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Dì la dal fiume tra gli alberi. In Quebec
di Sahara Sebastiani
Vivere in prima persona la vita dei ricercatori che, nelle acque del Canada orientale, studiano le locali popolazioni di cetacei, è certamente un’esperienza fuori dal comune, intensa e appagante per ogni appassionato di natura. Il Mics, Mingan Island Cetacean Study, istituto indipendente e no profit di biologia marina fondato nel 1979 e pioniere negli studi dei cetacei, in particolare della balena azzurra (www.rorqual.com), tutte le estati apre le sue porte a volontari e ricercatori non professionisti al fine di finanziare le ricerche e diffondere consapevolezza e conoscenze in merito all’ecologia dei mammiferi marini attraverso l’osservazione nel loro habitat naturale. Non si tratta, dunque, di una normale esperienza puro e semplice whale watching, ma di un’opportunità di studio e di crescita personale, culturale e professionale che, nel contempo, permette di contribuire a un’attività di ricerca sul campo scientificamente rigorosa.
Il programma si svolge nell’ambito dell’Arcipelago delle Mingan, sulla costa settentrionale del Golfo di San Lorenzo, a circa mille chilometri da Montreal, in quello stato del Canada che si chiama Quebec. L’arcipelago conta qualcosa come un migliaio tra isole e isolette, di cui ben 40 vanno a formare un importante parco nazionale. Tutta la zona rappresenta uno straordinario spettacolo in cui la natura è la sola, grande protagonista: ripetuti cicli di immersione ed emersione dello scudo continentale costiero canadese, glaciazioni e ritiro dei ghiacci, l’azione erosiva del vento e dell’acqua, hanno generato scenari naturali peculiari e poco consueti, tra i quali spiccano gli hodoos, ovvero formazioni rocciose a forma di fungo simili a quelle osservabili in Turchia, nella Cappadocia. Un luogo di selvaggia bellezza, insomma, che promette e mantiene la promessa di una settimana di vacanza intensa e fuori dal comune.
Alla ricerca della balena azzurra
Ma come avviene quest’esperienza? Ogni mattina di buon ora, ovviamente tempo permettendo, i partecipanti scenderanno in acqua a bordo di gommoni a scafo rigido e passeranno un tempo che varia tra le sei e le otto ore a contatto non soltanto con le balene, ma anche con foche, delfini e un ampio ventaglio di uccelli marini, primi fra tutti petrelli, oche di mare, puffin e gabbiani. Ma la cosa non finisce qui. Quando si torna a terra, infatti, si partecipa a lezioni-seminari di introduzione alle tecniche di ricerca sul campo, raccolta dati, foto-identificazione, biopsia, classificazione dei mammiferi marini, biologia ed ecologia delle popolazioni di cetacei.
É la balena azzurra il cetaceo per il cui studio nacque la stazione di ricerca nell’Arcipelago delle Mingan, e rappresenta ancora oggi l’oggetto principale, sebbene non più esclusivo, degli studi. Da aprile a dicembre, circa 400 esemplari stazionano nel Golfo di San Lorenzo concentrandosi lungo la costa settentrionale del Quebec nelle aree di Mingan/Anticosti, Sept Iles e Baie Comeau-Grande Bergeronnes. Nei mesi di agosto e settembre, alcune sessioni di ricerca saranno dedicate allo studio di questo meraviglioso cetaceo la cui sopravvivenza è a forte rischio. Il numero dei partecipanti a ogni corso si restringe a un massimo di sei persone, cosa che garantisce un’esperienza esclusiva e non comparabile con il più convenzionale e turistico whale watching. Queste sessioni, infatti, implicano la piena partecipazione all’attività del team di biologi osservando i cetacei, raccogliendo dati e contribuendo a catalogarli.
Lungo il corso del San Lorenzo
Ma non crediate che il Quebec offra solo l’avvistamento delle balene agli appassionati della natura… La sua stessa collocazione geografica, e la sua conformazione fisica, ne fanno una meta privilegiata per chi desidera trascorrere le vacanze a diretto contatto con ambienti ancora intatti e protetti, dove è possibile scoprire ogni giorno la meraviglia di incontri ravvicinati con una fauna e una flora ineguagliabili. Il Quebec, infatti, si estende da nord a sud per oltre 2.000 km, tanto che il suo punto più settentrionale, capo Wolstemholme, si trova a soli 425 km dal Circolo Polare Artico, mentre Montreal, la città che ne è capitale morale, è appena a un’ora di volo da New York.
