a cura di Biancaluna Molinari
Le Pagine del Mare di Effemme Edizioni si sono arricchite di un nuovo titolo: Terra in vista! – Le grandi esplorazioni oceaniche del XV secolo, (16,50€), a firma di Martino Sacchi, insegnante di storia, giornalista, traduttore e studioso di cultura del mare e storia della navigazione. In questa collana che racconta le vicende di pirati, esploratori, corsari moderni, semplici marinai e grandi ammiragli, di uomini che hanno fatto la storia del mare ma anche di uomini poco noti ai più che hanno dato il loro contributo alla scoperta di luoghi sconosciuti del pianeta, si portano alla luce le grandi imprese che ci hanno lasciato la conoscenza del mare, di questa vasta distesa che copre la maggior parte del pianeta. E Terra in vista! non è da meno. Oltre trecento pagine sugli esploratori portoghesi del Quattrocento, su quel pugno di navigatori europei che hanno aperto le rotte che hanno portato alle grandi scoperte geografiche, mettendo in contatto le civiltà da un capo all’altro del globo. Questo incontro, si sa, ha messo le basi per la nascita delle società di oggi, determinando una fase storica fondamentale per capire la complessità della globalizzazione odierna. Martino Sacchi analizza quest’epoca confrontando le diverse correnti storiografiche europee e sfrutta le opportunità offerte dalle nuove tecnologie informatiche e dalla cartografia satellitare per indagare e forse risolvere tanti punti rimasti insoluti fino a questo momento. Ripercorre le rotte di Cadamosto, Cao, Dias, Colombo, Caboto, Da Gama: gli uomini che, forti del sostegno dei primi stati moderni avidi di ricchezze concrete come l’oro e le spezie, cambiarono gli equilibri delle società e ridefinirono i confini del mondo. Il rigoroso studio dei documenti si traduce in una gradevole narrazione che affianca le testimonianze del Quattrocento a quelle dei velisti del secolo scorso per confermare ancora una volta che il mare non divide gli uomini, ma li unisce. www.effemme-edizioni.it
Oggi produciamo più cibo di quanto sia mai accaduto nella storia dell’umanità, eppure più di una persona su dieci sulla Terra ha fame. È con questa “grossa, grassa contraddizione” che viene introdotta la traduzione italiana (a cura di Giancarlo Carlotti) di Stuffed and Starved, di Raj Patel, ovvero I padroni del cibo, edito da Feltrinelli (8.50€). Patel è un economista che ha lavorato per la Banca mondiale e per il Wto prima di impegnarsi in campagne internazionali contro queste stesse organizzazioni. Studioso delle politiche alimentari, in questo libro ci evidenzia anche inquietanti verità. Circa un miliardo di persone nel mondo è denutrito. Un altro miliardo è obeso. Quasi metà della popolazione mondiale vive quotidianamente il problema di un’alimentazione insufficiente. L’altra metà soffre dei tipici problemi legati a un’alimentazione sovrabbondante e alle disfunzioni che ne derivano: diabete, eccesso di peso, problemi cardiocircolatori. È un paradosso? Solo apparente, argomenta Raj Patel, perché questo stato di cose è l’inevitabile corollario di un sistema che consente solo a un pugno di grandi corporation di trarre profitto dall’intera catena alimentare mondiale. I padroni del cibo risulta così un’indagine appassionante che svela i retroscena della guerra in corso per il controllo delle risorse alimentari: un vero e proprio giro del mondo che spazia dall’aumento dei suicidi tra i contadini asiatici alle sventurate conseguenze degli accordi commerciali tra Messico e Stati Uniti, dall’emergere dei movimenti dei senza terra in Brasile al fallimento di molte produzioni agricole africane, fino a toccare le sofisticate tecniche di manipolazione dei consumatori nel ricco Nord del mondo. In una fase storica in cui assistiamo all’aumento dei prezzi di tutti i prodotti di base, anche nei paesi occidentali, conoscere e comprendere le politiche alimentari mondiali significa confrontarsi con i temi della globalizzazione e della giustizia sociale, ma soprattutto significa capire quali strategie produttori e consumatori possono mettere in atto per proteggere la propria salute e contrastare lo strapotere delle multinazionali. www.lafeltrinelli.it
