E’
la natura a richiamare molti degli
ospiti che scelgono una vacanza nel
Basso Monferrato. Un’area dalle dolci
pendici ancora incontaminate dove regna
la pace e si respira un’atmosfera di
altri tempi. Denominata come Basso
Monferrato, a dispetto delle sue
generose altitudini, (553 metri s.l.m.
ad Albugnano) essa rappresentava
l'estremo baluardo di quello che era il
Marchesato del Monferrato. Nelle
giornate limpide e soleggiate è
possibile ammirare tutte le vette
annoverate tra le Alpi Marittime e le
Pennine e i numerosi paesi che dominano
la pianura sottostante, con le loro
torri e talvolta ancora intatti
castelli, a testimonianza di un passato
di dominazioni feudali. Territorio per
lo più agricolo, ha rischiato negli anni
sessanta di spopolarsi a seguito del
massiccio esodo verso le città alla
ricerca di un lavoro più redditizio,
consentendo però in tal modo di
conservare ancora pressoché intatti i
borghi contadini e molti centri storici.
Fra i luoghi di maggior interesse
artistico si segnala la celebre Abbazia
di Santa Maria di Vezzolano ad Albugnano
ed il cosiddetto "triangolo d'oro" del
romanico astigiano che ha nelle chiese
dei Santi Nazario e Celso di Montechiaro
d’Asti, di San Secondo di Cortazzone, e
di San Lorenzo di Montiglio i vertici
privilegiati. Nell’Astigiano, sono
diverse le chiese romaniche minori,
sicuramente meno note e celebrate, ma
altrettanto affascinanti e ricche di
storia: la chiesetta dei Santi
Sebastiano e Fabiano a Scandeluzza ne è
un prezioso esempio. In provincia di
Torino: a Cavagnolo, a Brusasco e a
Castagneto Po’ sono infatti presenti tre
strutture esemplari per quel che
concerne lo stile romanico. Si tratta
dell’Abbazia di Santa Fede a Cavagnolo,
la chiesa di S.Pietro a Brusasco e la
chiesa di San Genesio a Castagneto Po’.
Sulle colline, invece, più ancora che
altrove i castelli sembrano parlarsi da
una collina all’altra e si stagliano
severi e solenni a protezione dei
borghi. Come quello di Gabiano, l’antico
castello medioevale che sovrasta l’area
del Parco Storico del Basso Monferrato e
ne caratterizza fortemente il paesaggio,
con una suggestiva vista verso la
vallata del Fiume Po e la Pianura
limitrofa. Al castello come in tutto il
Monferrato, terra di vini famosi, come
il Grignolino ed il Barbera, la
tradizione vinicola ricopre un ruolo
fondamentale perché si vuole mantenere
alta la valenza del territorio
producendo vini di alta qualità legati
al territorio in grado di tenere testa
ai grandi vini secolari. Tutti i giorni
al Castello, negli orari di ufficio e il
sabato e la domenica, è possibile
degustare i preziosi vini (www.castellodigabiano.com).
Ma il Basso Monferrato, oltre ad essere
famoso per i suoi vini, lo è anche per i
suoi piatti dai sapori robusti, come gli
agnolotti di stufato o i bolliti conditi
con salse multicolori. A cavallo tra le
province di Torino, di Asti e di
Alessandria e vicinissimo a Milano, in
questo territorio è facile trascorrere
weekend di scoperte gastronomiche legati
alla ricerca di tradizione, unicità e
alta qualità. L’Associazione Tre T
Territorio Tradizioni Talenti ha creato
dei pacchetti turistici unici, agili e
moderni, che coprono l’arco di un
weekend e sono in grado di esaltare
senza le attrattive di un’area dalle
dolci pendici, ancora incontaminata dal
turismo sebbene a due passi dalla città.
Ed ecco qui un assaggio delle attività e
delle realtà che potranno esser
conosciute lungo questo weekend di
fascino, colline, tome e vitigni
autoctoni. La Canonica di Corteranzo e
Cascina Zucca saranno le strutture di
ricettività pensate per le due notti del
weekend. La prima è il frutto della
ristrutturazione dell’originaria casa
del parroco, riportata all’antico
splendore grazie all’attento e
rispettoso lavoro dei proprietari; il
Relais per antonomasia, carico di
dettagli, eleganza e tipicità locale.
Cascina Zucca è un’azienda agricola, 30
ettari nel cuore del Monferrato; il
cascinale ha sede a Murisengo e si
presenta come una struttura ottocentesca
completamente ristrutturata. Al suo
interno ospita un ristorante di cucina
del territorio e camere arredate con
gusto rustico e raffinato. Presso
quest’ultima struttura sarà possibile
partecipare ad una breve introduzione ai
metodi di degustazione di vino e
tartufo, a seconda della stagione.
Esperienza che servirà ai più ed ai meno
esperti per leggere in maniera più
consapevole le caratteristiche dei
prodotti enologici che verranno
assaggiati lungo il percorso. Casa Costa
è un azienda di prodotti caprini che
mantengono la fragranza della
tradizione, elemento introvabile nel
prodotto industriale. Sarà possibile
visitare questa realtà produttiva e
comprendere la tecnica difficile e
complessa della lavorazione del latte a
crudo, l’unica lavorazione che consente
di esaltare il gusto del latte e
mantenerlo vivo. Questa piccola impresa
offre inoltre la possibilità di
soggiornare in soluzione B&B, godendosi
la privilegiata posizione della
struttura risalente al ‘700, circondata
da pascoli e posta sulle colline del
Monferrato casalese.
