Quando
si parla di Milano, sono tanti i
pregiudizi che aspettano solo di essere
sfatati. Per esempio, che la metropoli
abbia poco o niente da regalare al
turista: e non si tratta solo di
capolavori universalmente riconosciuti
come il Duomo, il Teatro alla Scala, il
Castello Sforzesco, o la Basilica di
Santa Maria delle Grazie con,
ovviamente, l’”Ultima Cena” di Leonardo.
Si potrebbe suggerire agli scettici di
inoltrarsi nelle vecchie corti, di
andare a caccia dei giardini nascosti
all’ombra dei palazzi nobiliari, di
lasciarsi incantare dal fascino
romantico dei navigli… Insomma: La “gran
Milan” ha tante sorprese in serbo per il
turista. Soprattutto per quello che ha
un po’ di tempo a disposizione e si
lascia tentare dal desiderio di andare
alla scoperta dei tanti luoghi intrisi
di storia e fascino che costellano la
campagna milanese: un patrimonio di
arte, cultura e tradizione che vale
davvero la pena di conoscere. Gli stessi
luoghi che videro il genio di Leonardo
da Vinci all’opera in una delle fasi più
interessanti della sua straordinaria
esistenza.
Lungo le sponde dell’Adda
Un itinerario che merita, ma ancora poco
battuto, è quello che porta a esplorare
i comuni adagiati lungo le sponde
dell’Adda. A Trezzo e a Vaprio, a una
manciata di minuti di strada da Milano,
c’è per esempio molto da vedere. Si può
iniziare da Trezzo e dal suo splendido
Castello a base quadrata che,
soprattutto dopo il tramonto, quando è
tutto illuminato, offre uno spettacolo
suggestivo: è il più importante edificio
di Trezzo e ha rappresentato il massimo
impianto di difesa militare ai confini
orientali del Ducato di Milano. Poco
lontano dal Castello, in via Sala, ecco
profilarsi l’aristocratica
sagoma dell’Hotel Trezzo, settecentesco
palazzo che già nel 1889 era votato
all’ospitalità. Poco oltre, in via
Dante, spicca il complesso
tardo-rinascimentale della Villa
Comunale: appartenuta ai visconti Rho,
poi ai marchesi Crivelli e infine,
nell’Ottocento, adibita a ospedale, è
impreziosita da un bellissimo parco che
degrada verso l’Adda proprio davanti
alla Centrale Idroelettrica, capolavoro
di archeologia industriale eretta nel
1906 su progetto dell’architetto Gaetano
Moretti. Ma, a Trezzo, una visita
meritano anche la Chiesa prepositurale
dei Santi Gervasio e Protasio, di cui si
ha già notizia in alcuni documenti del
1414, e l’Oratorio di San Rocco, nella
centralissima piazza della Libertà, che
tradizione vuole sia stato eretto nel
1576 dopo una devastante epidemia di
peste.
Villa Melzi a Vaprio
Se poi, da Trezzo, ci si sposta di soli
quattro chilometri in direzione Sud, si
raggiunge Vaprio d’Adda, dove Leonardo
da Vinci visse una prima volta tra il
1506 e il 1507, e una seconda tra il
1510 e il 1513, ospite nella stupenda
cornice di Villa Melzi d’Eril e dei suoi
terrazzamenti a giardino che scendono
verso l’Adda. Non che Villa Melzi sia
l’unico gioiello di Vaprio: altrettanto
si può dire di Villa Simonetta Archinto,
oggi sede del Municipio e della
Biblioteca Comunale, così come
dell’ottocentesca Villa Visconti di
Modrone, affacciata sul fiume, e anche
della Chiesa di San Nicolò, con il suo
incredibile organo a 3.600 canne, e
della Chiesa romanica dedicata a San
Colombano. Infine, Vaprio vanta ben due
fiori all’occhiello in fatto di
archeologia industriale: il monumentale
edificio del Vellutificio Visconti di
Modrone e la vasta area della Cartiera
Binda, tra il Naviglio della Martesana e
l’Adda, il cui nucleo originario è
datato 1774.
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NOTIZIE UTILI
Informazioni -
www.comune.trezzosulladda.mi.it,
www.trezzoturismo.it,
www.comune.vapriodadda.mi.it.
Come arrivare -
Con i mezzi pubblici:
metropolitana (linea verde) fino alla
stazione di Gessate o Cologno Nord,
quindi bus Atm. Informazioni: tel.
800016857,
www.atm-mi.it.
In auto: autostrada A4
Milano-Venezia, uscita Trezzo sull’Adda;
in alternativa, Strada Padana Superiore,
direzione Bergamo, seguire le
indicazioni per Vaprio d’Adda.
Con l’autostradale:
servizio di linea in partenza dalla
stazione milanese di Porta Garibaldi.
Informazioni: tel. 02637901,
www.autostradale.it .
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