Diamoci un taglio. Come scegliere la carne: poca ma buona, pulita e giusta è il nuovo manualetto (33 pagine), della collana Mangiamoli giusti dedicato al consumo di carne, realizzato da Slow Food Italia e ActionAid, che risponde alle domande che bisognerebbe porsi al momento dell’acquisto e del consumo di carne. Domande tipo: quanta energia è necessaria per produrla? Quali sono le conseguenze di un eccesso nei consumi sulla nostra salute? Quale la condizione di vita degli animali negli allevamenti industriali? Velocità e quantità sono le due parole d’ordine del moderno ciclo produttivo della carne: più si produce a basso costo, in base a un modello di allevamento (oltre che di trasformazione) industrializzato, più si fa pesante l’impatto su ambiente e salute, mentre peggiorano le prospettive degli agricoltori e il rispetto del diritto al cibo. Uno specifico capitolo del manuale presenta proprio l’allevamento intensivo, evidenziandone gli effetti spesso preoccupanti sulla vita degli animali, il clima e la salute delle persone. “Ridurre i nostri consumi di carne oggi può ancora essere una libera scelta, mentre nel futuro diventerà una scelta obbligata” ha dichiarato Roberto Burdese, Presidente di Slow Food Italia. “Al mondo siamo sette miliardi, ma oltre un miliardo di persone va a letto ogni sera a stomaco vuoto. Eppure la produzione attuale potrebbe sfamare dieci miliardi di persone”, ha affermato Edoardo Maturo di ActionAid Italia. “Ciò significa che la fame non è una catastrofe naturale, ma la conseguenza di scelte politiche ingiuste. Non ce ne rendiamo conto ma, ad esempio, l’aumento del consumo di carne è fra le cause delle recenti crisi alimentari”. La sezione intitolata Pronti a fare la spesa insegna a leggere correttamente le etichette, a riconoscere una buona carne e a conservarla. Questa pubblicazione convince sul fatto che i consumatori hanno il potere di riorientare il mercato e la produzione grazie a una maggiore consapevolezza nelle loro scelte, per far sì che il cibo che mangiamo non crei danni al pianeta e alla salute. Il manuale termina con Fuoco alle pentole!, ricette per cucinare i tagli meno nobili e le carni dimenticate, non scordandosi di privilegiare la qualità alla quantità.
Chi ha già letto Shopping con Jane Austen sa cosa aspettarsi. È uscito infatti il secondo romanzo di Laurie Viera Rigler, In Viaggio con Jane Austen (titolo originale Rude awakenings of a Jane Austen Addict), edito da Sperling & Kupfer (17,90€), che è una rilettura arguta e sorprendente della Austen (chi non ha mai letto Orgoglio e Pregiudizio?!). La trama? Inghilterra, 1813: Jane Mansfield odia le rigide convenzioni che la sua vita da nobildonna le impone e sogna spesso di fuggire il più lontano possibile da tutto e da tutti. Se almeno una volta nella vita è capitato anche a ognuno di noi di formulare un desiderio così, a nessuno però è capitata la stessa cosa toccata in sorte a Jane: risvegliarsi nella Los Angeles del XXI secolo, dopo una rovinosa caduta da cavallo. Evento che, nonostante tutto, non era esattamente nei suoi progetti… All’improvviso, Jane si trova catapultata nel corpo di Courtney, a mettere ordine nella sua esistenza, senza avere la minima idea di come ci si comporta nel Ventunesimo secolo. Un universo strabiliante in cui le signore pranzano in locande pubbliche senza accompagnatori e i protagonisti del suo romanzo preferito, Orgoglio e Pregiudizio, si agitano senza sosta dentro una scatola luminosa…Questo e il precedente romanzo della Rigler hanno ispirato una serie web intitolata Sex & The Austen Girl, tramessa su www.janeaustenaddict.com. Resta comunque un libro intelligente e ironico sull’immaginario romantico, un libro “dedicato a tutti coloro che desiderano un’altra vita, un’altra possibilità, un altro posto. Che possano aprire gli occhi alla felicità”. www.sperling.it
