a cura di Alida Bonifacio
Consegnati a Pesaro nell’albergo/museo Alexander Museum Palace Hotel i Premi Raffaello 2011
L’Alexander Museum Palace Hotel è l’unico albergo italiano nella classifica Top Ten dei migliori Design Hotel d’Europa stilata da Trivago ed è stato inserito fra le Opere d’arte non trasportabili della Biennale 2011. Una “performance permanente”, come ama definirlo il suo proprietario, un personaggio estremamente interessante, con cui si converserebbe per ore, per stare ad ascoltare i suoi progetti che riguardano l’arte ma non solo, il Conte Alessandro “Nani” Marcucci Pinoli di Valfesina. Lui, oltre a essere il proprietario, è però anche l’ideatore, l’anima di questo meraviglioso hotel in terra pesarese, proprio di fronte al mare, dove ogni spazio, ogni stanza, ogni dettaglio porta la firma di un autore diverso. Nove piani di arte contemporanea, 63 camere firmate da 75 artisti diversi e le parti comuni decorate da altri 25, per un totale di 100 fra pittori e scultori. Ogni camera è trattata come un’opera d’arte a sé stante, realizzata con diversi materiali (dal ferro, al plexiglass, alla resina) e tecniche (dal dripping, alla semplice matita, dal tradizionale affresco al découpage). Ad essere decorate non sono solo le pareti, ma anche i mobili, i soffitti, i pavimenti e i bagni. Le porte, che anticipano lo stile delle stanze, conferiscono ai corridoi un effetto museo, come se ci si trovasse davanti a ben 18 gallerie (tanti sono infatti i corridoi) di dipinti appesi geometricamente alle pareti. Proprio in questa location è stato assegnato il Premio Raffaello 2011 agli stilisti Ottavio e Rosita Missoni “per la loro incomparabile arte di creare, di fare impresa e di vivere, fari luminosi per la memoria e per il futuro del Made in Italy basato sullo stile, sull’eleganza e sulla fantasia”, al giornalista Salvatore Giannella “per i suoi 40 anni di attività giornalistica, metà dei quali da direttore di testate prestigiose come L’Europeo e Airone e come curatore delle pagine di cultura e scienze di Oggi” e da ultimo come scrittore di libri segnati dall’arte di scovare personaggi e di scavare nella storia. Il Premio Raffaello è andato anche all’artista Walter Valentini “che ha portato nella sua lunga e ammirata attività artistica in Italia e nel mondo la testimonianza della multiforme cultura rinascimentale appresa nella sua giovanile attività tra le mura di Urbino”. Un Premio Speciale Raffaello 2011 è stato inoltre assegnato al critico d’arte Achille Bonito Oliva “fondatore del movimento artistico Transavanguardia, per averci aiutato, con il suo originale eclettismo e le sue utili provocazioni, a (ri)scoprire noi stessi, tramite le opere degli artisti più vicini a noi per sensibilità e storia”.
Ideato dal conte Alessandro Marcucci Pinoli di Valfesina, il Premio – giunto alla sua quarta edizione – viene assegnato a personaggi di spicco dell’arte, della cultura, della moda. Fra gli altri, nelle passate edizioni, sono stati premiati lo scrittore Valerio Massimo Manfredi, il regista Pupi Avati, l’artista Lisa Sotilis, lo sceneggiatore e poeta Tonino Guerra, il quotidiano Il Resto del Carlino. Ai vincitori – ai quali sarà fatto un ritratto da parte di alcuni degli artisti che hanno firmato le 63 stanze dell’hotel – è stata consegnata una scultura in perpex realizzata dalla storica azienda Vittorio Martini, che da 140 anni produce articoli tecnici e da disegno per l’ingegneria, l’architettura e la nautica, all’interno della quale appare in trasparenza l’immagine di Raffaello Sanzio, a cui il premio è dedicato. www.alexandermuseum.it
Story of a bite. Steve Jobs e la rivoluzione di un’idea
“Il fatto che Steve Jobs sia morto è solo una triste coincidenza. Stavamo immaginando questo tipo di omaggio già prima, proprio perché ci sembrava giusto, in un museo che parla di scienza, che parla di tecnologia, non trascurare una tecnologia che è molto importante perché ha indubbiamente cambiato almeno alcuni aspetti della nostra vita di tutti i giorni”. Così ha voluto sintetizzare il perché di questa mostra, Luca Reduzzi che si occupa dello Sviluppo Patrimonio Storico, uno dei curatori del Museo. All’interno del Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano c’è dunque spazio anche per l’attualità, per gli oggetti del presente ma, attenzione, quello che gli organizzatori hanno voluto offrire al pubblico, non è un omaggio alla Apple o a Steve Jobs ma raccontare quale è stato il significato di queste due “figure” all’interno di un ambito importante quale è quello della storia della comunicazione, dell’informatica, ma non solo. Il risultato è un racconto fatto di oggetti, immagini e documenti per scoprire le tappe fondamentali che hanno segnato la vita di Apple e del suo carismatico leader, Steve Jobs. È possibile ripercorrere la storia della Apple dal punto di vista della produzione tecnica, attraverso i computer e i prodotti che hanno caratterizzato la nascita e la crescita dell’azienda e che, in alcuni casi, sono diventati pietre miliari nella storia dell’informatica. Dalle prime realizzazioni si passa al rivoluzionario progetto Macintosh, per ricordare poi la produzione di portatili da un lato e di desktop dall’altro e concludere con un excursus sui più recenti personal device. In parallelo corre la storia dei rivoluzionari software e dei leggendari sistemi operativi cui è ascrivibile gran parte del successo iniziale della Apple. Si getta inoltre uno sguardo alla figura di Steve Jobs, di cui emerge il caratteristico – e per certi aspetti unico – approccio al mondo dell’azienda e della produzione, al marketing, alle strategie di comunicazione, alla visione del “nostro” futuro attraverso l’uso di aneddoti, curiosità, testimonianze sotto forma di audio, filmati e campagne pubblicitarie che ben restituiscono la simbiosi tra la Apple e l’uomo. Una bella mostra che fa vedere il mondo del computer, e in generale della comunicazione, in un’ottica estremamente interessante e obiettiva. Per coglierne al meglio il valore, si suggerisce di visitare la mostra con una guida del Museo. Fino al 10 giugno 2012. La mostra è aperta negli stessi orari del Museo. L’ingresso alla mostra è incluso nel costo del biglietto del Museo. www.museoscienza.org
New Wave – Nature inspired. L’idea in più per una linea di successo
NewWave – Nature Inspired, è la nuova creativa line extension che ha fatto della già esistente New Wave un articolo ricercato nella gastronomia di oggi, sempre più personalizzato e orientato al futuro. Villeroy & Boch, distribuita in Italia dal marchio Broggi 1818, è sempre impegnata nello sviluppo di alcune linee di successo con l’aggiunta di articoli accattivanti ed ecco così che il design originale di New Wave si ispira alle onde del mare, è fatto di linee morbide, sensuali e di bordi in movimento che formano una superficie unica e ondulata dove si possono esaltare le preparazioni gastronomiche più svariare. Il tutto è reso ancora più affascinante da un bianco puro che fa di New Wave una linea giovane e fresca. NewWave – Nature Inspired è fatta con Premium Porcelain, una pregiata porcellana, leggera e trasparente, resistente alle alte temperature e lavabile in lavastoviglie. La gamma è composta da piatti rettangolari, quadrati e triangolari, insalatiere, vassoi, scodelle, coppette dessert, tazze, tazzine, salsiere e molto altro ancora. http://shop.villeroy-boch.com/ch_it/