È
la città più grande del Quebec, un
melting pot di culture e popoli diversi,
un luogo dove i contrasti convivono
regalando diversissimi stimoli
culturali, artistici e gastronomici.
Dove i labirinti delle vie della città
sotterranea si contrappongono al verde
Mont-Royal, il monte cui la Métropole
deve il nome e che svettando verso
l’alto regala dalla sua cima un panorama
ineguagliabile. L’atmosfera è, lo si
percepisce appena si tocca suolo
canadese, vibrante. Sarà per i suoi
cittadini per loro stessa natura
ospitali e con una prospettiva
favorevole a ciò che è diverso, per il
retaggio nativo francese e inglese che è
diventato la base culturale su cui si
sono mescolati gli influssi stranieri
più diversi, fatto sta che a Montréal le
“contaminazioni” sono diventate una
fonte di ricchezza, un punto di forza.
Come del resto in tutto il Québec e non
di meno nel resto del Canada. In questa
piacevolissima parte di mondo troverete
il piacere dell’ospitalità, dove forse
l’unico vezzo degli abitanti è quello di
preferire che i viaggiatori si sforzino
un po’ a parlare il francese prima di
ricorrere all’inglese (Montréal è la
seconda città francofona del mondo dopo
Parigi), e un forte senso di
solidarietà, quindi grande tolleranza e
una vivibilità decisamente al di sopra
della media cui siamo abituati…Caratteri
della città che convinsero l’ormai
compianto John Lennon insieme a Yoko Ono,
nel lontano maggio 1969, a scegliere
proprio questa cittadina canadese per il
loro “Bed-In for Peace”. Durante la
famosissima settimana, sdraiati sul
letto e in pigiama, i due sposi
invitarono la stampa nella suite 1742
del Fairmont The Queen Elizabeth per
proporre il loro messaggio di non
violenza, che culminò poi nella canzone
diventata l’inno del movimento pacifista
“Give peace a chance”. L’evento ha avuto
un’importanza tale che a 40 anni
dall’avvenimento ancora se ne parla e
Montréal quest’anno ha persino deciso di
celebrare i due artisti attraverso una
esibizione temporanea presso il Musée
des Beaux-Arts. La modernità la fa da
padrona nel quartiere internazionale e
si contrappone al romanticismo dei
vicoli della città vecchia, superbi
grattaceli sorgono a fianco di edifici
storici…andate al porto e imbarcatevi
sul traghetto diretto alle isole San
Lorenzo per fare sì una puntatina al
Casino Montréal, ma soprattutto per
ammirare lo skyline montrealese. Qui le
vedute si alternano: il cuore bohémien
del quartiere latino e quello dello
shopping a Sherbrooke Street, i negozi
trendy di Avenue Mont-Royal e i pub e i
club privati dei quartieri intorno alle
vie Saint-Denis e Crescent che brulicano
di vita notturna.
Dove farsi prendere per la gola
Montréal è tra le migliori destinazioni
gastronomiche di tutto il Nord America,
la capitale dell’alta cucina, nonché una
risorsa quasi inesauribile di cucine
provenienti da ogni parte del mondo. Si
può scegliere tra più di 5000 ristoranti
con insegne praticamente in ogni lingua.
Non aspettatevi una cucina quebecchese,
ma una tavola che ha subìto una forte
influenza francese. La carne affumicata
a Montréal è una specialità, e quindi
non si può non fare tappa
all’intramontabile Schwartz’s (www.schwartzsdeli.com),
una charcuterie hebraique che oltre a
offrire succulenti panini imbottiti di
carne affumicata, con contorno di
cetrioli sottaceto extra large, patate
fritte e coleslaw, un’insalata di
cavolo tritato, carote e cipolle, ha in
menu il pastrami (carne affumicata e
speziata al modo ebraico) più famoso
della città. Quando mettete in agenda un
pasto in questo tempio della carne
affumicata non prendete altri impegni
troppo a ridosso, perché a qualsiasi ora
arriverete dovrete fare la coda. Merita
almeno un brunch Eggspectation (www.eggspectation.ca),
un format davvero originale dove le uova
sono le principali protagoniste del
menu. Eggspectation è una variante
simpatica sul tema “expectation” che
gioca anche sui piatti come l’Eggstreme,
l’Uneggspected, l’Eggcitement e una
decina di interpretazioni sul tema uova
alla Benedict. Il Beaver Club (www.beaverclub.ca),
all’interno del Fairmont The Queen
Elizabeth, è una tappa obbligata per chi
si reca a Montréal e desidera il meglio,
perché qui si ha la possibilità di
vivere una delle migliori esperienze in
fatto di cucina in città. Le migliori
guide del Paese gli hanno riconosciuto i
più importanti riconoscimenti
enogastronomici, grazie a un’alta cucina
francese che si sposa con tradizione e
modernità, ispirandosi ai migliori
prodotti regionali. Gli amanti della
birra troveranno terreno fertile nel
capoluogo quebecchese, ad alta densità
di microbirrifici e brewpub. Ben dodici
sono solo nel centro e le punte di
eccellenza sono Le Cheval Blanc (www.lechevalblanc.ca),
il Dieu Du Ciel! (www.dieuduciel.com)
e L’amère A Boire (www.amereaboire.com).
Per chi invece vuole lasciare da parte
la cultura brassicola, consigliamo
l’assaggio del sidro di mele ma
soprattutto dell’icewine, vino “del
ghiaccio” ottenuto dalla spremitura di
grappoli d’uva gelati sulla pianta, dove
arrivano a sopportare temperature
intorno ai - 10°C, di cui oggi il
Canada è il principale produttore al
mondo.
|