Percorsi inusuali per scoprire il mondo attraverso un bicchiere…
di Valentina Brambilla
Bere una birra in paradiso
In Vallonia, a poca distanza da Bruxelles (circa un’ora di tragitto in treno dalla Gare Centrale, compreso un cambio ad Ath e poi un convoglio locale fino a Cambron-Casteau, www.belgianrail.be/fr), in una vasta pianura che per la sensazione di calma che trasmette e il silenzio che la circonda sembra ben più lontana dalla vivace capitale cosmopolita del Belgio e sede dell’Unione Europea, c’è un Parco che ha del meraviglioso. Già il nome la dice lunga: Pairi Daiza un nome persiano antico che significa “giardino recintato”, la prima denominazione di “Paradiso”. Un giardino di 55 ettari che si sviluppa attorno alle rovine dell’Abbazia Cistercense di Cambron ed è protetto dal mondo esterno da una cinta muraria di tre chilometri. Un trionfo della natura, rigogliosa e variopinta che è l’habitat perfetto per gli animali più rari dei cinque continenti. Habitat reali, perché ricreano fedelmente le zone di appartenenza dei diversi animali, cinquemila in tutto. A Pairi Daiza c’è per esempio il più grande giardino cinese d’Europa (dei cinesi sono andati appositamente lì a Brugelette per costruirlo fedelmente, seguendo le severe regole di realizzazione)
ma c’è anche un autentico giardino indonesiano di circa quattro ettari, una delle più grandi voliere d’Europa, e otto ettari del parco sono interamente dedicati all’Africa in un magnifico paesaggio di savana dove sono ospitati esemplari dei “big five”, i cinque animali più emblematici del continente africano: leone, elefante, bufalo, rinoceronte e leopardo. Grandissima novità di quest’anno sono i due panda arrivati dalla Cina, Hao Hao e Xing Hui. Ma c’è davvero tanto tantissimo altro: Pairi Daiza consente, infatti, di fare un giro intorno al mondo, per gli ambienti che ospita e così anche per la grandissima varietà di animali che qui hanno l’aria di essere felici. Sì, perché qui la natura si rispetta e gli animali pure. Se non vi basta il nostro giudizio per convincervi, sappiate che Pairi Daiza è stato eletto miglior zoo del Belgio e dei Paesi Bassi nel 2013 e, nello stesso anno, anche miglior parco a tema del Belgio e nel 2014 più bel Parco e miglior giardino zoologico del Belgio. Ma cosa c’entra la birra con un Parco zoologico? Beh, dall’anno scorso ha ripreso l’attività la Brasserie di Cambron, un vero e proprio birrificio artigianale nel cuore di questo “giardino del mondo”. Una birreria che è stata ricostruita sulle proprie macerie, si tratta infatti di una sorta di “omaggio” alla storia del villaggio di Cambron e dell’antica abbazia dove i monaci producevano birra, e che oggi ha in produzione quattro tipologie di birra, blonde, brune, blanche e cerise. La brune e la blonde sono prodotte seguendo la tradizione di un tempo e con gli ingredienti base di un tempo. Se siete curiosi non dovete fare altro che organizzare una giornata (come minimo) in questo magico angolo di Vallonia: tutte queste birre, infatti, si possono gustare esclusivamente all’interno del Pairi Daiza, eccezione fatta per le bottiglie che si possono eventualmente comprare allo shop del parco e portare casa. L’impianto di produzione è visibile dal ristorante che sembra una moderna cattedrale, con arredi che riportano però all’epoca cistercense. Bere delle birre qui è un’esperienza davvero indimenticabile. www.pairidaiza.eu e www.pairidaiza.eu/en/activities/the-brewery
I maestri birrai nei dintorni di Merano: la tradizione secolare della birra altoatesina
Guardando dall’alto l’area di Merano e dei suoi dintorni si ha l’impressione di osservare una stella, nel cui centro risiede la città di Merano e i cui raggi sono rappresentati dalla Val Venosta, dalla Val Passiria e dalla Val d’Adige. Lungo queste valli si sviluppano meravigliosi borghi e comuni che negli anni hanno fatto del turismo la propria risorsa naturale, approfittando delle particolarità della zona: qui, infatti, la vita di città incontra quella rurale di paese, la flora mediterranea si riunisce con quella alpina e gli stili architettonici si mischiano…il risultato è un cocktail di contrasti che arricchisce l’offerta turistica dodici mesi l’anno. Se si parla poi di “cose buone”, tutti conoscono le cantine dell’Alto Adige va però sottolineato che anche la produzione di birra altoatesina ha una significativa rilevanza. La maestria nella birrificazione per alcuni territori altoatesini è, infatti, indiscutibile e la zona di Merano è senza dubbio tra questi. Alla fine del 1800, infatti, la birra conobbe in Alto Adige il suo periodo di massimo splendore, poiché i vigneti furono colpiti da epidemie fungine e fu proprio la bevanda luppolata a sostituire per lunghi periodi il vino. Fu così che iniziarono a sorgere i birrifici.
