Di Claudia Farina
Enologica a Bologna
Da quest’anno, il Salone del vino e del prodotto tipico dell’Emilia Romagna “Enologica” entra a far parte dei progetti gestiti dall’Enoteca Regionale Emilia Romagna. Una manifestazione che mantiene al centro della sua identità i contenuti e i percorsi di produttori, artigiani, cuochi, operatori, giornalisti e semplici appassionati e che intende comunicare il valore di un’identità, una storia e una tradizione, sempre aperta al futuro e all’evoluzione. Per farlo, saranno presenti oltre 140 tra produttori e cantine della regione. A completare il programma di Enologica: “Il Teatro dei Cuochi”, ospitato in alcuni luoghi del centro cittadino; “Caravanserraglio”, spazio di dibattito e testimonianza, ispirato a un luogo simbolo della cultura persiana, allestito per la sosta delle carovane e l’incontro dei viaggiatori; “Genius Loci”, spazio creato per scoprire e conoscere prodotti e materie prime espressione dell’identità e della cultura dell’Emilia Romagna. www.enologica.org
Canelli Underground Unesco
Il 22 giugno 2014 Langhe-Roero e Monferrato sono diventati patrimonio Unesco, una ragione in più per scoprire il Piemonte del vino a partire dalle colline del Barolo e Barbaresco. Un luogo di grande appeal sono le Cattedrali Sotterranee di Canelli, scavate a mani nude nel sottosuolo a partire dal XVI secolo, esempio di dedizione ai vini simbolo di queste zone: l’Asti Spumante e il Moscato d’Asti. Il tufo calcareo nel quale sono state ricavate è un perfetto isolante naturale, capace di mantenere una temperatura costante fra i 12 e 14 gradi, ideale per la lavorazione e l’affinamento di grandi vini. Con l’espansione del mercato degli spumanti, nel XIX secolo le cantine sotterranee vennero ampliate per contenere botti e pupitres in numero sempre maggiore. Oggi, i lunghi tunnel e gli stanzoni con volte e pilastri in mattoni, possono giungere ad una profondità che supera i 30 metri per un’estensione totale di oltre 18 chilometri: un dedalo di vie sotterranee impressionante e magnifico, che non ha pari e che, giustamente, l’Unesco ha riconosciuto in qualità di core zone dell’Asti Spumante. Nonostante esistano moltissime cantine scavate nel tufo di Canelli, solo le storiche cantine di Gancia, Bosca, Contratto e Coppo si sono fregiate del nome di Cattedrali Sotterranee: non solo per l’estensione e la bellezza, ma anche per l’importanza storica e culturale che hanno rivestito nei secoli e nella storia del vino piemontese. www.winepassitaly.it
Appassimenti aperti
Il piacere del buon vino, la storia appassionante di una produzione piccola e preziosa, la magia di un borgo incantevole dove il tempo sembra essersi fermato. Tutto questo è “Appassimenti Aperti”, la manifestazione che torna con la nona edizione per raccontare un grande vitigno autoctono: la Vernaccia Nera. L’appuntamento è a Serrapetrona, paesino incastonato sui Monti Azzurri, nel cuore del Maceratese, nelle domeniche del 9 e 16 novembre. Una tecnica, quella dell’appassimento, che conserva radici antiche, e che oggi si rinnova in questi spazi ricchi di fascino, dove l’uva riposa raccolta in cassette o appesa, anche al soffitto, con effetti di grande suggestione. Ecco le cantine aderenti ad Appassimenti Aperti: Azienda agricola Lanfranco Quacquarini, Azienda agricola Alberto Quacquarini, Azienda agricola Massimo Serboni, Tenuta Colli di Serrapetrona, Azienda Agricola Colleluce e Podere sul Lago di Sandrino Quadraroli. Le degustazioni saranno protagoniste sia in cantina che in piazza, presso gli stand dei produttori, con i mercatini nelle viuzze circostanti. Si potranno assaporare i due volti della Vernaccia Nera, con i tratti distintivi della mineralità e dei profumi di sottobosco: la Vernaccia di Serrapetrona docg, versione spumantizzata, e il Serrapetrona doc, versione ferma. La Vernaccia di Serrapetrona docg è l’unico vino rosso spumante docg in Italia; la lunga e complessa lavorazione contraddistinta da tre fermentazioni rende questo spumante decisamente unico. E se le bollicine sprigionano il lato più brioso della Vernaccia Nera, il Serrapetrona doc ne ripercorre le origini, quando la Vernaccia era conosciuta come vino fermo: il Serrapetrona doc nasce per celebrare quest’anima antica del vitigno e conservarne al massimo profumi e speziature. www.appassimentiaperti.it
Masottina Contrada Granda
Le rive di Ogliano si confermano essere tra i territori d’elezione per la produzioni di grandi Prosecco superiore. La guida i Vinibuoni d’Italia 2015 edita dal Touring Club ha infatti assegnato la Corona, il massimo riconoscimento attribuito ai vini d’eccellenza, al Contrada Granda Prosecco Superiore DocG Rive di Ogliano Brut di Masottina che, a pochi mesi dal suo debutto, scala i vertici dell’eccellenza certificata. Questo primo importante riconoscimento al “Contrada Granda” mette in evidenza la vocazione viticola di Ogliano, piccola frazione del comune di Conegliano, in cui si trovano la maggior parte dei vigneti della Famiglia Dal Bianco. Siamo nel cuore dell’area storica della Conegliano Valdobbiadene in cui le condizioni microclimatiche, l’altitudine, la composizione dei suoli e la continua ventilazione contribuiscono a definire un contesto produttivo ideale. Non a caso, l’unicità ambientale dell’area è stata confermata dallo studio sui terroir e certificata nel disciplinare della DOCG che ha istituito la tipologia Rive (vertice della piramide qualitativa del Prosecco Superiore) includendo Ogliano tra le 43 aree in cui nascono spumanti massimamente rappresentativi. Il primo millesimo del Contrada Granda è caratterizzato da un perlage di grande finezza e da una struttura elegante. I grappoli di Glera che compongono questo brut sono stati raccolti un po’ in anticipo rispetto alla media, con l’intento di preservarne freschezza e acidità che, nel bicchiere, sprigionano sentori di agrumi e fiori bianchi. www.masottina.com
Torino “In bianco”
Il 24 novembre al Palazzo Carignano di Torino va in scena “In Bianco”, l’evento che racconta le perle enologiche di alcune delle zone più vocate del mondo. Un ricco banco d’assaggio permetterà di scoprire i vini, rigorosamente “in bianco” di circa 100 cantine provenienti da regioni vinicole italiane ed estere. Affiancato al 48° Congresso AIS nazionale (Torino 22 e 23 novembre), prevede una degustazione aperta al pubblico, agli operatori di settore e alla stampa specializzata. Ad organizzarlo è ArtevinoStudio, dopo il grande successo de “Le Loro Maestà: il Nebbiolo e le Pinot Noir”, incontro tra vignerons di Borgogna e vignaioli di Langa. Gli ospiti della manifestazione faranno un vero e proprio viaggio sensoriale da nord a sud dell’Italia: dal Piemonte alla Sicilia, esplorando i classici dell’Alto Adige e del Collio friulano; dalle eccellenze marchigiane a quelle dell’Irpinia. La Borgogna nobile della Côte d’Or, di Chablis e delle zone meno conosciute del Mâconnais e della Côte Chalonnaise. La Loira del Sancerre e di Pouilly-Fumé, l’affascinante Jura e la solarità della Valle del Rodano. Un occhio alla Mosella ed uno alla Wachau.