a cura di Biancaluna Molinari
È probabilmente la più leggendaria nave del mondo. Concepita, costruita e varata in Irlanda, e precisamente a Belfast, entrò in collisione con un iceberg e si inabissò proprio durante il suo viaggio inaugurale. Esattamente cent’anni fa. Ovviamente stiamo parlando del Titanic, il transatlantico della White Star Line, “la più grande, ma anche la più bella nave del mondo. Perfino i cani dei passeggeri erano belli”. In occasione di questo anniversario, in un anno di celebrazioni e commemorazioni che avranno luogo in particolar modo al Titanic Belfast (www.titanicbelfast.com), spettacolare centro dedicato al Titanic, scintillante e imponente edificio che è già diventato un’immagine iconica della capitale nord-irlandese, l’editore Garzanti pubblica, negli Elefanti Bestseller, il libro di Walter Lord, Titanic. La vera storia, (8.70€) ovvero quello che è ritenuto il resoconto più fedele e toccante del più grande disastro marittimo del Novecento. Pubblicato per la prima volta nel 1955, con il titolo A Night to Remember, e immediatamente accolto con enorme successo, “Titanic. La vera storia” è la ricostruzione scrupolosa “della sua ultima notte”, ed è il libro che ha ispirato nel 1958 il regista Kenneth More per il film Titanic, latitudine 41 nord e nel 1997 James Cameron nella realizzazione del suo kolossal pluripremiato. Intervistando i superstiti con la spregiudicatezza e lo scrupolo del grande giornalista, ricostruendo i fatti con la precisione dello storico, Walter Lord racconta in presa diretta l’affondamento del Titanic. “Questo libro narra in realtà la storia dell’ultima notte di una piccola città. Raccontare tutto ciò che accadde è impossibile; ricostruire anche solo una parte del quadro ha richiesto l’aiuto di centinaia di persone. Molte di queste hanno vissuto quella notte: sono stati individuati 63 sopravvissuti, la maggior parte dei quali ci ha aiutato di buon grado. Costituiscono un gruppo variamente assortito, ricchi e poveri, passeggeri ed equipaggio, ma hanno due qualità in comune. Per prima cosa essi appaiono come persone straordinarie. È come se, per aver superato quel momento supremo, abbiano poi facilmente sopportato ogni altra avversità per invecchiare calmi e sereni”. www.ibs.it/code/9788811694656/lord-walter/titanic-vera-storia.html
In occasione della Milano Food Week, lo scorso maggio a Milano, è stato presentato, da alcune foodblogger autrici e organizzatrici che lo hanno pensato e realizzato, il libro Ricette per Bene. Un ricettario a sostegno delle vittime dell’alluvione di Genova dello scorso autunno. Realizzato e commercializzato esclusivamente in formato digitale (e quindi acquistabile online, al costo di 5€) il libro è stato “adottato” dall’Editore cagliaritano Edizioni di Karta. L’intero ricavato confluirà nell’iniziativa di raccolta creata dal quotidiano di Genova Il Secolo XIX “Diamo Una Mano”. Ricette per Bene nasce da un gruppo di foodblogger, coordinate da Mariachiara Montera e Roberta Deiana che lo scorso autunno hanno risposto tempestivamente all’attonito post di Chiara Malavetas, foodblogger (www.toccoetacchi.blogspot.it), recente titolare di un piccolo ristorante di Genova “Officina di cucina”. Il post di Chiara documentava, con poche parole ed eloquenti immagini il dramma del suo progetto professionale e personale, letteralmente travolto da acqua e fango, in modo apparentemente irreparabile. Immediatamente è stato creato un gruppo di lavoro su facebook (Foodbloggerperofficinadicucina) che ha reperito da aziende sostenitrici, e in tempi brevissimi, mobili, oggetti, utensili e alimenti, utili alla riapertura del locale. Prima di Natale il ristorante ha riaperto ma non ha ancora ripreso il suo passo. Il secondo passaggio è stato quindi il libro, cui ha partecipato entusiasta un nutrito gruppo di food blogger, grafici, photo editor e professionisti vari, tutti impegnati, rigorosamente senza compenso. I proventi della vendita del libro saranno destinati ad aiutare altre realtà, che non hanno goduto della stessa loro visibilità, raggiungibili dall’iniziativa creata dal quotidiano di Genova. Tema ispiratore del libro è: “una ricetta che ti ha fatto stare bene”. Un ricettario da acquistare, sperimentare e sul quale aggiungere a mano la propria ricetta privata. Formati: ePub, MOBI e pdf (quest’ultimo solo sul sito di Edizioni di Karta http://kartaedizioni.com/negozio/ricette-per-bene/). www.libroperofficina.it. A sostegno dell’iniziativa le Aziende Acquerello, Fiol e Olio Fabio Sidoti, hanno offerto ai partecipanti alla presentazione del libro un assaggio di risotto cucinato al momento dallo chef e patron del Ristorante EVO, Marco Avella. Un tripudio di prodotti italiani, ricchi di storia e di storie, belle come quelle raccontate da questo inusuale ricettario.
