di Giovanni Scotti
Carta dei diritti del turista
La Carta dei diritti del turista sintetizza tutti gli elementi essenziali della normativa vigente e contiene informazioni utili al turista per l’organizzazione di un viaggio o di una vacanza. Nella prima sezione vengono fornite le informazioni di carattere preliminare, più importanti per il viaggiatore nella fase dell’organizzazione del viaggio, mentre nelle sezioni successive si focalizzano specifici aspetti della fruizione di servizi turistici. Qui si trovano, infatti, utili informazioni su ospitalità nelle strutture ricettive, pacchetti turistici, mobilità con dettaglio sui vari tipi di trasporto (aereo, ferroviario, marittimo, su gomma), nautica da diporto, turismo culturale, turismo accessibile … e molto altro. Lo strumento, di facile e agevole consultazione, è integrativo dell’informazione che l’operatore turistico è sempre tenuto a fornire all’aspirante viaggiatore. La guida è disponibile sia on line che off line ed è redatta in sette lingue: Carta dei diritti del turista (sfoglia on line, scarica il pdf) – Charter of Rights for Tourists (sfoglia on line, scarica il pdf) – Charte des droits du touriste (sfoglia on line, scarica il pdf) – Charta der Touristenrechte (sfoglia on line, scarica il pdf) – Carta de los derechos del turista (sfoglia on line, scarica il pdf) – КAРТА ПРАВ ТУРИСТА (sfoglia on line, scarica il pdf) – 游客权益汇编 (sfoglia on line, scarica il pdf). Quando si organizza un viaggio o una vacanza è sempre consigliabile, fermo restando l’obbligo, raccogliere prima di partire tutte le informazioni utili sul luogo di destinazione, sulle formalità necessarie (documenti, visti, sicurezza, assistenza sanitaria, valuta), e sui propri diritti quali fruitori di servizi turistici e di trasporto.
Sci: responsabilità del gestore in caso di incidente sugli sci
Secondo la Corte di Cassazione, in caso di incidente sulle piste di sci, il gestore degli impianti risponde per colpa se si accerta che non ha predisposto adeguate “protezioni” e “segnalazioni” laddove richiesto dalle caratteristiche della pista. Spetta, però, al danneggiato provare l’esistenza di condizioni di pericolo della pista tali da rendere esigibile, sulla base della specifica diligenza richiesta, la protezione da possibili incidenti. Per tali motivi la Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso di uno sciatore nei confronti dei gestori di un impianto: l’uomo, dopo essere caduto mentre sciava, aveva urtato contro una staccionata di legno che delimitava la pista da una retrostante scarpata, ed aveva chiesto, inutilmente, i danni. Sia il tribunale di Bolzano, prima, e la corte d’appello di Trento, poi, avevano rigettato la sua richiesta ritenendo l’infortunio riconducibile solo ed esclusivamente alla responsabilità dello sciatore. Lo stesso – si legge nelle sentenze – procedeva “a velocità non consona”, lungo una pista di media difficoltà (rossa), larga circa trenta metri in una zona ad ampia visibilità. I giudici di merito avevano ritenuto che non sussistessero le condizioni particolari che, secondo la normativa di settore, impongono misure protettive al gestore della pista. Il danneggiato non è riuscito in alcun modo a dimostrare la situazione di pericolo, mentre è stata ritenuta provata la mancanza di ordinaria diligenza del danneggiato stesso.
Il “Decalogo comportamentale dello sciatore” e la segnaletica sulle piste
Le principali norme di comportamento per chi pratica lo sci alpino e lo snowboard, già previste dalla Legge 24 dicembre 2003, n. 363 e riassunte nel Decreto del 20 dicembre 2005 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (G.U. n. 299/2005), sono: rispetto degli altri, padronanza della velocità, regole per il sorpasso, la sosta, la salita, il soccorso e così via. Insieme alla segnaletica apposta nelle aree sciabili attrezzate, esse costituiscono un vero e proprio “decalogo dello sciatore” volto a favorire il miglior utilizzo delle piste da sci, evitare pericoli alle persone e prevenire danni. Le norme devono essere rispettate da tutti gli utenti delle piste da sci, anche al fine di non incorrere in conseguenze di natura civile e penale.
