Palme
da datteri, banani, melograni, alberi di
fichi. Poi ampie radure, acqua, macchie
di verde intenso. Intorno, a perdita
d'occhio, il deserto. E’ il grande Sud
della Tunisia, tutto diverso dalle coste
azzurre del Mediterraneo, dagli incanti
di Djerba, e dai colori pittoreschi di
Sidi bu Said. Qui domina l'effetto
dell'oasi,l'isola fertile e felice nella
gialla estensione sconfinata del
deserto. Tozeur é il centro principale
della Tunisia per intraprendere un tour
nelle oasi del Grande Sud, oggi ancora
più facilitato dal nuovo volo Tunisair
che collega direttamente Malpensa a
Tozeur in sole due ore. Una destinazione
perfetta soprattutto per la stagione
invernale, quando è piacevole fuggire
dalla nebbia e dal freddo e immergersi
nel clima mite, dolce, perennemente
assolato di questa regione.
Nel centro di Tozeur
A Tozeur si può girare in taxi, ma è
molto più piacevole scegliere il calesse
trainato dai cavallini locali che invita
a dimenticare i ritmi della vita
cittadina, per assumere quelli
dell'oasi. Nella Medina al centro
dell'oasi, scorci pittoreschi, tagli
cromatici di case affondate nel sole,
finestre dipinte di azzurro e altre
intagliate nel legno, decori nei mattoni
delle pareti a forma di piramide
beneaugurante o di greca o di croce
stellata. Per terra lunghe sfilate di
colore con i piatti, le tende, i
bricchi, le stuoie, i bicchieri color
rosso, verde, giallo, viola, oro.
Un'altra tappa da non perdere nell'oasi
di Tozeur è il Museo Dar Cherait,
dedicato alle tradizioni popolari con
una ampia esposizione di arredi, abiti,
armi, gioielli che rappresentano tutte
le tribù tunisine. Una sezione del museo
piacerà poi a piccoli e grandi con le
sue scenografie che riproducono le fiabe
delle Mille e una notte, da Aladino e il
tappeto volante a Sindbad il marinaio,
da Alì Babà e i 40 ladroni al Genio
della lampada.
www.darcherait.com.tn
Relax nell’oasi
Ma è soprattutto il paesaggio dell'oasi
quello che invita a rilassarsi: brusio
dell'acqua, ruscelli e sorgenti lungo la
strada, palme folte e ricchissime di
caschi di datteri biondi, i famosi “deglet
nour” o datteri di luce, l'illusione che
la natura qui dia tutto senza essere
lavorata, come in un autentico paradiso
terrestre. Le oasi tunisine si
sviluppano secondo una linea ideale da
est a ovest e corrispondono all'antica
strada delle grandi carovane che qui
trovavano ristoro dopo le vaste distese
salate dei Chotts. La regione delle oasi
oggi invita al relax anche perché le
strutture ricettive di grande comfort
sono perfettamente integrate
nell'ambiente naturale, secondo i
dettami del turismo ecosostenibile. E
quindi una breve vacanza può svilupparsi
tra riposo in piscina, una passeggiata
nei palmeti e nei vecchi quartieri e le
escursioni più impegnative del deserto
Il deserto
Appena fuori Tozeur il deserto ci
attende con i suoi paesaggi surreali e
infiniti. Qui non taxi né calessi
trainati da cavalli, ma 4 x 4 potenti
oppure i simpatici quad, ben solidi
sulle loro ruote giganti, da guidare
all'avventura. Le macchinone si
scatenano salendo e buttandosi giù a
capofitto dalle dune di sabbia. Urla di
paura e di divertimento tra i
passeggeri. Come un ottovolante, la
pista spinge in alto, ellissi oblique,
curve mozzafiato, zig-zag e saliscendi.
Anche a pochi minuti dall'albergo del
centro di Tozeur ci si può trovare
completamente avvolti nell'immensità e
nel silenzio. Il deserto offre una
interessante varietà: deserto di sale di
cristalli scintillanti, deserto di
sabbia scolpita dal vento, deserto di
pietra rocciosa e imponente. Nefta, come
Tozeur, è una città della regione dello
Jerid, nome che significa il “paese dei
palmeti”. Qui la ricchezza derivava dal
commercio carovaniero, la tessitura di
lana e seta e la produzione di datteri.
Qui e là si vede qualche cupola patinata
di un mausoleo bianco o la
sagoma slanciata di un minareto.
L'antico villaggio berbero si estende al
centro della piccola oasi, poi riprende
l'orizzonte infinito dei cristalli di
sale lucenti che creano incredibili
riflessi sulla superficie della sabbia
dura e screpolata: miraggi di alberi
verdi, torrenti blu, carovane di
dromedari e cammelli che sembrano a
portata di mano. Invece l'orizzonte è
una linea gialla lontanissima,
punteggiata solo da verdi cespugli
polverosi. A Onk El J’mel si avvista un
cammello, ma è solo quello che disegna
curiosamente la forma della grande
roccia dove tutte le spedizioni
turistiche devono fare una sosta
obbligata per un safari fotografico. I
beduini avvolti nelle fasce colore blu
non si avvistano più in lontananza,
mentre conducono le carovane nel deserto
lentamente e pazientemente. Però i
cammelli si avvistano qua e là a brucare
il loro magro pasto: impassibili e
immobili, sembrano eroi dello schermo
abituati a farsi fotografare.
Set celebri
I set cinematografici sono di casa in
questa pittoresca regione del sud della
Tunisia. Nell'escursione a partire da
Tozeur si visita il set dove George
Lukas girò circa vent'anni fa i primi
episodi memorabili di Star Wars,
perfettamente ambientati in
quest'atmosfera surreale. Il villaggio
costruito per girare Star Wars alterna
pietre e sabbia per le case dalle forme
arrotondate, archi nitidi e scorci a
taglio vivo a strani oggetti
fantascientifici, missili, rampe di
lancio, misteriosi radar per catturare i
segnali dal cosmo. Il deserto intorno a
Tozeur è stato protagonista anche di un
altro set cinematografico, quello de “Il
paziente inglese”, ambientando scene
drammatiche completamente diverse dalle
guerre dei mondi. Da Tozeur la pista
prosegue fino a Douz, la cosiddetta
porta del deserto che introduce al
Grande Erg, la parte nord-orientale del
Sahara africano. A nord di Tozeur
invece, si raggiungono le oasi di
montagna. In Tunisia tre villaggi si
sono sviluppati all'ombra di palme da
dattero, arrampicati sui fianchi di
montagne aride dai colori ocra. Tre
esempi sorprendenti che dimostrano
quanto il popolo sahariano possa
sfruttare una semplice sorgente d'acqua
e quanto la palma, albero eccellente di
questa zona, sia resistente alla
difficoltà del clima. Tamerza appare
barricata dietro la sua catena montuosa,
come sospesa sul fianco di un canyon
gigantesco, da dove la vista spazia
sulla vasta pianura in basso. L’antico
villaggio berbero, circondato da
meravigliose cascate, la sera si
illumina di mille luci come un presepe
nel deserto. Comfort e autenticità
convivono: sul villaggio di argilla
rossa si affaccia, con una vista
spettacolare, la terrazza del lussuoso
Tamerza Palace con la sua accoglienza
cinque stelle.
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