di Franca Dell’Arciprete Scotti
Il formaggio è “felice” fra le Dolomiti trentine
Al via la seconda edizione di “Happy Cheese”, che propone nove giorni di appuntamenti negli splendidi scenari di San Martino di Castrozza, Passo Rolle, Val di Fiemme e Val di Fassa. Protagonista la produzione casearia trentina di qualità. Fino al 14 marzo con “Happy Cheese” degustazioni all’ombra delle Dolomiti, non solo mete di vacanza per gli appassionati di neve, ma anche luoghi di produzione di formaggi dal carattere forte e dal sapore autentico come il Cher de Fascia, il Puzzone di Moena DOP, il Primiero ed il Formae Val di Fiemme. Accanto alla produzione casearia provinciale ci saranno Trentodoc, vini trentini, birra e grappe artigianali, da gustare sulle piste da sci o nell’atmosfera dei borghi di montagna. Tra le novità appuntamenti speciali con HappyCheese Ski Safari, il gusto di sciare tra panorami suggestivi e soste enogastronomiche d’autore e cene dedicate alle eccellenze casearie del territorio. Inoltre, abbinamenti tra pizze realizzate con prodotti a km0 e birre artigianali locali. Per i più piccini “HappyCheese for Kids”, un gustoso e sano pre-dinner a misura di bambino. L’iniziativa, alla sua seconda edizione, è organizzata dalla Strada dei formaggi delle Dolomiti in collaborazione con le ApT Val di Fassa, Val di Fiemme e San Martino di Castrozza-Passo Rolle-Primiero e Vanoi e il sostegno del Gruppo Formaggi del Trentino. www.stradadeiformaggi.it
In Toscana il bello e il buono fatto a mano
Lungo le strade della Toscana con la APP gratuita a tiratura limitata. Lasciamoci guidare da gusto e olfatto per scegliere una sosta a tavola o una visita in piccole aziende. Trovare la strada è facile col supporto tecnico di una vera e propria “mappatura del fatto a mano”. A curarla ARTEX Centro per l’Artigianato Artistico della Toscana, che ha prima curato la selezione degli artisti-artigiani e poi mappato con Google map circa 300 laboratori, botteghe e negozi di artigianato. Mappe, schede, indirizzi, fotografie, video, tutto sempre a portata di mano perché con un semplice click si può scegliere uno tra i tanti itinerari possibili, che per la precisione sono 98. Accanto ad ogni gruppo di artigiani troviamo la lunghezza del percorso in chilometri e tutte le indicazioni relative alla tipologia di percorso, distinguendo in: P pedonale, A automobilistico, ed il link al percorso visualizzato su google map. Gli itinerari si scaricano dal sito www.artour.toscana.it attraverso le mappe di google. Sapori di nicchia sono quelli ricercati e preservati dall’Azienda agricola Croco e Smilace di Canneto San Miniato in provincia di Pisa. Prodotti derivati dalla lavorazione di piante officinali creati da due artigiani che hanno scelto di vivere accanto ai loro “fiori” ridando vita alla coltura dello zafferano. Tra le coltivazioni anche il rabarbaro, la menta e il timo proposti sotto forma di gelatine, confettura e vellutata. Ad Arezzo il Molino F.lli Grifoni produce farina di granoturco e farina di castagne. Grande rispetto per l’ambiente e per il fatto a mano anche da parte del Pastificio artigiano tradizionale Famiglia Martelli a Lari (Pisa) che produce solo 4 formati tradizionalissimi utilizzando solo grani duri italiani e secondo un processo produttivo molto rigoroso. www.artour.toscana.it
Il rito del tè arriva a Roma con champagne e cioccolato d’autore
