a cura di Valentina Maestrelli
Un concorso per vincere una vacanza in Toscana
C’è tempo ancora fino al 10 giugno per partecipare al concorso promosso dal Consorzio per la Tutela dell’Olio Extravergine di Oliva Toscano IGP. È sufficiente acquistare una bottiglia di Olio Extravergine di Oliva Toscano IGP sul cui collo è presente il pendaglio promozionale “Vacanze in Toscana”, per cercare di essere uno dei 20 vincitori che si aggiudicheranno, ciascuno, un buono valido per un soggiorno per 2 persone in un Agriturismo in Toscana da scegliere tra le strutture indicate sul sito www.oliotoscanoigp.it. Sullo stesso sito è disponibile il regolamento completo. Un’occasione per conoscere il Consorzio per la tutela dell’Olio Extravergine di Oliva Toscano Igp, consorzio che, costituito nel 1997 con lo scopo di tutelare e promuovere la denominazione “Toscano” per l’olio extravergine di oliva prodotto nella regione Toscana, ha da allora, tra i suoi ruoli fondamentali quello di controllare e tutelare l’uso di tale denominazione (non solo in Italia ma anche all’estero), delle menzioni geografiche aggiuntive e del marchio consortile. Questo Consorzio si impegna insomma a garantire l’autenticità dell’olio Toscano; un olio che, dall’oliveto al frantoio, fino all’imbottigliamento, viene prodotto obbligatoriamente all’interno dei confini territoriali della Toscana, come previsto dal Disciplinare di Produzione dell’Olio Extravergine di Oliva Toscano a Indicazione Geografica Protetta la cui conformità è attestata da Certiquality, l’ente autorizzato dal Ministero alle attività di controllo. Fate attenzione: ogni confezione di Extravergine Toscano IGP è ben riconoscibile dal contrassegno posto sulla confezione e dal numero che vi è impresso, grazie al quale è facile risalire all’intera sua storia e alle sue specifiche caratteristiche. È questo il modo più diretto e sicuro per avere la certezza di acquistare un prodotto genuino, unico per origine e tipicità, ricco di quei profumi e di quei sapori che da sempre contraddistinguono un vero Toscano. In un periodo come questo, in cui si sta ponendo sempre più l’accento sulla tracciabilità dei prodotti e sulla sicurezza alimentare, nel rispetto dei criteri di salubrità, informarsi è sempre più un dovere per i consumatori e se l’occasione viene poi icentivata da un viaggio il tutto assume una connotazione ancora più piacevole.
In Puglia il progetto “Adotta un ulivo secolare”
Una bella iniziativa che arriva dalla Puglia: è possibile adottare un ulivo secolare a nome proprio, o a nome di una persona cara, e dargli un nome a scelta. Se siete interessati, o anche solo curiosi, cliccate il sito www.adottaunulivosecolare.it o andate direttamente alla Masseria Il Frantoio di Ostuni (Brindisi). Il progetto “I nostri ulivi cercano amici – Adotta un ulivo secolare“ nasce per favorire una rete di amici di questi alberi, un legame tra la Masseria, chiunque sia interessato ad aderire all’iniziativa, la natura, la terra e questi alberi unici al mondo che da secoli, anno dopo anno, continuano a produrre l’olio d’oliva, uno degli alimenti più sani e salutari, ingrediente principe della cucina mediterranea. I titolari di questa azienda agricola hanno pensato al sistema dell’“Adozione”. L’Adozione costa 300 euro, in pratica il costo dei 30 litri d’olio extravergine d’oliva biologico certificato ricavato dagli alberi antichi di Masseria Il Frantoio che si riceverà direttamente a casa. In questa cifra è compresa la possibilità di poter dare il nome preferito a un ulivo secolare, una stampa fotografica dell’albero e un bonus per Legambiente destinato a iniziative per la costituzione del Parco degli ulivi secolari. Con l’Adozione si diventa anche Amici del Frantoio