di Franca Celestini
In Svizzera: musei insoliti ed esposizioni inconsuete
Con 980 musei, la Svizzera vanta la più alta densità di musei al mondo. Accanto alle eccellenze nel campo dei musei d’arte – si pensi alla Fondazione Beyeler di Basilea o al Centro Paul Klee di Berna – numerosi sono gli spazi espositivi nati dalla passione per il collezionismo o dalla volontà di valorizzare l’unicità del territorio e della cultura svizzera. Non mancano le agevolazioni per poter fruire di questa ricchezza come il Passaporto Musei Svizzeri o lo Swiss Pass per accedere gratuitamente in oltre 470 musei. Ad esempio il Museo Ferroviario Albula non è il classico museo per “fanatici” di trenini. Inaugurato a giugno 2012 a Bergün per celebrare la linea ferroviaria più spettacolare d’Europa: il Bernina Express, espone su oltre 1.300 metri quadrati, 600 fra oggetti e documenti originali che ne illustrano la storia centenaria, come le macchine obliteratrici d’epoca o i picconi usati dagli eroici operai. Punto forte della collezione è la locomotiva “Coccodrillo”, posta all’ingresso, allestita con un simulatore di guida per la gioia dei bambini che possono salire a bordo e giocare al capotreno. Invece il Museo all’aperto Ballenberg rappresenta un tuffo nella quotidianità del passato. In Svizzera, dagli anni ’70, non si demoliscono le case contadine, le stalle, i forni per la cottura del pane o i granai… ma li si smantella una pietra dopo l’altra per poi erigerli nuovamente nel Museo all’aperto Ballenberg, vicino a Brienz. Il risultato è un museo etnografico all’aperto con 100 edifici, disseminati su un terreno di 66 ettari, intervallati da campi ed orti coltivati con le tecniche tradizionali, che illustra la cultura contadina e artigiana dei secoli passati. Caso unico in Svizzera, il Ballenberg ospita, inoltre, 250 specie di animali da fattoria, fra cui alcune un tempo a rischio estinzione. Il passato rivive anche grazie al ricco programma di esposizioni e rievocazioni. Il 2013 è dedicato al tema dell’artigianato. Artigiani in carne ed ossa mostrano ai visitatori l’arte dell’intaglio del legno, la tornitura dei vasi, la macinatura, il lavoro del fabbro e tanti altri mestieri, svolti con la strumentazione d’epoca. Chi lo desidera, può mettere alla prova le sue capacità manuali sotto la loro esperta guida. www.svizzera.it
Novità per l’inverno in Vallese
Il Vallese è la regione delle Alpi in cui l’innevamento è maggiormente garantito. Comprensori sciistici estremamente vari, circondati da 46 vette che superano i quattromila metri, garantiscono vacanze invernali perfette. Gli imponenti ghiacciai e le montagne uniche del Vallese, con bellezze naturali di fama mondiale come il Cervino o il ghiacciaio dell’Aletsch, non costituiscono soltanto un perfetto scenario per la pratica degli sport invernali, ma garantiscono la presenza di neve per tutta la stagione. Nove comprensori raggiungono i 3’000 m e quello di Zermatt si spinge addirittura a 3’900. Un carosello bianco che permette a chi lo desidera di sciare tutto il giorno senza percorrere due volte la stessa pista. Il tutto con un solo skipass, lo «Snowpass Valais unlimited», che consente di accedere senza alcuna limitazione a tutti i comprensori sciistici. Una caratteristica unica del Vallese è quella di avere numerose località chiuse al traffico automobilistico: una scelta fatta in passato, estremamente coraggiosa, che si è rivelata vincente, sia per quanto riguarda gli aspetti ambientali che a livello di qualità di vita (e di vacanza). Ci si sposta a piedi, sugli sci, con mezzi elettrici non inquinanti o su romantiche carrozze. Saas-Fee, con il parcheggio all’ingresso del villaggio, è un villaggio a misura d’uomo, circondato da ghiacciai e vette che superano i 4’000 metri, divenuto località di sport invernali nota in tutto il mondo grazie a un prete. Nel lontano 1849 Johann Josef Imseng, parroco di Saas-Fee, raggiunse il villaggio a valle con due tavole di legno legate ai piedi. Un prete sportivo e innovatore, allo stesso tempo sciatore, guida alpina e albergatore. La sua pionieristica discesa fu la pietra miliare che portò Saas-Fee a svilupparsi come uno dei comprensori sciistici più spettacolari delle Alpi. www.vallese.ch