Come Forst, che, nata nel 1857 a Foresta, frazione di Lagundo presso Merano, oggi è l’azienda più famosa che produce birra in Alto Adige. Il metodo di produzione naturale, la possibilità di fare visite guidate allo stabilimento, il giardino che accoglie visitatori occasionali e appassionati di birra, costituiscono un notevole valore aggiunto. Esistono, poi, ben dieci locali Forst, otto in alto Adige, uno in Trentino e uno in Friuli, dove si posso gustare i piatti tipici della tradizione altoatesina e assaggiare i sette tipi diversi di birra (Premium, Luxus Light, 1857, VIP Pils, Sixtus, Heller Bock e Kronen). www.forst.it. Il più recente birrificio Brückenwirt a S. Leonardo in Val Passiria produce artigianalmente una Hollenbrau (birra dell’inferno), che si dice abbinarsi perfettamente alla pizza sfornata alla pizzeria-birreria che ha lo stesso nome del birrificio. www.hoellenbraeu.com. A Lana di Mezzo c’è poi il birrificio artigianale Pfefferlechner, ricavato dal vecchio garage del Buschenschank (osteria contadina) omonima, che offre la possibilità di seguire passo dopo passo la lavorazione per la produzione della birra e anche di mangiare piatti tipici in un ambiente rustico, sorseggiando, per esempio, una Pfeffer hell o una Pfeffer schwarz. www.pfefferlechner.it. Chi alloggia al Brauhotel Martinerhof a S. Martino in Val Passiria può assistere al procedimento per ottenere da malto, luppolo, lievito e acqua la birra, perché al suo interno c’è il birrificio di proprietà che produce la Martinsbrau. In realtà il birrificio è aperto per visite guidate a chiunque, così come il Biergarten d’estate e la cantina in tutte le stagioni, per chi ha voglia di mangiare e di stare insieme bevendo birra. www.martinerhof.it – www.meranodintorni.com
Terme Merano a tutta birra!
La prima degustazione della birra deve seguire un particolare rituale: si beve soltanto se si è di buon umore per trasmettere positività alla bevanda, si beve in piedi per non renderla fiacca, si beve in direzione del sole perché risulti limpida e di bell’aspetto! Chi l’ha detto? Che ci crediate o meno sembra essere una credenza tutta altoatesina e, l’abbiamo visto, da quelle parti ci tengono molto alla birra… Non stupisce dunque che sia compresa tra i prodotti naturali utilizzati nei trattamenti delle Terme Merano: dal bagno al peeling, la birra è protagonista del centro Spa & Vital. Non solo fa bene alla salute, in particolare al cuore, si è dimostrato, infatti, che la birra, e nello specifico il luppolo, è anche benefica per la pelle. Fra i trattamenti si può scegliere il Bagno alla birra per due: un trattamento rilassante, ma anche romantico proprio perché vissuto col proprio partner, nutriente e idratante (20 min. 43 euro). Particolarmente apprezzato anche il Peeling al malto e luppolo che con le sue numerose vitamine e minerali preziosi ha un effetto rafforzante per il tessuto connettivo, stimola il metabolismo e rende la pelle morbida e vellutata (20 min. 34 euro). Il luppolo è indicato anche per la pelle maschile. Pensato proprio per l’uomo è il pacchetto “Luppolo & Co.”, disintossicante e stimolante per il metabolismo, comprensivo di: un peeling al malto e al luppolo (20 minuti), un massaggio corpo con vari oli aromatici a scelta (45 minuti), un massaggio viso con timbri al vapore a scelta (30 minuti), un ingresso alle Terme di 2 ore. Il tutto a 132 euro. www.termemerano.it
Giri di pinte
- Villaggio della Birra Festival Internazionale dei piccoli Birrifici. Le migliori birre artigianali presentate dai loro Mastrobirrai. Buonconvento, Siena. 5-7 settembre 2014 www.villaggiodellabirra.com
- Fermentazioni 2014 Il festival delle birre artigianali 12-14 settembre 2014 alle Officine Farneto di Roma www.fermentazioni.it