Sempre meno divieti per i cani
a cura di Mary Jo Cocker
Ho scattato la foto qui a sinistra qualche settimana fa durante un breve soggiorno a Madrid. Una birreria belga, appena a qualche metro da Plaza Major, che non solo permette l’ingresso ai cani (perros) ma che addirittura prevede un aperitivo per loro! Mi è sembrato bello inserirla nell’album delle vacanze perché il vedere come un esercizio pubblico abbia evidenziato con tanto di targhetta dorata, di quelle che di solito si riservano a evidenziare negli stabili la presenza di professionisti come avvocati o dottori, mi ha dato una bella sensazione. È bello accorgersi che c’è chi ha senso civico, qualcuno che sta contribuendo a rendere più normale – e possibile- il fatto che i cani non siano costretti a uscire solo per passeggiate in strada o, i più fortunati, per corse al parco, ma che accompagnino i loro padroni anche in attività non pensate principalmente per loro. “Animale da compagnia”: allora che ci possa fare compagnia e non solo sul divano di casa! È importante infatti che i cani si relazionino spesso con l’ambiente esterno, perché questo li rende più socievoli e sempre più idonei a frequentare luoghi pubblici. Che la Spagna sia un unicum non si può dirlo, ma che tendenzialmente all’estero abbiano una sensibilità diversa, forse è vero. E non sono solo io ad affermarlo. Vediamo perché. A dire il vero, passando per questo locale (peraltro meta consigliata per chi apprezza la buona birra, e per di più servita bene!) mi è tornata in mente la bella notizia che ho letto verso la fine dell’estate su qualche giornale: in Italia è cresciuto il numero dei negozi che ammette i cani. In cinque anni gli esercizi commerciali che ne consentono l’accesso sono aumentati del 76%. Questo è quanto è emerso da una ricerca realizzata dalla Aidaa, l’Associazione Italiana per la Difesa di Animali e Ambiente (www.aidaa.net/index.htm), su 3.500 negozi di varie tipologie e 500 supermercati in tutta Italia. E proprio per quanto riguarda i supermercati e i centri commerciali, un dato sottolineato dall’Aidaa è che i cani sono ammessi molto spesso nei centri commerciali appartenenti a gruppi esteri. Forse un caso, ma sottolineiamo comunque l’aspetto positivo. Sui 500 presi in esame (cinque anni fa il divieto di accesso era praticamente totale) sono risultati 206 quelli che ammettono animali e quasi tutti limitatamente alla parte dove non ci sono generi alimentari, mentre per gli altri 294 centri commerciali permane il divieto assoluto di introdurre i cani. Nel 2005 su 3.500 negozi il divieto di accesso ai cani era esposto in 2.600 negozi di varie tipologie, tra cui tutti i negozi alimentari e quasi tutti i bar, ma non mancava il divieto di ingresso ai cani nei negozi di abbigliamento e persino nei negozi di mobili, ferramenta e cartolerie. Il miglioramento c’è stato anche qui: da un controllo effettuato sullo stesso numero di negozi nelle maggiori località turistiche e città italiane, i negozi che mantengono il divieto di accesso ai cani sono solamente 694 (si tratta in quasi tutti i casi di negozi di alimentari, bar e fruttivendoli, mentre solamente 103 negozi sono relative ad altre tipologie merceologiche). Riguardo ai bar, dei 443 visitati dall’Aidaa, solo 124 non ammettono i cani mentre cinque anni orsono i cani non potevano entrare in ben 412. Ultimo dato, i ristoranti: 76 quelli visitati. Di questi, 32 ammettono i cani rispetto ai 21 del 2005. Dove non possono entrare il più delle volte è presente un adesivo a forma di cane con la scritta “io non posso entrare”. Anche questo, che sembra un divieto dai toni più pacati, ci sembra un segno di cresciuta sensibilità nei confronti dei nostri compagni a quattro zampe.
Ma teniamo presente che quasi sempre il cattivo comportamento tenuto dai cani è responsabilità di chi li tiene, o non li tiene (mai in un negozio!) al guinzaglio. Abituarsi quindi a rispettare la regole, a vigilare con la massima attenzione il proprio cane (perché come loro hanno diritto di entrare, anche chi non li apprezza ha il diritto di non vederseli saltare addosso), contribuisce ad aumentare gli spazi accessibili ai quattro zampe. E a rendere il nostro mondo migliore per tutti.