Viaggio in Terra Santa alla ricerca dei luoghi più sacri e degli angoli nascosti dove ebbe inizio la spiritualità: da Jaffa alla Galilea, da Nazaret a Masada, da Gerico a Gerusalemme
Testo e foto di Evelina Marchesini
Che ci crediate o no, gli Angeli esistono. E, se ci credete, avete la sensibilità necessaria e volete provare a percepirli, non è c’è luogo più indicato della Terra delle origini, Israele. «Tutto è iniziato qui» ci si sorprende a pensare se si ha la fortuna di poter fare un viaggio in Terra Santa: ogni pietra, ogni sasso che si calpesta, ogni sinagoga, chiesa, moschea, via, vicolo, a Gerusalemme, Nazaret, nella magica Galilea o nella Betlemme dei territori palestinesi, ha una storia, un versetto di riferimento nella Bibbia, un ricordo nelle lezioni di catechismo di quando eravamo piccoli. Non è che tutto sia bello e idilliaco, il caos di sovrapposizioni culturali di Gerusalemme può addirittura lasciare storditi e perplessi, o i cartelloni musulmani che ammoniscono i cristiani davanti alla Chiesa dell’Annunciazione a Nazaret rendono perfettamente l’idea dei conflitti di quest’area di mondo. Eppure la nota di fondo resta quella di una grande spiritualità che pervade ogni passo. Ogni respiro. Ogni corsa o passeggiata lungo la bella Promenade che costeggia il mare a Tel Aviv.
Tel Aviv, per cominciare
Non si possono fare classifiche dei luoghi più interessanti di Israele, ma personalmente ne ho scelto uno che ha qualcosa di magico e un’interessante interesezione tra antico e moderno. È all’ombra della scultura di un grande Angelo nero affacciato sul mare a Tel Aviv (www.tel-aviv.gov.il/eng) , alla fine del lungomare poco prima di entrare nell’antichissima Jaffa. Lì, all’ombra dell’Angelo, davanti il Mar Mediterraneo e gli Scogli di Andromeda, guardando una sfilata continua di israeliani che corrono, fanno palestra in spiaggia, vanno in bicicletta e si abbracciano, proprio lì comincia il viaggio. Con un primo preconcetto da mettere da parte: Israele non è un posto pericoloso. Non per i turisti e i viaggiatori, bastando rispettare qualche regola di base. Anzi, la sensazione è piuttosto quella di un forte controllo della sicurezza. Chi ci è stato, lo sa bene e il Paese vanta un record mondiale che non si può non citare: il 40% di chi ci va, ritorna. Sono i cosiddetti “repeaters”, a cui la prima volta non basta mai. Secondo l’Ufficio nazionale israeliano del turismo (www.israele-turismo.it) nel 2012 i turisti provenienti da tutto il mondo sono stati 3,5 milioni, di cui il 60% dall’Europa: il 35% viaggia per pellegrinaggio, il 25% per divertimento, il 15% per affari. Quanto agli italiani, in 40 anni hanno raggiunto i 3 milioni, con una brusca frenata dopo l’attentato alle Torri gemelle e una decisa ripresa negli ultimi anni, a quota circa 180mila turisti l’anno e con l’obiettivo, da parte israeliana, di portarli a 200mila nei prossimi anni.
Itinerario alla scoperta della Bibbia
I periodi clou del turismo cristiano (http://www.cicts.org/) in Israele sono naturalmente due, dove tutto è full e dove gli eventi si incatenano gli uni agli altri: la Pasqua, non lontana, è il top, a cui fa eco naturalmente il Natale. Se durante tutto l’anno a Gerusalemme il venerdì si svolge la via Crucis nelle tappe della Via Dolorosa, durante la Settimana Santa i vicoli dell’unica città al mondo sacra sia per i cristiani, gli ebrei e i musulmani sono un misto tra ascesi e crisi claustrofobica. Gli itinerari e i luoghi da visitare sono moltissimi, ma ecco un concentrato dei luoghi “imperdibili” per chi voglia vivere Israele come una sorta di pellegrinaggio biblico. Un itinerario di sette giorni per non perdere almeno l’indispensabile (tutte le info utili su Israele in www.goisrael.com)
Tel Aviv – giorno uno
Poiché si arriva all’aeroporto di Ben Gurion, il primo giorno può essere sfruttato (oltre che per visitare la meravigliosa White City), per un’escursione alla vicina Riserva del Paesaggio biblico Neot Kedumim o, in alternativa, per una passeggiata nella Mini Israel, che riunisce la ricostruzione in miniatura di tutti i luoghi sacri del Paese. Da non perdere, il tramonto di fianco alla statua dell’Angelo sul lungomare della città.
Jaffa-Tiberiade – giorno due
La biblica Jaffa è tutto un susseguirsi di vicoli antichi costellati di gallerie d’arte, ristorantini, gioellerie artigianali. Ma è anche l’antico porto da cui il profeta Giona scappò dal Signore e i cui scogli di fronte alla spiaggia si dice siano i famosi scogli di Andromeda. Da qui ci si sposta verso nord fino a Cesarea, la grande città portuale romana e uno dei maggiori siti archeologici di Israele. Fu qui che Pietro battezzò il Centurione Cornelio e dove Paolo fu giudicato da Festo. Da qui ci si può spostare a Nazaret, dove Gesù visse la propria gioventù, visitando la Basilica dell’Annunciazione e la Fonte di Maria. Infine, si va fino a Tiberiade, nella meditativa Galilea.
