Portogallo: dai monti al mare sulle note del fado
(Seconda Parte)
a cura di Sahara Sebastiani
A gennaio (cfr. https://www.viaggivacanze.info/newsite/2012/01/animali-e-natura-13/) abbiamo iniziato un luingo viaggio alla scoperta della meravigliosa natura del Portogallo. E il viaggio continua…
Da Serra da Estrela a Serras d’Aire e Candeeiros
Quello di Serra da Estrela merita davvero l’appellativo di parco dei primati, e non solo per la sua vastissima superficie, copre infatti più di 101.600 ettari di territorio, ma anche per la sua collocazione geografica: oltre la metà della sua area supera i 700 metri di quota, posto com’è sul massiccio più vasto di tutto il Portogallo. Costituito nel 1976, il Parco ospita, oltre a qualche orso e a qualche lupo che, però, si incontrano molto raramente, moltissime lontre, genette, tassi, linci, talpe acquatiche, ciuffolotti dal petto rosso, lucertole angeline, rospi e, soprattutto, anche la rara lucertola di montagna, che in Portogallo non ha altre zone di avvistamento.
Il Parco naturale di Serras d’Aire e Candeeiros, invece, si trova nella regione dell’Estremadura dove, con i suoi 38.900 ettari di estensione, occupa circa i due terzi del Massiccio Calcareo, un mare di colline calcaree contraddistinte da paesaggi tipicamente mediterranei, straordinariamente secchi e rocciosi. Proprio per la sua costituzione morfologica, il Parco è ricco di grotte nelle quali non è difficile avvistare nidi di cornacchie dal becco rosso, e non è raro imbattersi, magari durante una passeggiata, in alcuni degli esemplari che compongono la popolazione faunistica, dove spiccano uccelli rapaci e altri animali, soprattutto piccoli mammiferi e rettili.
Da São Mamede a Sintra-Cascais
Creato nel 1989, esteso su una superficie complessiva che supera i 31.760 ettari e comprendente i distretti di Arronches, Castelo de Vide, Marvao e Portalegre, il Parco naturale di São Mamedesi contraddistingue per una curiosa particolarità faunistica: è proprio qui, infatti, che vive la maggior colonia di pipistrelli di tutta Europa.Ed era sempre qui che, un tempo, viveva anche la lince iberica, oggi purtroppo scomparsa. Tuttavia, l’area protetta ospita un discreto numero di cervi reali e, soprattutto, è considerata della massima importanza in termini ornitologici: nel parco di São Ma mede, infatti, nidifica oltre la metà delle specie che si riproducono sul suolo portoghese, in particolare l’avvoltoio nero, l’avvoltoio d’Egitto, l’avvoltoio reale, l’aquila serpentaria, l’aquila di Bonelli, il nibbio cenerino, il gufo reale, il grifone, la cicogna nera e la civetta delle torri.
Molto diverso è il Parco naturale di Sintra-Cascais, fondato nel 1981 e l’unico situato vicino a Lisbona, la capitale del Paese. Nel suo territorio, che occupa una superficie totale di circa 23.280 ettari, sono comprese città di grande richiamo turistico come Sintra e Cascais, ed è probabilmente proprio per questa sua “speciale” collocazione geografica che attualmente, tra tutti i parchi naturali portoghesi, risulta essere quello che ha maggiormente subito in senso negativo l’aggressivo attacco della presenza umana, con il risultato di un palese impoverimento del suo patrimonio faunistico. Ciò non toglie, comunque, che la zona meriti comunque una visita, se non altro per riflette su quanto sia importante salvaguardare le ricchezze naturali e poi consolarsi arricchendo lo spirito con la contemplazione dei suoi armoniosi paesaggi verdi e dei suoi angoli incantati.
Da Arrábida a Ria Formosa
Creato nel 976 e situato in posizione privilegiata tra la città di Setibal e il villaggio di pescatori di Sesimbra, il Parco di Arrábida è un fiore all’occhiello nel patrimonio naturalistico portoghese. Infatti, il suo valore scientifico è talmente elevato, e il suo stato di conservazione è talmente buono, da meritargli l’inclusione nella rete europea delle riserve bioenergetiche. Numerosi e di rilievo i mammiferi che vi sono ospitati, tra i quali predominano la lince, la genetta, le manguste e diverse specie di pipistrelli. Meno conosciuti, ma non per questo meno importanti, anche gli insetti che vi vivono: nel parco, infatti, volano circa 300 diverse specie di farfalle e 450 di scarabei già catalogati. Una sosta, infine, merita anche il Museo oceanografico e della pesca di N. S.ra de Arrábida, completamento di rito alla visita del Parco.
Altri panorami si aprono invece allo sguardo di chi parte alla scoperta del Parco naturale di Ria Formosa. Dune ondeggianti, banchi di sabbia, paludi e canali che si succedono in una linea indefinita. Benvenuti in Algarve, nel sud del Portogallo, regione di soggiorno invernale preferita da molti uccelli migratori oltre che da tanti golfisti. Tutta l’area, generosa di un’infinità di habitat naturali, si presenta come zona di alimentazione o di riproduzione ideale per un’enorme varietà di organismi viventi: dallo zooplancton a pesci, crostacei, anfibi e rettili sino a mammiferi come la lontra. Non può dunque stupire più di tanto scoprire che, all’interno del Parco naturale di Ria Formosa, vivano anche il caimano comune e la gallina sultana, due tra i suoi più rappresentativi, e minacciati, abitanti. Scelta come simbolo del Parco, la gallina sultana altro non è se non un grande uccello azzurro, caratterizzata dalle zampe di un bel color rosso acceso: è veramente un esemplare raro, e gli esperti stimano che non ne sopravvivano più di una ventina di esemplari. Tra le altre specie che compongono la fauna del Parco, un posto in primo piano meritano la rondine marina nana, il piviere cenerino, l’avocetta, il chiurlo comune e quello dal becco dritto, le anatre, le folaghe e il gheppio cacciatore. Straordinaria anche la varietà di animali che popolano le acque del Parco o le loro vicinanze: vi si contano infatti più di 50 specie di pesci, crostacei non comuni come per esempio il gambero di Monte Gordo, il gambero di fiume, il granchio del limo, molluschi bivalve, anfibi e rettili, compreso il camaleonte e la lucertola del bosco. Info: www.visitportugal.com e www.icn.pt