di Claudia Farina
Novità Masi
Un nuovo modo di gustare il Recioto? Ecco l’Angelorum on the rocks di Masi Agricola, la storica Cantina della Valpolicella,che ha inventato una forma diversa e raffinata di servire quel vino dolce relegato di solito a fine pasto. Si tratta di estasi moderatamente alcolica pronta in trenta secondi: in un calice da vino rosso mettere due foglie di basilico, riempire metà bicchiere con ghiaccio tritato, aggiungere un’amarena sciroppata, versare sei cl di Recioto Masi Angelorum e spremere una scorzetta d’arancia con cui guarnire. Non è un cocktail, ma un modo innovativo, elegante, semplice di preparare e servire il Recioto. Questa modalità di servizio, adatta sia al consumatore che al canale Horeca, prende ispirazione dal “Try this at home!” perché chiunque può preparare il Recioto on the rocks a tutte le ore,anche come aperitivo. Nell’orizzonte di Masi Wine Experience è nata una nuova stella: il primo Masi Wine Bar , inaugurato recentemente a Zurigo in Seefeldstrasse n°5. Ambiente moderno dal design minimalista con un antico cuore veneto, il nuovo locale si propone come luogo di incontro senza tempo, dove vino e gastronomia si fondono in un’esperienza emozionante. Non solo wine bar ma anche ristorante, con menù stagionale e cosmopolita che spazia dai tipici piatti del Veneto (fegato alla veneziana, carpaccio) a quelli speziati, ispirati ai tempi in cui Venezia era ponte tra oriente e occidente. Nell’intento di recuperare il lustro della tradizione vitivinicola della nobiltà triveneta, Masi gestisce tenute prestigiose sia nella Valpolicella Classica che nella macroregione delle Venezie. Dal 1973 collabora in Valpolicella con i Conti Serego Alighieri, discendenti del poeta Dante, mentre più recentemente si è impegnato in Trentino con i Conti Bossi Fedrigotti. Sandro Boscaini, presidente e amministratore delegato di Masi Agricola, è stato eletto a maggio alla guida di Federvini. www.masi.it
Cinemadivino
Torna la rassegna itinerante “Cinemadivino – I grandi film si gustano in cantina”, che propone oltre cento appuntamenti direttamente nei cortili delle aziende. Con un calice di buon vino in mano, sotto un cielo stellato e con i vigneti a fare da sfondo, gli spettatori vivono una piacevole serata. L’idea è originale: portare il cinema direttamente nelle cantine e nelle aie delle aziende vinicole. L’obiettivo: valorizzare il territorio e i prodotti enogastronomici tipici di alcune delle più importanti aree enologiche d’Italia. Dopo le anteprime di giugno in Emilia Romagna – dove la rassegna è nata undici anni fa – da luglio a settembre si snoderà un intenso calendario di appuntamenti fra Piemonte, Marche, Toscana, Umbria, Abruzzo, Sardegna, Campania, Basilicata, Puglia, oltre ovviamente l’Emilia Romagna. “Cinemadivino” è convivialità, piacere di stare insieme e soprattutto scoperta del territorio, di alcune sue eccellenze enogastronomiche, a partire ovviamente dal vino. Piatti preparati nello spazio gastronomico gestito direttamente dalle aziende, oppure proposti dal “Food Truck” di Cinemadivino: il furgone viaggiante che porterà nelle cantine i piatti pensati in collaborazione con importanti chef e lo “street food” di qualità. www.cinemadivino.net
De Piano di Appiano
Hans Terzer, winemaker e responsabile della centenaria Cantina di San Michele Appiano (Bz) dal 1977, ha presentato un nuovo vino rosso, intenso e sorprendente. È De Piano, Alto Adige Merlot Cabernet 2011, assemblaggio di due caratteri forti e dal colore della passione. La denominazione “De Piano” è l’antico nome latino di Appiano ed è stata scelta per la prima cuvèe rossa della Cantina San Michele Appiano: una composizione di Merlot (55%) e Cabernet (45%), vinificati separatamente per poi essere assemblati dopo circa un anno di affinamento in legno. L’uvaggio vede incrociarsi note differenti di ribes e liquirizia ma anche di caffè e cacao. In bocca i tannini sono morbidi e vellutati. Una nuova passione, una sorpresa per gli appassionati. www.stmichael.it.
Valtellina Wine tourism
Una colossale e secolare opera dell’uomo con 2500 chilometri di muretti a secco protegge e abbellisce i vigneti di Nebbiolo, localmente detto Chiavennasca, da cui nascono le Denominazioni Sforzato o ‘Sfursat’ di Valtellina DOCG, Valtellina Superiore DOCG, Rosso di Valtellina DOC. Fra i DOCG il posto d’onore spetta allo Sforzato, un passito rosso da meditazione, prodotto nel corso superiore della Valle dell’Adda tra montagne scoscese, percorse da terrazzamenti vitati. L’altro DOCG è il Valtellina Superiore, prodotto con le uve dell’area compresa tra Berbenno e Tirano, su una superficie di 800 ettari. Il Grumello prende il nome dal castello medievale che domina il territorio di produzione; più a est c’è la zona dell’Inferno mentre Il Maroggia si produce verso Berbenno. E ancora, il Sassella e Valgella. A ogni zona di produzione del Valtellina Superiore DOCG corrisponde una Strada del Vino – Grumello, Inferno, Maroggia, Sassella, Valgella – da percorrere tra colori, sapori e borghi storici, senza dimenticare la Via dei Terrazzamenti, un percorso da godere a piedi o in bicicletta, che si snoda da Morbegno a Sondrio fino a Tirano, per ammirare i vigneti delle alpi retiche. Pacchetti e proposte sono stati elaborati da Valtellina Turismo Tour Operator, in collaborazione con operatori locali. www.valtellina.it; www.stradavinivaltellina.com