L’ospitalità, la gentilezza e la
facilità di rapporti qui a Barbados sono
un fattore genetico, non li hanno
inventati per noi. Sveglia alle sette,
colazione da ciclisti, due banane e due
pastine secche nella tasca posteriore e
via per tutto il giorno a fotografare ed
a pedalare mappa alla mano, ed arrivata
la cena, pesce, che da queste parti è
fantastico. Barbados non è poi così
grande, anzi, 35 km. per 22, un nugolo
di stradine interne che si infilano
ovunque ed ovunque si ritrovano, continuamente
a saliscendi con qualche salita di 5-6
km. da appennino nostrano. Parrà strano
che a qualcuno sia venuto in mente di
portare questa isola sulle pagine delle
riviste come meta cicloturistica
probabilmente per la prima volta nella
sua storia differentemente da come sia
sempre stata considerata, ma è questo un
ottimo mezzo per esplorarne coste ed
interno, un mezzo molto più sensibile di
quelli a motore, ed una maniera per
abbinare vacanze rilassanti al mare con
qualche ora dedicata allo sport
preferito. Logicamente noi, pendenti
molto di più dal lato sportivo e volendo
fare un lavoro all’altezza della
situazione non ci siamo risparmiati sui
pedali, ma questo non significa che non
si possano noleggiare due bici ed in
mezza giornata vedersi tante belle cose.
Il cicloturista più ciclista ha di che
togliersi la voglia, qui non ci si
annoia di certo con la varietà di
planimetria a disposizione, e con una
serie di uscite attorno ai cinquanta
chilometri ciascuna si porta a casa
forma e sostanza. Il cicloturista più
turista potrà fare uso della ottima rete
di servizi pubblici per trasportare il
mezzo a distanza adeguata e fare ritorno
a casa con la pedalata che meglio si
addice alle sue possibilità, oppure
crearsi un anello di debita lunghezza
con cui visitare una o più attrazioni.
Barbados non è avara di cose
interessanti e carine. La diversità dei
litorali: tipicamente tropicale la costa
ovest con mare quasi fermo e
trasparente, dove nomi come Mullins
Beach, Church Point e Paynes Bay hanno
fatto la fortuna dei grandi alberghi
intenazionali, con serie di onde lunghe
e ventose quella est, con i famosi
“spot” di Bathsheba e Cattlewash ad
attirare qui gli appassionati delle
tavole, a vela e non. Turisticamente
forse troppo sfruttata e molto più
densamente popolata la prima,
splendidamente disabitata la seconda, a
mio parere, Bathsheba e Cattlewash sono
tra i primi dieci o forse meno, villaggi
costieri tropicali nella classifica dei
più genuini, vivibili e belli,
incontrati. Esiste poi addirittura la
mezza misura, per chi si accontenta del
body-surf e dunque richiede onde di
media statura, ed allora ecco pronte
sulla costa sud Carlisle Bay, Accra
Beach, Sandy Beach, Silver Sands e
Casuarina Beach, mentre per lo
snorkelling ci sono Needham’s Point,
Crane Beach e Dover Beach. Tutta la
strada che da Lakes Beach muove verso
Conset Bay merita di essere battuta,
anche se, come tutte le cose belle,
sotto alle ruote a raggi è dura da
piegare, con le sue serie di saliscendi
e soprattutto con la salita di 6 km. che
da Bathsheba porta al culmine di Horse
Hill, ma sul
ritorno tutto in discesa ad Holetown la
merenda nella verde e fresca oasi dell’Hunte’s
Tropical Garden sarà un qualcosa di
indimenticabile. Un grande e principesco
giardino tropicale con annessa mansione
coloniale del ‘600 che racchiude decine
e decine di piante e fiori su più
livelli naturali, intervallato da
tappeti di erba inglese, arredato in più
punti con divanetti in stile liberty, ed
accessoriato di un fedelissimo impianto
di diffusione stereofonica perfettamente
mimetizzato. Al nostro arrivo il
proprietario ha messo su una compilazion
di Luciano Pavarotti e chissà, penso
proprio che adesso il grande tenore se
la stia passando in un luogo molto
simile a questo, con un pubblico
infinito ad ascoltarlo. Ma tante altre
sono le antiche case dell’epoca
coloniale, Francia Plantation, Sam
Lord’s Castle, Tyrol Cot Heritage
Village, Brighton Great House, Drax
Hall, Sunbury Plantation House.
