Gran Canaria: un’isola per tutte le ragioni
di Sahara Sebastiani
Dove andare per regalarsi uno scampolo d’estate a poche ore di volo da casa, immersi nella natura, con il mare a portata di mano e tante buone occasioni di divertimento e relax? La risposta giusta è Gran Canaria, meta facile e comoda da raggiungere, ma con il sapore della destinazione esotica. L’isola, infatti, è una delle perle che compongono l’arcipelago spagnolo delle Canarie, nel blu cupo dell’Oceano Atlantico a un centinaio di chilometri dalle coste africane. Per la sua invidiabile posizione geografica, Gran Canaria gode di un clima mite e dolce tutto l’anno. Non c’è perciò da stupirsi se la flora dell’isola rappresenta un patrimonio di inestimabile valore, tanto da richiamare botanici esperti dai cinque continenti che restano a bocca aperta davanti alle centinaia di specie endemiche e no: si calcola, infatti, che le varietà che qui crescono spontaneamente siano oltre 1.800. Purtroppo, però, altrettanto non si può dire della sua fauna terrestre, che ha subito gravi contraccolpi sia a causa dall’abbattimento di vaste aree boschive, sia dalla caccia indiscriminata e clandestina che, nel passato, ha decimato intere specie. Da anni si cerca di porre rimedio agli errori dal passato, per esempio con la creazione di aree protette, con severi divieti di caccia e con una maggiore sensibilizzazione ai problemi della natura, ma prima che si possa parlare di un ripopolamento faunistico soddisfacente occorrerà ancora attendere. Comunque, ciò non toglie che, passeggiando per i boschi e nelle zone meno densamente abitate di Gran Canaria, siano ancora possibili numerosi incontri ravvicinati con animali che vivono allo stato selvatico come i mufloni, i conigli selvatici, i pipistrelli e i simpaticissimi ricci.
Un paradiso del birdwatching
Una cosa è sicura: Gran Canaria farà battere il cuore di tutti gli appassionati di birdwatching con emozionanti e sorprendenti avvistamenti. Già , perché l’avifauna ha molto da offrire agli occhi, e al binocolo, del visitatore dell’isola: nei boschi, sulle montagne e lungo le coste a strapiombo sul mare è normale imbattersi in tortore, colombe, pernici, passeri e gabbiani, e con un pizzico di fortuna non sarà difficile avvistare anche rapaci rari come l’aquila pescatrice, lo sparviero e il falcone di Eleonora. Ma a Gran Canaria un grande protagonista dell’avifauna, con tanti fan anche in Italia, è il canarino, l’uccellino dal canto allegro e facile da allevare originario dell’arcipelago: tradizione vuole che siano stati i dominatori spagnoli e portoghesi che, tra il XVI e il XVII secolo, abbiano iniziato a importarlo in Europa, favorendone la rapida diffusione soprattutto nelle regioni mediterranee.
Tante cose da vedere
Se il birdwatching e la scoperta della fauna selvatica lasciano un po’ di tempo libero, varrà certamente la pena di girare l’isola per imparare ad apprezzarne, oltre alle bellezze naturali, anche quelle storiche, artistiche e architettoniche. Si può partire da Las Palmas, il capoluogo e anche la città più importante di tutto l’arcipelago, che deve il suo nome alle palme che crescevano nel punto in cui sbarcarono i primi conquistatori. Ai margini della città , ricca di testimonianze del passato, con bei palazzi e un bel museo, si estendono vasti arenili, come per esempio Las Cantevas, difesi dal flusso delle onde da suggestive scogliere che penetrano nel mare per oltre 200 metri, trasformando così l’insenatura in una grande piscina naturale. Lungo la costa, si susseguono poi numerosi, incantevoli lidi come La Laja, Salinetas, Melanara e Trajedillo, anche se il vero Eden balneare si trova più a sud, tra Playa de San Augustin, Playa del Inglés e Maspalomas. E ancora molto merita di essere visto, come la ruta de los Patanos, il verde esotico delle piazze di Arucas e la sua cattedrale, la città di Moya che ha dato i natali al poeta Tomas Morales e Galdar, città dall’aspetto africano con la sua bella chiesa di Santiago de los Caballeros. Info: www.turismospagnolo.it, www.isolecanarie.org, www.grancanaria.com