con oltre 600 vini, dove un’esposizione permanente presenta il vino e i suoi aspetti culturali. La seconda, presso la Maison Zumofen di Salgesch, è dedicata alla vigna ed al lavoro dei viticoltori: il terreno, le diversità di viti, il metodo delle colture e gli attrezzi. Lungo lʼitinerario, ottanta pannelli didattici illustrano le caratteristiche del paesaggio, la diversità dei vitigni, le tecniche e la storia della vite. Alla partenza o all’ arrivo è dʼobbligo la degustazione dei vini vallesani. www.museevalaisanduvin.ch; www.svizzera.it
Vino in Repubblica ceca
Non solo birra in Repubblica ceca, e la vendemmia va oltre l’autunno. Il primo vino, anche qui, non può essere che il Novello, stappato alle ore 11 dell’ 11 novembre, giorno di San Martino. Ha sapore fresco e fruttato, tipico di una maturazione di un paio di settimane. La tradizione del vino di San Martino in Cechia non è una novità: lo si beveva già nel XVIII secolo, alla corte dell’imperatore Giuseppe II. Novembre era infatti il periodo in cui i viticoltori finivano i loro servizi presso i signori e il rinnovo dei contratti agricoli veniva trattato davanti a un bicchiere di vino novello, accompagnato da un piatto succulento di oca arrostita con crauti e dolci. Ancora oggi molti ristoranti, enoteche e cantine offrono menù speciali per l’occasione. Particolare e ricercato è l’Ice Wine, il vino venuto dal freddo, a produzione limitata, raro prodotto di nicchia per intenditori. Nasce da grappoli d’uva “dimenticati” sulla vite in inverno e lasciati congelare naturalmente. Il processo è piuttosto laborioso e presuppone specifiche condizioni climatiche e particolari procedure di vinificazione. Occorre innanzitutto pigiare l’uva prima che si scongeli, per questo solitamente si provvede alla vendemmia nelle ore notturne o nelle primissime ore del mattino e si mantiene bassa la temperatura nei locali di vinificazione. Nella fase di pigiatura l’acqua congelata in cristalli di ghiaccio non viene estratta e si ottiene solo poco, preziosissimo succo concentrato, ricco di zuccheri e acidi. Il risultato è una poesia di aromi e sapori. Parente dell’Ice Wine è lo Straw Wine, ottenuto invece da grappoli lasciati seccare sulla paglia per tre lunghi mesi e anche più. Sempre che si resista dallo stappare le piccole, preziose bottiglie, sia Ice Wine che Straw Wine si conservano magnificamente fino a 20 anni (www.czechtourism.com). Per visitare la Repubblica ceca: M&CS Travel www.mcsviaggi.com