Galilea – giorno tre
Tutta la Galilea è un itinerario nei luoghi di Gesù. Da Tiberiade ci si muove attraverso Cafarnao (la città in cui Gesù risiedeva durante il suo ministero in Galilea), Tabga (dove moltiplicò i pani e i pesci), il Monte delle Beatitudini, il Monte Tabor. I paesaggi sono davvero mozzafiato. A Nof Ginosar c’è la “barca di Gesù”, cha ha oltre 2mila anni.
Galilea-Masada – giorno quattro
Una giornata nella Valle del fiume Giordano, con visita al sito di Bet Shean, scavi archeologici che continuano a rivelare nuovi segreti. Da qui alla biblica Gerico, la città più antica del mondo; si attraversa il deserto di Giuda, per arrivare sul Mar Morto.
Masada-Gerusalemme – giorno cinque
Tra le più spettacolari esperienze in Israele, l’antica città di Masada a cui si accede con una scenografica teleferica per visitare il sito archeologico della roccaforte di Erode nel deserto. In nessun altro luogo si può avere meglio l’idea della forza nella difesa della propria terra da parte degli ebrei. La vista è impressionante e spazia fin oltre i confini di Israele. In trasferimento verso Gerusalemme si può passare dal Monte delle Tentazioni e fermarsi nella Locanda del Buon Samaritano. (per godersi il Mar Morto occorre almeno mezza giornata in più).
Gerusalemme – giorno sei
Per dire la verità, a Gerusalemme non basterebbe stare una settimana. Una visita di un giorno è perciò piuttosto riduttiva, tanti sono i percorsi e i luoghi magici. Qui i pellegrini hanno modellato i vicoli per migliaia di anni. È la capitale di Re Davide, sacra appunto per cristiani, ebrei e musulmani, dai contrasti appariscenti, il sovrapporsi di architetture bizantine, archi romani, mura crociate e bastioni ottomani. Il Monte degli Ulivi, il Muro del Pianto (Western Wall), la Via Dolorosa, la Chiesa del Santo Sepolcro, la spianata del Tempio, il Santuario del Libro con i rotoli del mar morto. E non si può perdere una passeggiata nel quartiere ebraico, cercando il vicolo dell’Angelo (Ha Mal’akh, si veda la fotografia) e lo shopping nei vari mercati della città antica.
Gerusalemme-Tel Aviv – giorno sette
A seconda dell’orario di rientro del volo, si può continuare un po’ la visita di Gerusalemme, prima di andare all’aeroporto. Da considerare, per i vari controlli, di essere in areoporto almeno tre ore prima del volo. Buon rientro, quasi sicuramente con la voglia di tornare. Prima o poi. Info: www.goisrael.com – www.israele-turismo.it – www.elal.co.il/elal/english/states/italy/ – www.cicts.org
Consigli utili
Il viaggio – Di itinerari organizzati ce ne sono parecchi, ma Israele è uno di quei posti in cui è facile organizzarsi da sé, facendo base nell’affascinante e sempre sveglia Tel Aviv (letteralmente “collina della primavera”), per godersi anche le spiagge, oppure a Gerusalemme. La compagnia di bandiera El Al (www.elal.co.il/elal/english/states/italy/) vola sia da Milano sia da Roma sia da Venezia a Tel Aviv con voli non stop, con l’eccezione del sabato (shabbat), giornata in cui non ci sono voli di El Al. Escludendo i periodi di punta, sono in vigore tariffe promozionali a partire da 199 euro a/r.
Hotel – Gli hotel di lusso di Tel Aviv sono tutti sulla Promenade, dove sono presenti le principali catene alberghiere internazionali. I prezzi sono alti. Una delle scelte appoggiate dall’Ufficio del turismo israeliano è il Dan Panorama (www.danhotels.com/TelAvivHotels/DanPanorama), sulla Promenade e con piscina. Una scelta dal buon rapporto qualità-prezzo e per budget meno esigenti è il recentemente inaugurato See the Sea (www.seethesea.com.il), un design building con una bella roof-terrace da cui si vede il mare e si godono incredibili tramonti e con le camere accuratamente arredate e provviste di forno a microonde e frigorifero: da preferire le camere vip, con jacuzzi e più spaziose. Si trova direttamente nel porto ristrutturato di Tel Aviv. Per chi viaggia nel Paese, da provare gli hotel in kibbutz, che offrono la possibilità di osservare da vicino lo stile di vita del kibbutz (www.kibbutz.co.il), la catena di questa tipologia di ospitalità).
Visti – Per i cittadini italiani il visto viene rilasciato direttamente in aeroporto. Le procedure di controllo agli imbarchi sono lunghe e scrupolose: vietato arrivare all’ultimo minuto.