Il rilancio della “città d’arte” punta sulla Signoria dei “Da Carrara” che governò nel Trecento con grande splendore
Il cimiero di Francesco I da Carrara, Signore di Padova dal 1350 al 1388, insieme al simbolo del Carro, emblema della Signoria, immortalato da Giorgione nel capolavoro della “Tempesta”. È il nuovo marchio per rilanciare Padova città d’arte, nel nome dei Carraresi, i Signori che dal 1318 al 1405 fecero di Padova una capitale, sopraffatti poi dalla Repubblica di Venezia.
Padova è stata una delle grandi Città del Trecento, sul piano artistico, architettonico e geopolitico. Di questa vicenda la Signoria Carrarese rappresenta parte significativa. Ancora oggi l’anima più profonda della città, la struttura del suo centro storico, il grande patrimonio artistico e architettonico parlano di quella storia. Nel pieno dell’epoca d’oro del periodo comunale, agli inizi del Trecento, Giotto realizzava a Padova il suo capolavoro: la Cappella degli Scrovegni. Durante l’epopea Carrarese artisti come Guariento, Giusto de’ Menabuoi, Altichiero, Jacopo da Verona consegnarono alla città opere di valore assoluto: il Battistero del Duomo, ideato come il grande Mausoleo Carrarese, la Cappella di San Giacomo e l’Oratorio di San Giorgio alla Basilica del Santo. Si pensi ancora agli affreschi di Guariento alla Loggia Carrarese e ai suoi capolavori, gli Angeli, che un tempo decoravano la cappella della grande Reggia Carrarese, oggi al Museo agli Eremitani.
La Signoria Carrarese delineò nel corso nel Trecento uno “stato regionale” del cui sistema fortificato restano tracce importanti: le città murate di Montagnana, Este, Monselice, Cittadella, il Castello di San Pelagio a Due Carrare, patria della Signoria, il Castello di San Martino a Cervarese, ad Arquà la Casa del Petrarca, cancelliere e ambasciatore alla Corte Carrarese. Fuori dal territorio padovano, Feltre, il Castello di Zumelle, le fortificazioni di Asolo, Marostica, Castelfranco, luoghi tutti segnati dal simbolo del Carro.
«Padova – afferma Andrea Colasio, assessore alla Cultura del Comune – è stata una delle grandi capitali culturali del ‘300 e di quest’epoca, caratterizzata dalla Signoria Carrarese, conserva ancora l’anima profonda. Un’anima da riscoprire e rivalorizzare per ritrovare su di essa la propria memoria, identità e vocazione».
L’estate 2010 a Padova è tutta all’insegna dei Carraresi e vuole mettere in relazione il Trecento con il Terzo millennio, con i linguaggi del contemporaneo. Sono oltre 200 gli eventi programmati in un sostanzioso programma: dal cinema in Arena Romana e sui Bastioni, al teatro ed ai concerti ai Giardini Teatro dello Zukermann, dai Notturni d’Arte ai grandi eventi musicali con Ligabue e con icone come Dylan e i Jethro Tull, per finire con I Solisti Veneti del Maestro Scimone. E ancora serate jazz, il tango, le attività teatrali e musicali ai Bastioni e alle Porte; la grande serata dei fuochi in Prato della Valle. Un palinsesto unico che getta un ponte tra identità e contemporaneità, una grande occasione per scoprire e conoscere la città e il suo territorio, con l’auspicio che possa trovare l’interesse e l’amore dei padovani e dei turisti.
Sulla riscoperta di Padova Città d’Arte nel nome dei Carraresi l’assessore Colasio punta molto e non solo per questa estate. L’11 ottobre verrà inaugurata una mostra su Giorgione e i suoi legami con la città. Nel 2011 è già annunciata una mostra delle opere del Guariento, mentre sono iniziati i lavori di restauro nell’antico palazzo dei Carraresi (da dove spunta la torre detta “Specola” che servì anche a Galileo per le sue osservazioni del cielo).
“Padova carrarese. Il Trecento padovano tra storia e arte” è il tema dell’edizione 2010 dei Notturni d’arte, una collaudata e fortunata iniziativa che impegna le serate estive in visite guidate ai maggiori capolavori della città, una proposta quasi sempre overbooking. Programmati quest’anno 26 appuntamenti, dal 30 luglio al 4 settembre in partenza dai Musei civici agli Eremitani per toccare tutti i principali luoghi cittadini del ‘300. Per i turisti è disponibile Padovacard (www.padovacard.it), la tessera per visitare in modo nuovo, economico e facile, i luoghi più significativi della città e della provincia di Padova e partecipare agli eventi dell’estate Carrarese.
Il Consorzio di Promozione Turistica di Padova ha organizzato una serie di offerte promozionali con soggiorni a tariffa agevolata, escursioni e visite guidate, per favorire una maggiore conoscenza del territorio e delle sue risorse artistiche e naturalistiche.
Infine qualche accenno per il turista goloso. La provincia di Padova è nota per il bollito, i “risi e bisi”, la pasta e fagioli, il risotto di fegatini, i “bigoli” arricchiti da sughi di carne. I Colli Euganei danno vini Doc in continuo miglioramento e olio d’oliva particolarmente fruttato. Gli animali da cortile (la gallina padovana è una varietà pregiata) e i piccioni dominano nelle carni, ma non manca il maiale, che ha la sua massima espressione nel prosciutto crudo di Montagnana, dal gusto delicato. Di contorno, asparagi, patate (anche dolci), radicchio e funghi di bosco. Non manca il baccalà mutuato dalla confinante provincia di Vicenza.
di Roberto Vitali
Per informazioni e prenotazioni http://www.welcomepadova.it/