Ottimo con i formaggi, il miele sarà
l’oggetto della visita successiva,
presso l’Apicoltura Vallera a Cunico, la
quale custodisce il miele biologico del
Monferrato; il produttore segue
personalmente tutte le fasi della
produzione, nell’ossequio delle api e
della natura. La qualità è attestata dal
“Concorso Grandi mieli d’Italia – Premio
Giulio Piana”, il miele di Rodondentro
viene infatti giudicato nel 2008 uno tra
i migliori mieli italiani. Cascina Rosengana è il suggestivo Agriturismo di
Cocconato d’Asti che ospiterà il primo
pranzo del percorso. E che pranzo!
Quattro antipasti, due primi, due
secondi ed un tris di dolci: ricco menù
contraddistinto da una sana ricerca di
primizie locali e di piatti dalla
trasparente genuinità. Da nominare, le
altre due esclusive location di ristoro
del percorso: Cascina Martini, a Corteranzo, dove intramontabili ricette
piemontesi vengono sapientemente
reinterpretate e arricchite con grande
ricerca sui prodotti e un occhio alle
tecniche moderne, e Weekendoc, un
elegante B&B con sede a Murisengo, che
offrirà invece un originale brunch in
tarrazza o a bordo piscina, mettendo in
scena prelibatezze dolci e salate per un
breaksfast & lunch di gusto e relax.
Bava Vini, Cascina Iuli e
Cantine Vignasone saranno le tre aziende
vitivinicole coinvolte: accomunate da
marchi di grandi affidabilità, dalla
continua ricerca di nuovi prodotti che
esaltino vecchi vigneti ed i singoli
terroir; una vera e propria celebrazione
al vitigno. Bava, a Cocconato d’Asti, è
un'azienda da scoprire, nasce nel 1911 e
si consolida per una produzione d’alta
garanzia, perché porta avanti un
progetto aziendale che dell'identità e
del territorio fa bandiera comunicando
in Italia e all’estero i principi che la
contraddistinguono: originalità e
sicurezza del prodotto. Bava è nota
inoltre per le viziose degustazioni di
cioccolati pregiati, i quali possono
essere anche acquistati: l’enoteca ne
dispone più di 30 tipi diversi,
provenienti dall'Italia e dal mondo La
cantina di Cascina Iuli fa parte di un
complesso tradizionale piemontese della
fine del XVII secolo, nel paese di
Montaldo di Cerrina, in provincia di
Alessandria. I vigneti sono situati in
microzone molto vocate, caratterizzate
in prevalenza da suolo bianco
argilloso-calcareo. Si tratta di
un’azienda che costituisce ormai la
punta di diamante per l’enologia del
territorio monferrino. Il riconoscimento
Vini d’Italia 2009 ne è una prova:
valutazione 3 bicchieri del Gambero
Rosso per il Barbera Barabba del 2004.
Cantina Vignasone si sviluppa su nove
ettari di terreno, nel paese di
Montechiaro d’Asti; la filosofia
dell’azienda vitivinicola è quella di
conciliare al contempo profumi e gusti
derivanti da differenti varietà al fine
di ottenere vini con caratteristiche di
qualità superiore e con intuitiva
bevibilità. Uno dei vini di più alto
pregio dell’azienda, il Souvignon Blanc
2006, è stato riconosciuto dai
giornalisti Paolo Massobrio e Marco
Gatti come “Top hundred 2008”, è cioè
entrato di diritto nei “Cento migliori
vini italiani” di Papillon. Concludendo
l’ambito delle bevande degli dei, è di
dovere menzionale uno dei più noti e
pregiati primati del territorio, la
Grapperia Bosso di Cunico. La visita a
quest’azienda consentirà di scoprire
l’arte del distillare tradizionale, la
stessa fin dal 1888; si tratta del
metodo discontinuo in lambicchi di rame,
il quale ha consentito di mantenere
immutata l’inimitabile superiorità e
qualità dei prodotti.
Ancora da richiamare sono le realtà
all’interno delle quali sarà possibile
praticare una formidabile Spesa Bio,
degustando autentiche prelibatezze.
Molino del Conte di Moncestino è
un’azienda agricola biologica che offre
prodotti ortofrutticoli freschi (a
seconda della stagione) e da questi trae
quelli conservati (confetture, sottoli,
sughi e salse). Si trova nelle vicinanze
anche San Giovanni Vecchio, azienda che
si occupa di allevamento biologico suino
e bovino; qui sarà possibile acquistare
carne fresca e salumi. Adriano Delù,
infine, è una piccola impresa rurale
avicunicola con sede a Murisengo, la
quale alleva razze autoctone di Gallina
Bionda Piemontese ed il Coniglio Griglio
di Carmagnola.
Un itinerario che stupirà il visitatore
perché pensato per coordinare tra loro
quelle che sono le eccellenze locali del
Monferrato, per rendere più facilmente
fruibili al visitatore ristoranti unici
e di haute cuisine, cantine storiche e
produzioni di varietà autoctone, come
vini, formaggi, carni e salumi; il tutto
nel pieno rispetto della tradizione
gastronomica piemontese e senza
dimenticare che in autunno questa è la
culla del Tartufo tuber Magnatum Pico.
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