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Atene millenaria capitale della Grecia  

di Giorgia Giacomelli  

 

Atene è troppo spesso vittima di un pregiudizio negativo esagerato ed immotivato. Si dice che sia rumorosa, invece è incredibilmente viva. Si ritiene che sia inquinata, ma anche le altre capitali del mondo lo sono. Viene considerata poco sicura, quando le uniche voci che si odono di notte sono quelle degli attori dei vecchi film proiettati sui tetti e le terrazze. Sarete certamente sorpresi di vedere quanta gente si riversa per le strade, anche di domenica sera o d’inverno. Qui nessuno vi chiede da dove venite, ma tutti rispondono pazientemente alle vostre domande, e l’ospitalità è ancora un valore. Atene è una città popolare nel senso più clamoroso del termine: allegra, dinamica, spesso festosa; in ogni caso mai noiosa. Però per coglierne questo aspetto occorre tempo per scoprirla per ciò che è veramente, allontanandosi dagli antichi marmi per calpestare l’asfalto dei vicoli e respirare l’odore dei mercati. Come Roma, New York o le Piramidi, la capitale greca fa parte di quei luoghi che crediamo di conoscere ancor prima di avervi messo piede. Molto spesso le sue celebri rovine si riducono, nel nostro immaginario, alla collina dell’Acropoli e al Partenone, ma non è così, perché nella città ci sono più di 50 musei. Qui il sottosuolo è pieno di testimonianze del passato: ogni epoca storica, ogni civiltà ha lasciato le tracce del proprio passaggio, delle proprie tradizioni, della propria cultura.  

Atene ruota intorno all’ Acropoli: il simbolo della città e l’orgoglio della Grecia domina il centro storico, che si estende ai suoi piedi. Situata su una collina al centro della città, l’Acropoli è sempre stata abitata: dal Neolitico in poi, qui sono sorti edifici di culto, templi, chiese e moschee, ripetutamente abbattuti dai dominatori di turno. Visitare l’Acropoli è come leggere la storia della stessa città: i suoi monumenti testimoniano le conversioni forzate al cristianesimo, l’invasione dei Galli e poi dei Turchi. La prima immagine che colpisce quando ci si avvicina, e che tuttavia si ricorda raramente, sono le fortificazioni che circondano la collina sacra e che comunicano una straordinaria sensazione di potenza. Alte, larghe, formate da blocchi giganteschi alcuni dei quali posti già in epoca micenea, esprimono chiaramente la vocazione del luogo. Questi capolavori di marmo furono costruiti alla fine del V secolo a.C., durante il regno di Pericle, in quella che fu l’Età d’oro della metropoli. In gran parte i templi erano dedicati ad Atena, la dea protettrice della città. Sulla parte più alta della Acropoli si trova il Partenone che fu costruito fra il 447 e il 432 a.C. Il suo nome deriva dalla monumentale statua di culto raffigurante Athena Parthenos ospitata nella stanza orientale della costruzione. Questa statua fu scolpita nell'avorio e nell'oro da Fidia; l'epiteto di Atena  si riferisce allo stato di nubile e "vergine" della dea, nonché al mito della sua creazione, per partenogenesi dalla testa di Zeus. Orari d’apertura: l’Acropoli è aperta tutti i giorni dalle 8 alle 19.30; d’estate e nelle notti di luna piena può restare aperta anche fino a tarda sera. Il biglietto d’ingresso vale una settimana e costa 12 euro per gli adulti, mentre studenti e anziani oltre i 65 anni pagano la metà. Oltre all’Acropoli e al museo, con il biglietto si possono visitare cinque monumenti: l'antica Agorà, il Teatro di Dioniso, il Ceramico, l'Agorà romana e il Tempio di Zeus.  

Ai piedi del Partenone si sono sviluppati i vicoli tortuosi e medievali del quartiere più antico e caratteristico della metropoli: la Pláka. Tra le sue stradine si celano monumenti, palazzi e chiese bizantine, che si affiancano a negozi e ristoranti, creando un ambiente in cui convivono armoniosamente presente e passato, bellezza e funzionalità, cultura e divertimenti. La maggior parte delle strade è chiusa al traffico, e quindi si passeggia tra i tavolini dei ristoranti all'aperto, le piazzette e le botteghe. I vicoli sono affollati da greci e turisti, i camerieri vi invitano a sedervi, nei negozi trovate tutti i souvenir tipici, e sui marciapiedi, i classici personaggi che affollano le vie turistiche europee: musicisti, madonnari, fiorai, fotografi, burattinai e artigiani che scrivono il vostro nome su un chicco di riso.