Stalattiti, stalagmiti, cascatelle,
laghetti ed una oretta di relax ristoro
compreso dopo la salita che dalla costa
mena fino a qui e volendo continua
ancora alla altra oasi verde della
Flower Forest, che situata a 260 m.
rappresenta un altro giardino botanico
lungo i cui sentieri si ammirano
Capirogli, Bouganvillee, Heliconie,
Torch Ginger, Alberi del Pane, Cacao,
Ciliegi di Barbados e logicamente Palme
del Viaggiatore. Non perdetevi poi l’Orchid
World, il giusto complemento botanico al
bellissimo Hunter’s Garden citato
innanzi.
Se passate nelle vicinanze dell’ estremo
nord mi raccomando sterzate fino a fondo
corsa, la grotta di Animal Flower Cave
non è granchè, ma la scogliera che si
ammira dal belvedere vale uno scatto, ed
il bar di Josè Zerpa è un vero bar di
quelli che si trovano nei posti-limite
geografici di tutto il mondo, sia come
ubicazione, sia come arredamento.
Portatevi appresso il vostro biglietto
da visita, la vostra foto o una
cartolina del vostro paese e….rimarrete
sulle pareti del suo locale e nella
storia di Barbados!
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NOTIZIE UTILI
Barbados Tourism Authority, P.O. BOX
242, Harbour Road, Bridgetown, Barbados,
West Indies –
www.visitbarbados.org –
btainfo@visitbarbados.org –
www.barbados.org Barbados Tourism
Authority, 263, Tottenham Court Road,
London W1T 7LA, Inghilterra. Tel.: 0044
(0)2 076369448. Documenti ed
altro
Occorre il passaporto senza visto
consolare. La moneta è il dollaro
barbadiano, simbolo B$, ma i dollari
americani sono accettati ovunque. Non
sono accettati gli Euro, che nelle
banche sono cambiati meglio dei dollari.
Come arrivare
La rotta aerea passa per Londra,
raggiungibile da undici città italiane
con British Airways (www.britishairways.com)
con prezzi a partire da 110 € A/R , da
dove la compagnia aerea inglese
Virgin-Atlantic (www.virgin-atlantic.com)
info al 0044 08705747747 vola su
Barbados tutti i giorni con prezzi a
partire da 826 € A/R.
Quando andare
aprile/maggio ed ottobre/novembre sono
due periodi in cui i prezzi sono molto
più convenienti e la temperatura è
gradevolissima.
Per dormire
Noi eravamo alloggiati al Discovery Bay
Hotel di Holetown, www.virginholidays.com
che indipendentemente dalla felice
ubicazione direttamente sulla spiaggia e
dal trattamento impeccabile, è un posto
strategicamente perfetto, perchè ubicato
al centro della costa ovest e dunque
equidistante dagli estremi, vicino a
Bridgetown e vicino ai bus terminal di
Speightstown e di Bridgetown .
Cosa comperare
Broad Street è la strada dei negozi di
Bridgetown, dove presentando passaporto
e biglietto aereo si possono fare
acquisti da porto franco. Il pezzo forte
sono i gioielli. Ad Holetown visitate
Heather Harrington Jones sempre per
l’artigianato di gioielli e cose
preziose. Non tornate senza un pezzo di
ceramica dell’Earthworks Pottery, sulla
collina di St.Thomas. Accanto
all’Ufficio Turistico, presso il porto
delle crociere, da poco è stato aperto
un mini villaggio dell’artigianato. Ad
Holetown un altro mini villaggio, il
Chattel Village, è molto ben fornito.
L’Abbigliamento del ciclista
Vestiario da ciclista estivo e magari un
giacchettino antiacqua/antivento, noi si
eravamo equipaggiati con i capi della
linea ciclismo della PARENTINI. Un paio
di scarpe trekking-bici comode anche per
muoversi a terra. Per il resto sempre
articoli estivi. Non dimenticate il
casco, che a Barbados è obbligatorio, un
paio di occhiali leggeri, resistenti, di
alta protezione ed a mascherina come i
nostri REVO 4034. Doppie borracce come
le Cincio Cap ELITE, hanno capienza fino
a 800 cl. e soprattutto il cappellino di
protezione dell’erogatore, il che lo
mantiene sempre pulito. Proteggetevi con
una buona polizza come la “Viaggi
no-stop” di EUROP ASSISTANCE. Abbiamo
testato le selle SMP Stratos e Glider
riscontrando un confort eccellente.
Per il noleggio bici contattate:
- M&M Procycle, Black Rock Main
Road,
midas@caribsurf.com un esercizio
appena aperto,con delle bici molto
belle.
- Bicycle Tours and Rentals,Queen
Street.
- Flex Bike Rentals,
Speightstown,
www.barbados.org/flexbikerentals/bikes
-
Terry Bike Rentals,
www.terrysbikerentals.com
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