Le luci di Essen illuminano la Ruhr
Fino al 4 gennaio 2014 la città di Essen, nella Ruhr tedesca, propone le tradizionali Settimane della luce dedicate quest’anno alla Svezia. Durante le Lichtwochen , avviate a fine ottobre, ogni sera centinaia di migliaia di LED inondano strade e piazze di luci e colori componendo grandi quadri e sculture tridimensionali. L’evento richiama ogni anno circa 5 milioni di visitatori che vengono ad ammirare lo scenario luminoso e ne approfittano per lo shopping nelle animate vie del centro, dove si tiene anche un mercatino natalizio internazionale. Bacino della Ruhr: dagli altiforni alla cultura più raffinata. Quella che in passato era la miniera di carbone in grado di rifornire tutta la Germania, oggi si presenta come uno degli agglomerati urbani più grandi d’Europa, con cinque milioni di abitanti e uno dei panorami culturali più ricchi dell’intero continente. Le metropoli Bochum, Dortmund, Duisburg, Essen e Oberhausen e molti altri centri del bacino della Ruhr sono riusciti a trasformarsi con successo da centri industriali in prestigiose mete culturali. Eventi internazionali di grande portata come la Ruhrtriennale, il festival del pianoforte e il festival della Ruhr coinvolgono l’intera regione, offrendo eventi tra i più coinvolgenti dell’odierno panorama teatrale e musicale tedesco. Questa regione culturale rispetta la propria eredità industriale e continua a renderle omaggio. Sono ancora in piedi gli altoforni, i gasometri e le torri d’estrazione, simboli ben visibili del passato industriale. E ancora oggi sono un tratto tipico del bacino della Ruhr, anche se il sostegno non va più all’estrazione del carbone, bensì a teatro, musica, pittura, danza, performance e altre forme artistiche. Oberhausen ha dato nuova vita al suo antico simbolo: l’ex gasometro, situato tra il canale Reno-Herne e l’area per lo shopping e il tempo libero CentrO, è un gigante di acciaio costruito nel 1929 come deposito per lo stoccaggio dei gas di cokeria, che oggi rappresenta uno degli spazi espositivi più singolari di tutta Europa. A Essen, che potremmo definire il “quartiere” centrale della capitale europea della cultura RUHR.2010, si trova la miniera di carbone dello Zollverein, che non è solo un sito del patrimonio dell’umanità dell’UNESCO, ma anche il simbolo per eccellenza della trasformazione dell’intera regione. www.ruhr-tourismus.de – www.germany.travel
Melbourne: opere d’arte su rotaia
In occasione del Melbourne Festival tenutosi a ottobre per celebrare l’arte e la creatività, i cittadini della capitale dello stato del Victoria si sono trovati a salire su alcuni tram davvero speciali. Un rinoceronte, un cielo blu, un album fotografico: questi sono solo alcuni dei soggetti scelti dagli artisti che hanno reinterpretato il mezzo di trasporto iconico della città, dandogli un tocco decisamente originale. Otto artisti diversi hanno reso omaggio a questo mezzo di trasporto storico, raccontando una storia attraverso la propria opera. Con 224 kilometri di rotaie e 450 tram, quella di Melbourne è la quarta rete tramviaria più grande al mondo e l’unica rimasta in tutta l’Australia. Queste opere artistiche in movimento gireranno per la città per i prossimi mesi, uno spettacolo davvero da non perdere. La seconda città dell’Australia, Melbourne, si caratterizza per la straordinaria convivenza di culture differenti che si avverte in ogni angolo della città. La combinazione di architettura antica e moderna insieme alla presenza di negozi alla moda, dei migliori ristoranti del continente, di un sistema di mezzi pubblici eccellente e di un variegato calendario di eventi rendono Melbourne una delle città più vivibili e innovative in cui vivere o soggiornare. www.visitmelbourne.com/it