Questo quartiere si è sviluppato nel XIX secolo. Vi abitavano le famiglie ricche della città che costruirono le loro dimore in stile neoclassico, abitazioni che oggi ospitano spesso musei e negozi di souvenir e che per questo motivo si possono visitare al loro interno. Ne sono un esempio il Museo Kanellopoulos e il Museo degli strumenti popolari. Il primo ha sede in un edificio di fine '800 e deriva il suo nome dalla coppia di collezionisti ateniesi che si prodigò a raccogliere e riunire le opere d'arte esposte: ceramiche, statue, gioielli, vasi e altri oggetti preziosi che coprono un periodo amplissimo che va dal III secolo a.C. al XIX d.C..  Il secondo ha sede anche esso in una casa risalente alla metà dell'800 e raccoglie quasi 1200 strumenti musicali e nel negozio interno troverete un'ampia scelta di musica tradizionale greca. Altro museo da non perdere è il Museo di arte folcloristica greca che espone costumi, ricami, quadri e molti altri pezzi nati dalla tradizione locale. Un giro nel quartiere di Pláka non può non prevedere una sosta in una delle tante taverne, spesso semplici con muri colorati, talvolta collocate negli scantinati. Alcuni muri delle taverne sono stati dipinti da un'artista locale, un certo Savakis e descrivono scene di vita quotidiana. Tappa irrinunciabile di ogni visita ad Atene è il Museo archeologico nazionale, che ha gradualmente riunito i materiali rinvenuti nel corso di campagne di scavo effettuate in tutto il Paese, che insieme danno vita alla più straordinaria collezione d’arte greca al mondo. Vi troverete rappresentati tutti i periodi della storia antica, dal Neolitico all’epoca romana. Orari d’apertura: da aprile a ottobre, il museo è aperto tutti i giorni dalle 8 alle 19.30, e il lunedì dalle 13 alle 19.30. Da novembre a marzo, il museo è aperto tutti i giorni dalle 8.30 alle 15 e il lunedì dalle 10.30 alle 17. Costo del biglietto 7 Euro  

La cucina greca

La cucina greca ha più di venticinque secoli di esistenza. Quando in Europa si ignoravano i rudimenti della cucina, tranne la carne arrostita, in Grecia si sapevano mescolare diversi ingredienti e spezie, così da rendere vivande saporite e grate al palato. È qui che sono apparsi i primi cuochi di mestiere generosamente retribuiti dai ricchi presso cui lavoravano. Col passare del tempo il mestiere guadagnava in reputazione e veniva considerato con la massima stima. Le stupende verdure, i legumi, il freschissimo pesce, la frutta succosa, la carne di altissima qualità, i formaggi, il cremoso e saporito yogurt ed infine l’aromatico miele di timo e di fiori, sono tutti prodotti della terra ellenica. Poiché in Grecia non si usa il primo piatto sono rinomati i cosiddetti “mezedes” antipasti a base di olive nere, sottaceti, acciughe, salami, involtini di riso o di carne tritata. Cucinare la carne allo spiedo è una cosa molto comune in Grecia. Un piatto prelibato, che merita un particolare riferimento, è il “moussaka”, fatto di salsa di ragù a strati, con larghe fette di melanzane e di patate, il tutto coperto con la besciamella e poi al forno. Nelle isole e lungo le coste greche, il pesce regna sovrano su tutte le tavole. Esistono tutti i tipi di pesce che di solito sono cucinati in vari modi: fritti, ai ferri, al forno, ma anche conditi con le varie salse. La pasticceria ellenica offre una grandissima varietà di dolci, dai vari pasticcini con la crema, alla panna o le buonissime crostate alla marmellata. La Grecia produce molta frutta e quindi di consiglia di assaggiare le varie marmellate. Molto tradizionale è il “caffè greco” che, a differenza del caffè espresso, non si beve alla fine dei pasti ma solitamente durante tutta la giornata. Di origine arabica ha un sapore forte e aroma ricco, è squisito quando è fresco-tostato e bollito al bricco. I locali che offrono questa bevanda sono i “kafenia” dove i greci di tutta l’età, sorseggiandolo poco a poco, amano incontrarsi e discutere per ore.

 

 

 

 

NOTIZIE UTILI

 

Per i cittadini dei paesi della UE (più la Norvegia e l’Islanda) per entrare in Grecia e restarvi a tempo indeterminato basta il passaporto valido.

La Grecia ha adottato l’Euro nel 2002. Per ulteriori informazioni: www.ente-turismoellenico.com   -  www.visitgreece.gr   

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