con il plus di avere sempre i prezzi migliori per ulteriori acquisti e sconti sulle tariffe di soggiorno in Masseria. Ma il fine ancora più grande e importante è quello di sostenere la coltivazione di ulivi, per conservarli anche per le generazioni future. Un’idea pregevole, anche se non nuova, visto che già Legambiente nel 2005 lanciò l’iniziativa “Adotta l’olivo secolare”, anche attraverso la commercializzazione di un olio extravergine Dop realizzato esclusivamente dalle piante secolari presenti in quest’area fra Brindisi e Bari, il cui ricavato fu utilizzato per finanziare interventi utili a promuovere la realizzazione del Parco degli Ulivi, per contrastare e impedire lo sradicamento selvaggio degli olivi secolari, avviando quindi un percorso di tutela di questo patrimonio unico al mondo. Oggi con il Parco che sembra essere ad un passo dalla sua costituzione operativa, Masseria Il Frantoio è al fianco delle associazioni ambientaliste, degli agricoltori più consapevoli, degli studiosi e dei tantissimi cittadini impegnati per la sua fondazione e continua a promuovere la conoscenza del territorio e dell’olio degli ulivi secolari. La Masseria è aperta all’ospitalità ininterrottamente da nove anni, ma un appuntamento è sempre gradito. Là scoprirete un frantoio ipogeo (in grotta) di migliaia di anni fa e potrete degustare i quattro diversi extravergini biologici prodotti e scoprirne tutti i segreti. Altri due siti sono consultabili per ottenere informazioni e prendere contatto: http://www.trecolline.it/ per l’acquisto dei prodotti e http://www.masseriailfrantoio.it/ per l’ospitalità.
Adotta una garganega lungo la Strada del vino Soave
Avete letto poco sopra che è possibile adottare un ulivo. E avevate mai pensato di poter adottare anche una vite? Un’idea altrettanto curiosa che è oggi una realtà nel territorio del Soave dove si può stringere un “patto d’adozione” con la Strada del Vino Soave e “adottare” un minimo di 50 viti di Garganega al costo di 100 euro all’anno. Chi deciderà di diventare un “vignaiolo adottivo” avrà diritto a ricevere 12 bottiglie di Soave Doc all’anno, anche con etichette personalizzate, che potranno essere ritirate dal produttore per avere così modo di conoscere il posto dove cresce la “propria vigna”, in cui nasce il “proprio” vino, le persone che lo producono, le loro case e le loro storie. L’iniziativa è stata voluta dalla Strada del vino Soave per valorizzare il territorio nel suo complesso, un territorio, a pochi chilometri da Verona, ricco di storia e cultura, pieno di cantine storiche e aziende agricole, monumenti e borghi medievali, ed è valida per tutto il 2011. Alla definizione del “patto d’adozione”, il “vignaiolo adottivo” riceverà un attestato con l’estratto del mappale delle 50 viti di Garganega adottate e della vigna di cui fa parte e, se ne fa richiesta, potrà essere sempre informato via e-mail sulle operazioni colturali compiute, sul periodo di raccolta e vinificazione delle uve e, accordandosi con la Strada e il produttore, potrà anche assistere alla potatura e alla vendemmia. Alla scadenza del primo anno, il “patto d’adozione” potrà essere rinnovato e, dopo il secondo anno consecutivo d’adozione, il nome del “vignaiolo adottivo” sarà affisso sul palo di testa del filare adottato. La Strada del vino Soave è un “giardino vitato” di 6mila e 600 ettari dedicati alla produzione della Doc Soave, vino bianco dai sentori di mandorla e fiori bianchi, da consumarsi a tutto pasto, ottenuto con le uve di Garganega, vitigno autoctono che dà i migliori risultati proprio in questi suoli vulcanici dell’est veronese. Per aderire al progetto “Adotta una Garganega” basta contattare la Strada del vino Soave: http://www.stradadelvinosoave.com/