È il nuovo libro dell’archeologa Gabriella Serio sui luoghi meno conosciuti di Roma: 101 Tesori Nascosti di Roma da vedere almeno una volta nella vita, per Newton Compton Editori (14,90€). L’autrice, appassionata esploratrice della città di Roma che si occupa da anni di ricerche sul suo patrimonio storico-artistico, ha rintracciato e suggerito 101 itinerari originali da seguire per scoprire angoli d’arte e di storia che nessuno (o quasi) conosce. Roma è già affascinante “di suo”, a volte è già abbastanza stupefacente camminare per le sue strade, anche senza una meta precisa, ma sono ancora più incredibili le sorprese che la Città Eterna riserva al visitatore, negli angoli più remoti come nei monumenti più appariscenti, e sarebbe un vero peccato non conoscerli. Come una caccia al tesoro questo libro invita a percorrere un viaggio all’interno dei palazzi, delle chiese, sotto il selciato della città alla scoperta di opere d’arte e luoghi vetusti e segreti. Vengono così portate alla luce preziose testimonianze di una Roma passata che si nasconde spesso in luoghi del tutto insospettabili. 101 itinerari che vanno dalla Roma archeologica a quella medievale, rinascimentale e barocca, con uno sguardo costante alla città moderna e contemporanea. 101 tesori nascosti avvolti da storie, leggende, aneddoti e in cui i personaggi coinvolti sono già i suoi antichi abitanti ma soprattutto i grandi protagonisti di un tempo: papi e imperatori, santi e artisti, scrittori e personaggi mitici. Un paio di esempi? Il monumento inconsueto che si può visitare in via Veneto 27, nei pressi di piazza Barberini, ovvero il Cimitero dei Frati Cappuccini, caratterizzato dal fatto che migliaia di ossa di frati sono posizionate in modo da comporre sulle pareti e sulle volte degli elementi decorativi o, decisamente meno macabro, i tre capolavori di Gianbattista Tiepolo che si possono ammirare nella hall dell’Hotel Hilton di Monte Mario… www.newtoncompton.com
“Sfogliando e cucinando le 200 ricette di questo libro inizierete anche voi un lungo viaggio intorno al mondo, anche se non siete né cuochi né chef. Meglio così, basta essere curiosi, perché la cucina è cosa di tutti, da sempre… Cucinate per voi o per i vostri amici, ma sempre con passione, la più importante tra tutte le spezie!”: Queste le parole di Vittorio Castellani alias Chef Kumalé, autore del libro Nuvole di Drago e Granelli di Cous Cous, edito da Vallardi (14.90€). Anche se oggi è possibile viaggiare low cost intorno al pianeta, non è più indispensabile volare lontano per gustare al meglio le diverse cucine del mondo. Grazie alla maggior facilità di trovare nelle nostre città ingredienti esotici, importati freschi o coltivati nelle nostre campagne, è possibile cucinare piatti in grado di conservare i sapori originali (un ricco glossario e una lista dei punti di vendita in cui trovare gli ingredienti meno comuni, aiutano comunque nell’“impresa”). Queste 200 ricette (per 32 Paesi) sono una selezione, una scelta tra quelle provate e raccolte negli ultimi vent’anni di viaggi nei 5 continenti di Chef Kumalé, un giornalista scrittore che si definisce un “gastronomade”, perché viaggia da molti anni e scrive per alcune tra le più autorevoli testate di gastronomia e viaggi, e non conosce frontiere né tabù alimentari. Il suo sito, www.ilgastronomade.com, interamente dedicato ai temi del world food & ethnic cuisine, è il punto di riferimento per tutti gli amanti delle cucine di viaggio. www.vallardi.it