di Sara Marchesi
Dal 10 dicembre al 6 gennaio, al Teatro Nuovo di Milano, va in scena “My Fair Lady”, musical divertente e travolgente. Uno dei più amati classici della storia del Musical, la favola della povera e rozza fioraia trasformata in principessa da un ostinato e burbero professore di fonetica, non passa mai di moda. La cultura, la conoscenza della propria lingua, gli strumenti per un’elevazione sociale, sono il fulcro narrativo di questo spettacolo. La “fair lady” Eliza Doolittle è un po’ Cenerentola, un po’ Pretty Woman, un po’ Mary Poppins, insomma è l’archetipo del riscatto, della rivincita, dell’affermazione, della trasformazione e incarna il desiderio e il sogno di tutto l’universo femminile che simpaticamente partecipa sin dal primo momento alla sua avventura. In un momento in cui sembra che il corto circuito dei rapporti umani abbia interrotto il passaggio di energia tra le persone, My Fair Lady si impone come un “generatore di corrente elettrica” che concede una bella “scossa” alla nostra anima. E allora…lasciatevi travolgere anche voi dalla tempesta dei sentimenti… www.teatronuovo.it
Al Teatro San Babila di Milano, dal 13 al 22 dicembre, sono in scena Alessandro Benvenuti e Barbara Valmorin in “Zietta ed io”, di Morris Panych, con la regia di Fortunato Cerlino. Kemp apprende da una lettera che sua zia, Grace, di cui conserva solo un ricordo d’infanzia, è morente. Si precipita da lei, mollando tutto, ovvero quel poco di messa in scena che regge la sua vita, per assicurarsi della morte della zia e riscattare un’eredità più affettiva che materiale. La morte annunciata e attesa, però, tarda ad arrivare e Kemp è costretto ad aspettare. Passano i giorni, i mesi. Le stagioni si susseguono. I due, costretti a stare insieme in una piccola stanza, si confrontano a colpi di sferzanti trovate da humor nero: Kemp cerca di convincere in tutti i modi la zia che deve morire. Lei, per contro, fa di tutto per rimanere in vita. Messo alle strette, il nipote precipita in una sorta di delirio goffo che lo porterà a immaginare i più fantasiosi ed esilaranti espedienti per far fuori Grace ,che incredibilmente continua a ringiovanire. Kemp arriverà a progettare persino una complicata macchina per tramortire e fulminare la vecchia Zia. Il tempo, intanto, scardina e scompone ogni logica. Un uomo solo, stordito dalla ricerca di un’identità, di un affetto; un’anziana donna dimenticata da tutti tranne che da quel nipote che ne desidera la morte. Utilizzando brillantemente i tempi della commedia, Panych espone il dolore e la solitudine dei non amati. Una pièce nera, divertente, triste, tenera, dura, crudele, goffa, comica. www.teatrosanbabilamilano.it (P.R.)
L’11 e il 12 dicembre il Teatro Arcimboldi di Milano ospita un musical che toccherà i cuori. Torna in scena “Wojtyla Generation Love Rock Musical”. Dopo aver commosso il mondo durante la Giornata Mondiale della Gioventù 2011 di Madrid e la presentazione in Polonia, “Wojtyla Generation Love Rock Musical” torna sui palchi dei teatri italiani, a pochi mesi dalla Canonizzazione di Papa Giovanni Paolo II. Questo spettacolo da al musical una dignità differente, in quanto non narra solo una storia, ma racconta la vita di un grande uomo trasmettendone i valori. L’opera vuole contrastare – sullo stesso terreno mediatico – l’affermazione di valori antisociali e di nuovi falsi idoli, accompagnando il pubblico attraverso un sentiero dentro se stessi, che sappia condurre verso il trionfo dell’amore sull’odio, il rispetto per il prossimo ed infine il miracolo della Conversione, mostrando che esiste un’altra realtà, che predilige l’essere sull’apparire, in un mondo in cui sembra invece che esista solo l’apparire. www.teatroarcimboldi.it
Al Teatro Manzoni di Milano dal 3 all’8 dicembre dalla Danimarca arriva “Blam!”, uno spettacolo di teatro fisico dalle caratteristiche del tutto originali e dal ritmo travolgente. In scena quattro artisti dalla mimica esilarante e dalle capacità tecniche e fisiche fuori del comune. Nello spettacolo non si pronunciano praticamente parole, ma si viene inevitabilmente travolti dal divertimento, dalla velocità e dalle continue sorprese. Dal 10 al 31 dicembre è in scena “Il diavolo custode” di Vincenzo Salemme. Protagonista un diavolo-analista che aiuta a guardarsi dentro. Una sorta di training autogeno teatrale, tutto da ridere, in cui di fronte al pensiero comune “Se potessi tornare indietro..” il diavolo pone il dubbio “Ma ne varrebbe la pena?” www.teatromanzoni.it
Il Teatro Regio di Torino il 18, 19 e 22 dicembre ospita il Gala Verdi con due importanti appuntamenti che chiudono così l’anno che ha celebrato il bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi. Uno spettacolo propone la summa di tre intense opere: Macbeth, Il trovatore, Aida e prelibatezze gastronomiche delle terre verdiane firmate da Eataly. Opera e cibo: un accostamento tutt’altro che insolito, che all’estero gode di molta popolarità e che viene proposto al Regio per la prima volta grazie al sostegno degli Amici del Regio. Il Gala Verdi segna anche l’inizio della collaborazione con Eataly, un sodalizio che riesce a mettere in campo il meglio della musica e dei prodotti della terra: due grandi passioni di Giuseppe Verdi, un omaggio che sarebbe sicuramente piaciuto al Maestro. Macbeth, Il trovatore, Aida: le più celebri arie, cori e brani sinfonici nell’esecuzione dell’Orchestra e Coro del Teatro Regio con alcuni dei più acclamati solisti del panorama internazionale, tutti verdiani “doc” come Barbara Frittoli, Marianne Cornetti, Marcelo Álvarez e Luca Salsi diretti dal direttore musicale del Regio Gianandrea Noseda. Il maestro del coro è Claudio Fenoglio. Per quanto riguarda la parte culinaria, i testi raccontano che Giuseppe Verdi era un raffinato intenditore: a questo proposito, grazie alla collaborazione di Eataly, si potranno assaggiare alcuni piatti ispirati a quelli che il Maestro prediligeva. Si potrà quindi gustare i mitici salumi emiliani abbinati al Parmigiano Reggiano, poi i crostini Rigoletto, con pepe di Cayenna, uovo sodo e prosciutto cotto, e ai verzolini, versione verdiana dei “caponet”, per terminare con la zuppa alla Santé: un tripudio di verdure, cremose e calde, servite su pane tostato a cubetti. Il tutto sarà accompagnato da una selezione di vini che abbina il meglio della produzione piemontese al classico Lambrusco. Per concludere in modo canonico, i dolci preferiti dal Maestro: zabaione e budino di castagne, abbinati all’Asti Spumante millesimato. www.teatroregio.torino.it