A Phillip Island in cerca di pinguini, koala e foche
a cura di Sahara Sebastiani
Il suo nome, Phillip Island, evoca subito l’immagine di uno dei principali paradisi faunistici australiani, un fiore all’occhiello dello
stato di Victoria: un’isola facilmente raggiungibile con
una comoda corsa in auto da Melbourne, dalla quale dista poco
meno di 125 chilometri. Circondata da spettacolari
paesaggi costieri e da straordinarie spiagge diventate celebri
in tutto il mondo non solo tra gli amanti del nuoto ma, soprattutto, tra gli appassionati di surf, Phillip Island ha anche un affascinante cuore verde in cui si susseguono dolci colline ondulate, baie incantate e piccoli villaggi pittoreschi.
Piccolo è bello
L’isola, grande poco più di cento chilometri quadrati, è collegata al continente australiano attraverso un ponte a San Remo: basta attraversarlo per trovarsi in un mondo a sé, dove incredibili meraviglie naturali e faunistiche sono davvero a portata di mano. Come i piccoli pinguini nani, alti al massimo 33 centimetri e inconfondibili con quel loro brillante piumaggio blu: vivono in colonie di anche 6 mila esemplari e si possono ammirare ogni sera quando, dopo aver trascorso una giornata in mare per procurarsi il cibo, con il loro passo dondolante e buffo attraversano la spiaggia di Summerland per ritornare al caldo delle loro tane. Chi vuole, poi, può godersi al meglio questo spettacolo unico al mondo aderendo al tour Ultimate Penguuin, che
permette a piccoli gruppi di osservatori di avvicinarsi agli animali accompagnati da un ranger esperto. Per partecipare si paga una quota, il cui ricavato viene utilizzato per preservare l’habitat naturale dei pinguini e per poterli studiare più approfonditamente.
Scogli affollati
Ma non solo i pinguini sono protagonisti della fauna di Phllip Island.
Che dire, per esempio, delle foche? Per vederle da vicino basta
andare a Point Grant, l’estrema punta sud-occidentale dell’isola, dove
come per incanto appaiono affollando i Nobbies, un gruppo di scogli
che affiora dal mare. Poco più in là, dall’acqua limpida dell’Oceano,
emergono i Seal Rocks, che letteralmente significa gli “scogli delle foche”, dove vive indisturbata e protetta la più numerosa colonia di foche dell’intero continente autraliano.
Amici col marsupio
E vogliamo parlare anche dei koala, i deliziosi marsupiali che si cibano esclusivamente di foglie di eucalipto? Se una normalissima vocazione umana alla curiosità spinge a desiderare di vederli più da vicino, la destinazione giusta verso cui puntare è il Koala Conservation Centre. In questo parco, che è visitabile tutti i giorni dalle 10 del mattino alle quattro del pomeriggio, tutto è organizzato al meglio
in modo tale da garantire veri e propri incontri ravvicinati con questi simpaticissimi animali: infatti, è dotato di scalette di legno che consentono di raggiungere facilmente, e in tutta sicurezza, la cima degli alberi e osservare così più comodamente, occhi negli occhi, i koala nel loro habitat naturale.
Il Wildlife Park
A circa un chilometro a sud di Cowes, invece, si trova il Phillip Island Wildlife Park, dove vivono in libertà numerose specie animali e dove i visitatori sono addirittura invitati a offrire loro cibo. Il tutto, naturalmente, senza dimenticare che il cielo dell’isola è costantemente solcato dai voli di migliaia di uccelli. L’avifauna dell’isola, infatti, è ricchissima e facilmente avvistabile. Come non ricordare, per esempio, le colonie di berte? Sono solite concentrarsi prevalentemente lungo le dune sabbiose che fanno da sfondo a Cape Woolamai e hanno una curiosa particolarità: puntualissime, arrivano infatti ogni anno tutte insieme e tutte nello stesso giorno, esattamente il 24 settembre, e rimangono poi a volteggiare sui cieli dell’isola fino ad aprile. Per maggiori informazioni: http://www.penguinfoundation.org.au/, www.visitmelbourne.com/it e www.visitvictoria.com/it