In California, a caccia di sequoie
di Sahara Sebastiani
Le sequoie giganti (scientificamente Sequoiadendron giganteum) sono gli alberi più grandi del mondo in termini di volume: più massicce delle sequoie della California (il cui nome scientifico è Sequoia sempervirens), ma meno alte anche se, val la pena di dirlo, solo sette esemplari di Sequoiadendron giganteum superano i 1.200 metri cubi del Lost Monarch, un gigantesco esemplare di Sequoia sempervirens. Questo gigante della natura può raggiungere i 95 metri di altezza e avere un diametro (molto allargato rispetto alla parte superiore al colletto) di oltre 9 metri. Non si sa quale veneranda età possano raggiungere questi alberi, ma stando agli esperti il record di longevità è stato fissato a un limite inferiore di circa 2200 anni. La forma è conica simmetrica, con i rami che scendono verso il basso. La corteccia è rosso scuro e le foglie hanno forma di aghi, di colore verde scuro. Il legno della sequoia gigante è molto resistente alla decomposizione, ma è fibroso e fragile, poco adatto a essere utilizzato per costruzioni. L’abuso edilizio dell’ultimo ventennio ha indotto l’opinione pubblica a richiedere la protezione di questi maestosi giganti.
Il Sequoia National Park
Per gli amanti della natura è imperdibile un viaggio verso l’immenso Sequoia National Park, vero e proprio patrimonio mondiale naturale: per visitarlo è necessaria almeno una giornata intera per vedere le attrazioni principali, più altri due o tre giorni per godersi una vera visita approfondita. Un buon itinerario da seguire può essere visitare in sequenza Sequoia, Yosemite Park e Death Valley, pianificando una vacanza di almeno una settimana (ma 10 giorni è meglio). Appena arrivati al Sequoia National Park si riceve la mappa del parco per orientarsi e per riconoscere subito le principali zone di interesse: la mappa comprende anche il parco Kings Canyon, visitabile unitamente al Sequoia. Un buon luogo per soggiornare nelle vicinanze è Three Rivers, che offre diversi ristoranti e strutture ricettive. Ma torniamo agli alberi. Chi visita il Sequoia National Park lo fa per vedere le famose sequoia giganti. E non resterà deluso: l’impatto è sorprendente. Una volta entrati nell’area protetta, la Generals Highway comincia a salire lentamente districandosi in una ricca vegetazione che, mano a mano si procede, diventa sempre più verde e scura, più fitta e meno arida: prima cominciano ad apparire alcune sequoie “normali” e poi, a un tratto, un cartello sulla destra annuncia l’arrivo alla Giant Forest, mentre sulla sinistra da il suo benvenuto la prima sequoia. Quello che attende dopo… è tutto da vedere e da vivere: uno spettacolo mozzafiato, straordinario, he resterà per sempre indelebile nella memoria.
Il Parco nazionale di Redwood
Altra tappa californiana imperdibile per chi ama la natura e vuole riempirsi gli occhi con la grandiosità dello spettacolo offerto dalle sequoie, è il Parco nazionale di Redwood, lungo le coste dell’oceano Pacifico: prende il nome dalle sequoie coast redwood (il loro nome scientifico è Sequoia sempervirens), così chiamate per il colore rossastro del legno, che rappresentano anche gli alberi più alti del mondo. Con i suoi 45.500 ettari, il parco protegge il 45% delle esistenti sequoie oltre a praterie, risorse culturali e 60 chilometri di coste incontaminate. Nel 1850 la foresta vergine di sequoie redwood copriva 810.000 ettari della costa settentrionale della California, una zona abitata dai nativi americani per 3.000 anni, quando la corsa all’oro diede inizio a lavori di disboscamento. L’ ecosistema del parco, inoltre, comprende numerose specie animali a rischio come i pellicani bruni, le aquile di mare, i salmoni reali e i leoni marini. Riconoscendone il raro ecosistema e la storia culturale, l’Unesco ha inserito il parco tra i Patrimoni dell’umanità . Info: www.visitcalifornia.it/