Il decalogo dello sciatore:
1. Rispetto per gli altri – Ogni sciatore deve comportarsi in modo da non mettere in pericolo altre persone o provocare danni.
2. Padronanza della velocità e del comportamento – Ogni sciatore deve tenere una velocità e un comportamento adeguati alla propria capacità nonché alle condizioni generali della pista, della libera visuale, del tempo e all’intensità del traffico.
3. Scelta della direzione – Lo sciatore a monte che ha la possibilità di scegliere il percorso deve tenere una direzione che eviti il pericolo di collisione con lo sciatore a valle.
4. Sorpasso – Il sorpasso può essere effettuato (con sufficiente spazio e visibilità), tanto a monte quanto a valle, sulla destra o sulla sinistra, ma sempre ad una distanza tale da evitare intralci allo sciatore sorpassato.
5. Immissione ed incrocio – Lo sciatore che si immette su una pista o che riparte dopo una sosta, deve assicurarsi di poterlo fare senza pericolo per sé o per gli altri; negli incroci deve dare la precedenza a chi proviene da destra o secondo indicazioni.
6. Sosta – Lo sciatore deve evitare di fermarsi, se non in caso di necessità, nei passaggi obbligati o senza visibilità. La sosta deve avvenire ai bordi della pista. In caso di caduta lo sciatore deve sgomberare la pista al più presto possibile.
7. Salita – In caso di urgente necessità lo sciatore che risale la pista, o la discende a piedi, deve procedere soltanto ai bordi della stessa.
8. Rispetto della segnaletica – Tutti gli sciatori devono rispettare la segnaletica prevista per le piste da sci ed in particolare l’obbligo del casco per i minori di 14 anni.
9. Soccorso – Chiunque deve prestarsi per il soccorso in caso di incidente.
10. Identificazione – Chiunque sia coinvolto in un incidente o ne e’ testimone e’ tenuto a dare le proprie generalità.
Gli snowboarder devono controllate sempre lo spazio a destra e sinistra prima di cambiare direzione, assicurate sempre con un cinturino il piede alla tavola. Durante la risalita con gli impianti, occorre sganciare il piede dall’attacco, lasciandolo libero sulla tavola. Per quanto riguarda i fuoripista è bene portare sempre con sé l’Arva, l’apparecchio elettronico che consente di essere rintracciati in caso di valanga. Non bisogna mai andare da soli, è consigliabile andare in un gruppo di 4/5 persone. Comunicare ad altri sempre la meta e i tempi dell’escursione. Farsi accompagnare da una guida che conosce bene i posti.
La segnaletica sulle piste da sci
Il decreto del 20 dicembre 2005 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (G.U. n. 299/2005), ha introdotto anche l’obbligo per i gestori delle aree sciabili di apporre apposita segnaletica.I segnali, in parte simili a quelli stradali, possono indicare una strettoia, un pericolo generico, un incrocio, una curva pericolosa a destra o a sinistra o la pendenza. I segnali di pericolo, di forma triangolare, mettono in guardia dalle cadute (raffigurato da un omino che precipita da una scarpata) o dalla presenza di un crepaccio, di un dosso o di una cunetta, oppure invitano a prestare attenzione ai mezzi battipista o alle motoslitte. I sette segnali d’informazione, di forma quadrata, invece, indicano il posto di soccorso, il posto di chiamata per soccorso, la pista da fondo per tecnica classica e quella per tecnica libera, la pista da snowboard, il centro sciistico o un sentiero invernale. I 3 segnali d’obbligo, di forma circolare, indicano l’obbligo di seguire una determinata direzione, utilizzare lo snowboard o il casco protettivo per i minori di 14 anni. I 7 segnali di divieto, anch’essi di forma circolare, riguardano il divieto di camminare sulla pista da sci, usare la slitta, lo skibob o lo snowboard, di accesso, di sciare nel bosco o di sciare tout court. Un segnale rettangolare, con una mano aperta e la scritta “Stop. Pericolo valanghe” in quattro lingue (italiano, tedesco, francese e inglese) avverte gli sciatori che si avventurano dove non dovrebbero.