Acqua e foresta ricoprono la maggior parte del territorio, e non mancano quasi 6.000 km di litorale per rendere ancora più affascinante la scoperta del Paese. E, come se non bastasse, il Quebec è profondamente solcato in tutta la sua parte meridionale dalla maestosità del fiume San Lorenzo, uno dei più grandi fiumi del mondo, che congiunge i Grandi Laghi alle acque dell’Oceano Atlantico e fa da scenario, lungo i suoi 1.800 km di percorso, all’emergere di moltissime isole e isolette, ciascuna forte di caratteristiche ben distinte, come gli arcipelaghi granitici dell’estuario con i sorprendenti monoliti di Mingan o la mitica e selvaggia isola di Anticosti, paradiso del cervo della Virginia.
Durante tutta la primavera e l’estate, le oche bianche amano sostare sulle sponde del San Lorenzo. Ma non sono certo le uniche ospiti: lungo tutto il corso del fiume, la vista di migliaia di uccelli, a terra o in pieno volo, trasformano tutta l’area nello scenario di uno spettacolo che è molto di più di una semplice curiosità naturale. Molti i luoghi deputati per un bird-watching che non teme confronti: i posti di osservazione migliori si raggiungono nella Riserva Nazionale della Fauna di Cap-Tourmente, vicino a Quebec city, e a Montmagny, sulla riva opposta, dove nel mese di ottobre si svolge il popolarissimo festival dell’oca bianca. Ma non è ancora tutto: la Riserva faunistica di Plaisance, sulle sponde dell’Outaouais fra Hull e Montreal, in primavera offre rifugio a nutrite colonie di bernacle del Canada, mentre Baie-du-Febvre, sul lago Saint-Pierre, è meta apprezzatissima dagli ornitologi dilettanti.
A spasso per i parchi
E chi ancora non è convinto che il Quebec rappresenti una meta privilegiata per una vacanza a tu per tu con la natura, sappia che il Paese vanta anche una ventina di grandi parchi naturali, molti dei quali non distano più di due ore d’auto da Montreal o da Quebec, e racchiudono nel loro territorio alcuni dei paesaggi più belli e delle cime più alte. Inoltre, l’Unesco ha addirittura designato proprio qui due riserve della biosfera: il monte Saint-Hilaire, a pochi chilometri da Montreal, e la regione di Charlevoix con il Parc des Grands Jardins e il Parc des Houtes-Gorges-de-la-Rivière-Malbaie. Dall’oca delle nevi al colibrì dal petto color rubino, dal caribù alla lepre d’America, dal salmerino dell’Artico alla perca nera, vivono in questi parchi più di 650 specie animali, fra le quali 200 di pesci e 325 di uccelli, che scorazzano liberamente in un ambiente preservato che rivela i suoi segreti al ritmo mutevole delle stagioni.
Basta una semplice passeggiata per poter osservare da vicino parecchie di queste specie allo stato selvatico e nelle loro aree naturali di raduno, mentre l’installazione di canali migratori permette di seguire, quando è stagione, lo straordinario spettacolo dei salmoni dell’Atlantico che risalgono la corrente dei fiumi. Ricco di foreste ancora intatte, costellato di laghi e di corsi d’acqua, il territorio del Quebec costituisce l’habitat ideale per un’incredibile varietà di fauna terrestre e acquatica: alci, orsi neri, otarde, lagopedi, francolini, anatre e beccaccini, pesci San Pietro, lucci… E forse non è un caso che l’emblema viario del Paese sia il gufo delle nevi, un rapace diurno che vive solitamente nell’Artico ma che, durante l’inverno, si trasferisce nella valle del San Lorenzo: è il simbolo perfetto della bellezza e del candore degli inverni del Quebec.
Consigli utili
Per informazioni sul Quebec: www.bonjourquebec.com
Chi desidera partecipare ai corsi di biologia marina per l’avvistamento della balena azzurra, deve rivolgersi al Mics inviando una mail all’indirizzo mics@rorqual.com
Viaggi interessanti in Quebec, e in tutto il Canada, vengono proposti da TravelR-Evolution: http://www.travelrevolution.com/.