di Alida Bonifacio
Centrotavola Liconi: quando il turismo incontra il design
Bella e innovativa l’idea di associare un luogo di particolare bellezza a un oggetto di design. È quindi bello il progetto che ha visto Alessi realizzare Liconi, un vassoio, centrotavola e portaoggetti disegnato da Pierfrancesco Cravel e tratto dal rilievo altimetrico dell’omonimo lago glaciale valdostano che si affaccia sul Gran Paradiso e sulla catena del Monte Bianco. Il lago Liconi dunque, uno specchio d’acqua a 2555 metri sul livello del mare, raggiungibile da Morgex, a pochi chilometri e a poche ore di cammino da Courmayeur, è diventata location pilota di una nuova forma di marketing territoriale. All’interno dei laboratori della celebre azienda di design, grazie all’idea e al lavoro di Pierfrancesco Cravel e alla tecnologia satellitare messa a disposizione dalla Regione Autonoma Valle d’Aosta, la morfologia del lago è diventata uno speciale centrotavola di acciaio inossidabile, che al suo interno racchiude un mondo virtuale (un portale web dedicato) accessibile tramite QR code. Il centrotavola Liconi diventa così uno dei portali per una nuova esperienza conoscitiva, che usa il design come speciale strumento turistico. Questo lago è diventato il protagonista di una nuova forma di promozione, grazie soprattutto all’estro creativo dell’architetto e designer Pierfrancesco Cravel: “Liconi è una forma naturale ritagliata digitalmente dal proprio contesto – afferma Cravel – una pura superficie, ricavata elaborando una ripresa satellitare stereoscopica del lago”. Il centrotavola Liconi riproduce fedelmente quindi un pezzo del territorio valdostano, grazie soprattutto alla competenza dei tecnici Alessi che hanno saputo trasformare un luogo in un centrotavola. Ma il centrotavola Liconi fa parte di un progetto di più ampio respiro, nato dalla volontà dell’Assessorato al Turismo e dell’Assessorato alla Cultura della Regione Autonoma Valle d’Aosta di esplorare una nuova forma di promozione del territorio. L’unicità di questa iniziativa non si esaurisce con il prodotto in sé, ma continua grazie alla multimedialità della realizzazione dei laboratori Alessi, che hanno associato al centrotavola un QRcode e una specifica URL legati a una piattaforma web ottimizzata sia per tablet sia per smarthphone. In questo “luogo virtuale” (www.alessi.com/liconi/) sarà possibile trovare diversi contenuti multimediali, tra cui il cortometraggio Mermaid’s Night di Virgilio Villoresi e il lavoro documentario di Armin Linke (celebre fotografo, regista e autore di installazioni multimediali premiate alla Biennale di Venezia ed esposte nei principali musei di arte contemporanea in Italia – Roma e Milano – e Berlino, dove vive), che descrivono e raccontano il lago. Oltre a questo anche la geolocalizzazione del lago, inviti a cene tematiche, un oroscopo condito da riferimenti alla montagna e la possibilità di partecipare a un concorso fotografico su quattro temi relativi al patrimonio culturale e paesaggistico della Valle d’Aosta. Un vero e proprio mondo virtuale parallelo che racconta, a partire da un oggetto, tutte le sfaccettature di un luogo.
A Basilea i “normali edifici” sono opere di architettura di livello internazionale
Basilea non è solo la città natale della coppia di architetti Herzog & de Meuron. Accanto agli edifici del XV secolo si possono trovare numerose opere moderne di rilievo…e continuano ad aumentare! Basilea, infatti, è una città in costante evoluzione, tanto che la progettazione e la realizzazione di nuovi progetti architettonici sono all’ordine del giorno. L’importanza assunta dalla città svizzera nel mondo dell’architettura è dimostrata dal fatto che qui circa un terzo dei detentori del premio Pritzker (il più importante premio internazionale per l’Architettura il cui scopo è onorare annualmente un architetto vivente le cui opere realizzate dimostrano una combinazione di talento, visione e impegno, e che ha prodotto contributi consistenti e significativi all’umanità e all’ambiente edificato) ha già costruito. Inoltre la città è diventata terreno fertile per la creatività dei giovani designer. Anche per quanto riguarda il design qui è tutto un brulicare di novità. L’Istituto di Design di Basilea ha già contribuito alla co-fondazione del cosiddetto “Swiss Style” e oggi questa città è luogo d’origine di molti marchi e design innovativi. Se siete curiosi di conoscere questo aspetto di Basilea potete prenotare delle visite guidate (anche in italiano) con l’Ente del Turismo, prendendo contatto attraverso questo sito: www.basel.com. Passerete a fianco della “Torre di rame”, la cabina centrale di manovra delle ferrovie opera di Herzog e Meuron, di rame perché avvolgendo la struttura agisce anche come una gabbia di Faraday e protegge i sensibili impianti elettronici dai fulmini. O ancora l’edificio di Mario Botta che ospita la Banca dei Regolamenti Internazionali. Una costruzione tonda che spicca per il rivestimento in pietra naturale a strisce bicolori e per l’apertura a forma di scala negativa che si assottiglia verso l’alto. E nella zona vicino alla stazione ferroviaria soffermatevi a guardare la Jacob Burckhardt Haus che rientra nel progetto di riqualificazione dell’area. Il complesso, con struttura a pettine, comprende sei stabili aventi una lunghezza complessiva di circa 210 metri e una larghezza di circa 45 metri. Non dimenticate però il Vitra Design Museum (www.design-museum.de), uno dei musei più importanti del mondo per il design e l’architettura. Ma la visita a questa importante istituzione culturale non si esaurisce solo con la grande collezione di classici del design. Infatti, la struttura del museo è stata progettata, e si tratta del suo primo edificio europeo, dall’architetto californiano Frank O. Gehry, e qui si trova anche la prima costruzione di Zaha Hadid (la “stazione dei pompieri” progettata nel 1993). Il museo vi allestisce 2-3 esposizioni all’anno sugli sviluppi storici e attuali del design, esposizioni che offrono al visitatore una panoramica nella molteplicità e nel significato del design, facendone rivivere le ispirazioni, i retroscena e le tendenze grazie anche a installazioni, includendo allo stesso tempo anche settori affini come l‘architettura, l’arte o altre culture. Le visite guidate mostrano e raccontano ai visitatori le esposizioni e le opere architettoniche realizzate da architetti di fama mondiale e presenti nel Vitra Campus. Il campus, infatti, si estende per diversi ettari, ed è costituito da numerosi padiglioni ed edifici, commissionati da Vitra nel corso degli anni a famosi architetti come Nicholas Grimshow, Alvaro Siza, i già citati Frank Gehry e Zaha Hadid e, ancora, Tadao Ando, Buckminster Fuller e Herzog e de Meuron. Ricordiamo che Vitra è sede della famosa manifattura di mobilia e complementi di arredo fondata a Basilea da Willi Fehlbaum nel 1950.