Il rito dell’afternoon tea arriva a Roma e la Library Room con Tea & Chocolate Delights del Gran Meliá Rome Villa Agrippina, ospita un appuntamento da non perdere. Selezioni delle migliori miscele di tè Damman Frères, Champagne Pommery Brut Apanage e cioccolato del Maître Chocolatier sabaudo Guido Gobino: un rito da fare invidia a quello di Woburn Abbey, storica tenuta della Contessa di Bedford, “creatrice” dell’afternoon tea britannico. Premiato anche dalla London Accademy of Chocolate, Guido Gobino porta alle pendici del Gianicolo i suoi cavalli di battaglia: cialde blend, cremino al sale marino integrale e Olio Extra Vergine d’oliva taggiasca, cialde di fondente aromatizzate e l’immancabile pralineria assortita da gustare con whisky, caffè, barolo chinato e straordinarie miscele. Per vivere a pieno il rito del tè firmato Gran Meliá, basterà scegliere tra Classic Afternoon Tea, che offre mini sandwiches assortiti, scones caldi con burro, marmellata di fragole e panna, pasticceria mignon fatta in casa e la selezione di tè Damman Frères o il più frizzante Champagne Afternoon Tea, che accosta alla precedente proposta anche lo Champagne Pommery Brut Apanage. La nuova Library Room con Tea & Chocolate Delights è aperta ogni giorno, a partire dalle 15.00. www.gran-melia-rome.com
Esperienze gastronomiche a Lisbona
Lisbona garantisce ai gourmand esperienze uniche, la possibilità di degustare prodotti locali e portare con sé al rientro deliziosi souvenir. La vicinanza del mare garantisce deliziosi piatti a base di pesce e frutti di mare. Ad esempio il celebre baccalà viene declinato in oltre mille ricette. A Lisbona si trova anche il meglio della cucina mediterranea tra pane, olio d’oliva, formaggi e salumi. L’offerta di ristoranti è variegata tra posticini tipici, altri sofisticati e internazionali oltre a trattorie sparse per i quartieri lisboeti. Nulla di meglio che accompagnare alle pietanze una selezione di vini portoghesi; la tradizione vinicola del paese permette interessanti accostamenti e vanta pregiate etichette. Dulcis in fundo: confetteria e pasticceria, di cui sono protagonisti i celebri pastéis de Belém. Per gli appassionati dei prodotti artigianali tipici, l’indirizzo imperdibile è il negozio A Vida Portuguesa, Rua Anchieta 11. Gestito dalla giornalista portoghese Catarina Portas, questa speciale bottega offre prodotti che i portoghesi utilizzano nella vita quotidiana da secoli, come suggerisce il nome. Le pareti sono fitte di scatole di sardine, pacchetti di farina e riso in puro stile rétro, oltre a oggetti di ogni genere come pentole di rame e porcellane. In Praça da Figueira, la Confeitaria Nacional è una pasticceria tradizionale con soffitti a specchio, scala in legno e bancone in marmo, adibita a vendita di torte, pasticcini (tra cui i famosi pastel de nata). www.visitlisboa.com
A Monaco di Baviera il tempo della birra non finisce mai
Poche altre città tedesche vantano la stessa concentrazione di birrerie storiche e feste dedicate alla bionda bevanda. Dopo lo spumeggiante Fasching (Carnevale), il capoluogo bavarese si appresta a celebrare la Starkbierfest (Festa della birra forte) prevista dal 21 marzo al 6 aprile 2014. L’appuntamento è sul Nockherberg, il punto più alto della città dove risiede la storica birreria Paulaner. La tradizione della birra forte risale al 17° secolo, quando una comunità di frati paolotti giunti dall’Italia iniziò a produrre una birra scura a doppio malto e alta gradazione alcolica. Ricca di calorie, serviva ad aggirare le restrizioni della Quaresima e fornire a chi la consumava calore ed energia dopo i rigori invernali. Accompagnata per 17 giorni da musica, spettacoli e folclore, la festa è molto amata dai monacensi che sono soliti definirla la “quinta stagione dell’anno”. In questa occasione Monaco di Baviera rivela il suo fascino. Tutti i Biergarten, che richiamano sempre un pubblico molto variegato desideroso di rilassarsi all’ombra dei castagni, sono l’autentico emblema dello stile di vita di Monaco. Qui i giardini in realtà si chiamano Keller, ovvero cantine, basti pensare ai famosi locali Salvatorkeller, Löwenbräukeller o Hofbräukeller. Per conservare la birra in un luogo fresco, i birrai si servivano infatti di cantine sotterranee e presto ebbero l’idea di servire la birra direttamente sul posto. Questo fu l’inizio di una tradizione sacra a Monaco, fortunatamente ancora oggi. www.germany.travel