È brutto dirlo e fa ancora più male riconoscerlo, ma è la verità: il patrimonio storico, ambientale, monumentale dell’Italia è stato avvilito, trascurato e in alcuni casi abbandonato per decenni, aggredito da un’incontrollata cementificazione e dalla “rapacità economica”’. Così l’Italia oggi, a differenza di Germania, Francia e Inghilterra, ha perso l’occasione recente di sfruttare la risorsa in espansione del turismo culturale e naturalistico. Un’opportunità forse irrecuperabile per il nostro Paese; un errore di valutazione il cui peso aumenta con il riconoscimento dell’ineguagliabile potenzialità del nostro vasto e vario patrimonio. Questo è il punto di partenza del libro Per Un’Italia Possibile. La cultura salverà il nostro Paese? edito da Mondadori e scritto da Ilaria Borletti Buitoni, presidente del FAI, Fondo Ambiente Italiano, che conduce il lettore in un viaggio, a tratti lirico, attraverso il territorio, tra le bellezze e gli scempi dello Stivale, e attraverso il senso civile del popolo, immemore dell’Italia ottocentesca del Grand Tour e incapace di orgoglio nazionale. Il libro, documentato, e con dati sulle dimensioni del patrimonio paesaggistico italiano, sullo stato di emergenza in cui verte e sull’ingerenza politica, è tanto coinvolgente quanto preoccupante. Anche se l’autrice non tralascia di raccontare casi anche felici di piccole e grandi realtà, tra cui lo stesso FAI. E non manca nemmeno un messaggio di fiducia per una Italia Possibile rivolto da Ilaria Borletti Buitoni soprattutto ai giovani: dai giovani si può ripartire affinché abbiano sempre maggior consapevolezza di questo patrimonio che è e sarà il loro e possano con sempre maggior forza chiedere a chi ha la responsabilità del governo di proteggerlo e valorizzarlo. Parte del ricavato delle vendite del libro (che costa 11€) sarà devoluto a sostegno delle iniziative del FAI – Fondo Ambiente Italiano. www.geomondadori.com/libri/scheda/per-unitalia-possibile/it
Sembrava impossibile scrivere ancora qualcosa di nuovo su Parigi, eppure il giovane Lorànt Deutsch ce l’ha fatta. Ed è pure un stato un successo editoriale… Con 2 milioni di copie vendute in Francia Metronomo. La storia di Parigi al ritmo del metrò (18€) è un caso letterario senza precedenti: uscito nell’agosto 2009 è ancora oggi in classifica. Ora pubblicata in Italia da L’Ippocampo, l’opera prima del giovane attore di teatro, Lorànt Deutsch ripercorre, dalla Lutetia Parisiorum fino ai giorni nostri, la storia di Parigi attraverso la sua metropolitana. Ognuno dei 21 capitoli, uno per secolo, “i ventuno secoli che hanno fatto la città”, è dedicato a una stazione, in un’accattivante passeggiata fra aneddoti, curiosità e dati storici lungo “le linee del metrò come altrettanti fili d’Arianna”. Sapevate che gli ultimi Galli massacrati dai Romani riposano ancora sotto la Torre Eiffel? O che la Gioconda per arrivare al Louvre ha dovuto affrontare un viaggio a dir poco rocambolesco? Metronomo ci trasporta attraverso le epoche nei segreti di Parigi e del suo popolo, sospesi fra la Storia di Francia e… leggende metropolitane. E Lorànt parte dalla “culla di Parigi, l’Île de la Cité. Non è certo un caso se quest’isola è fatta a forma di culla…”. “Poco ma sicuro: Parigi sarà sempre Parigi. Ma quand’è che Parigi è diventata Parigi?”. A questa e altre domande troverete risposta leggendo questo brillante libro che regala una visione della città da un punto di vista davvero insolito e particolare, arricchendo la conoscenza di una capitale dal fascino immortale. Se anche si pensa di conoscere Parigi già molto bene queste pagine faranno comprendere che non è così, ma allo stesso tempo regalano la piacevole sensazione di esserne stati ancora una volta e seppure anche da lontano, stupiti e meravigliati. www.ibs.it/code/9788896968765/deutsch-lor-agrave-nt/metronomo-la-storia-di.html
Mare, siti archeologici e il fascino del deserto. Meno noto dei suoi vicini più famosi, il Qatar conserva un’atmosfera tranquilla e riservata, fuori dalle rotte più battute dal turismo. Non a caso, il regista francese Jean Jacques Annaud ha scelto le dune del Qatar come set cinematografico del film Il Principe del Deserto, uscito nelle sale lo scorso dicembre. Uscito da qualche settimana in edizione DVD, BD e Special Edition Blu-ray Disc il film epico Il Principe del Deserto, con Tahar Rahim, Antonio Banderas, Mark Strong e Freida Pinto, segna il ritorno del regista premio Oscar Jean Jacques Annaud, un maestro che ha diretto film indimenticabili come Il Nome della Rosa, L’Amante, Sette Anni in Tibet, L’Orso, Il Nemico alle Porte. In occasione del lancio in DVD e BD, l’operatore Il Viaggio Journeys & Voyages e la società di produzione e distribuzione cinematografica Eagle Pictures, in collaborazione con Qatar Airways, hanno realizzato una speciale Movie Map del Qatar che include mappa e curiosità sul Paese. Allegata a ogni edizione DVD e BD, la guida svela informazioni e curiosità sulla location delle riprese cinematografiche, l’area desertica di Umm Said, ma anche consigli e suggerimenti sulla vita di Doha, la capitale. Un’iniziativa che sottolinea il desiderio di valorizzare i luoghi di ambientazione della pellicola e l’occasione per lo spettatore di approfondire l’avventura iniziata con la visione del film stesso. Oggi il Qatar conserva ancora un’atmosfera tranquilla e rappresenta una piacevole meta da godersi in un weekend invernale per qualche giorno di sole oppure in una sosta dedicata allo shopping e al bien vivre. www.ilviaggio.biz/viaggio-qatar.html