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Sui sentieri delle isole Seychelles          

  di Carlo Ferrari   

 

Le Isole Seychelles, più di 150 atolli granitici sparsi per un fazzoletto di Oceano Indiano a sud della linea equatoriale e da sempre conosciute come una delle più belle mete al mondo per gli amanti di tutto quanto stia a bordo d’acqua e sott’acqua. Fino a pochi anni fa dedicate ad un turismo di èlite ed oggi nel carnet di viaggio di tanti giramondo anche a budget limitato. Particolari nei perimetri e nell’altimetria, proprio grazie a questo tipo di roccia adorata dagli alpinisti delle alte vette, qui modellata in forme metafisiche che hanno giocato parte non indifferente nella fortuna fotografica di questo bellissimo arcipelago tropicale. Fondali cristallini per tutti e per ogni calibro di dislivello negativo, dalla maschera di superficie alle bombole. Pesca d’altura, escursioni a pelo d’acqua a non finire, anse immobili ed altre dove gli esibizionisti della tavola da onda hanno di che riempire Gbites di telecamera. Ma, nota più importante e grazie a Dio continuativa malgrado il passare del tempo, sempre e comunque lontano dalla pazza folla, anche se finalmente fuori dallo stereotipo di destinazione solo ed esclusivamente spiaggereccia per coppie in viaggio di nozze. Una etichetta pesante, adatta magari a quella parte di esse diventate atolli privati con resorts talmente lussuosi e densi di attenzioni da risultare persino ridicoli al cospetto di cotanto paesaggio che da solo dovrebbe essere il vero valore aggiunto di un viaggio quaggiù, ma sicuramente fuori luogo per quella quota di visitatori che ricercano da un viaggio qualcosa di più completo, di più movimentato, di più coinvolgente. Accoglienti guesthouses e deliziosi ristoranti a prezzi contenuti, negli ultimi anni hanno avuto un incremento tale che, coniugati alle ottime tariffe dei voli diretti Air Seychelles stanno rendendo questa destinazione decisamente migliore delle corrispettive caraibiche.     

L’ evoluzione turistica è arrivata ad un punto delicato, dove il confine tra ciò che è utile e necessario al benessere locale e ciò che diventerebbe troppo, è sottile, dove basta un attimo in più per svalutare un patrimonio unico, ed a chi ha il compito di amministrarlo l’augurio di rendersi conto di quanto. Si viaggia  soprattutto per vedere, ma restando sdraiati al sole si vede poco, e le Seychelles, credetemi, il loro album di cosine da non perdere lo hanno, a cominciare proprio da quelle spiagge di cui non parla nessuno, da raggiungere con  un poco di movimento, per arrivare a quei sentieri nella foresta alla ricerca di piante e fiori che salgono su bastionate rocciose da cui si godono spettacolari panorami, o quei tracciati appesi tra mare e roccia che tagliano i fianchi delle montagne proprio come una passeggiata mediterranea da una caletta all’altra.  

E questo restando nella sola isola madre di Mahe, che a mio parere ha ben di che valere il viaggio anche da sola, addensando un po’ tutte le attrazioni dell’arcipelago, con unica nota stonata ma nemmeno poi ovunque, il traffico automobilistico che, coniugato a strade di carreggiata ridotta, non la rende adatta agli amanti della bicicletta, mezzo di locomozione che invece trova la massima espressione nelle attigue sorelle minori di Praslin e La Digue. Un vero peccato, perché con i sette passi che la scavalcano toccando i 600mt. di quota in una frescura impensabile a questa latitudine, sarebbe una situazione fantastica per chi, comunque in vacanza, non riesca a fare a meno della quotidiana pedalata. La rete dei trasporti pubblici è un fiore all’occhiello di Mahe, ed al prezzo di 7 rupie si arriva ovunque, anche alla partenza di ogni percorso pedestre. Cartelli segnaletici con il nome del sentiero e pittogrammi gialli guideranno lungo il percorso, e gazebo in legno per i momenti di sosta e per rilassarsi ai punti panoramici degli arrivi completeranno l’opera di queste soluzioni turistiche alternative e molto remunerative. Il sito web dell’ufficio turistico governativo, ed il materiale in distribuzione presso l’accogliente sede di Beau Vallon sono sufficientemente esaustivi, anche se per queste passeggiate non ci si perderebbe nemmeno un bambino, ed i nomi sono su tutte le mappe: Glacis, Anse Major, Mare aux Cochon, Trois Freres, Casse Dent, Morne Blanc, La Reserve.

Se invece torniamo al pensiero di una camminata in un contesto nuovo rispetto agli abituali, niente di estenuante, per carità, anche se da affrontare adeguatamente equipaggiati e provvisti di acqua, una piccola escursione a catalogare una natura mancante nel nostro abituale, un inspiegabile bisogno di mantenere la passione di casa, anche un semplice salire lassù per la curiosità di vedere dall’alto i riflessi del mare e realizzare il senso di piacevole isolamento in cui ci si trova, ebbene, allora una mezza giornata a scarpinare per le montagne di Mahe vi riconsegnerà alla spiaggia sottostante molto più appagati di quanto non possiate immaginare. Magari il segno sulla pelle dell’abbronzatura tornati a casa sarà un poco di genere “contadino” ma il segno lasciato nei ricordi e nello spirito sarà un poco più ricco. Ne sono convinto 

 
 
 

 

NOTIZIE UTILI

 

INDIRIZZI UTILI

www.leduc-seychelles.com - www.seychelles-resa.com - www.seychelles.travel www.seychelles.travel/it/plan_your_visit/accomodation.php  - www.casadani.sc  

Come arrivare

Air Seychelles vola direttamente da Roma e da Malpensa a Mahe,(info al 065098413. www.airseychelles.it). Praslin si raggiunge da Mahe con le avionette della Air Seychelles, o con il vaporetto “Cat Cocos”. La Digue si raggiunge da Praslin con i servizi di vaporetto o di goletta. Quando andare

I mesi meno piovosi sono Aprile e Maggio ed Ottobre e Novembre, ma tutto l’arco dell’anno permette buoni soggiorni.

Cosa portare

Abbigliamento estivo. Per le escursioni buoni anche i sandali da trekker, come abbigliamento noi abbiamo usato i capi ciclistici della PARENTINI, validi sia per camminare che per la bici. Buoni occhiali come i REVO. Crema da sole. Un ombrellino telescopico. Camelback capienti per idratarsi. Una polizza “viaggi no stop” di EUROP ASSISTANCE.

Formalita’

Il fuso orario e’ tre ore avanti all’Italia. Per entrare occorre il solo passaporto. La moneta e’ la Rupia, con il cambio 1 € = 15 Rs. Accettati e cambiati ovunque gli Euro. Possibile il prelievo di contante dai bancomat. Convenienti per telefonare le schede mobili degli operatori locali.

Per dormire e mangiare

A Mahe: CASADANI - BORD MER VILLAS

A Praslin: BRITANNIA - LE DUC

A La Digue: CHEZ MARSTON  

 

 

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