Se
Arthur Guinness oggi fosse qui potrebbe
essere davvero fiero di sé. E
dell’impero che ha creato a fronte di un
investimento di soli 100 pounds per
affittare una fabbrica in disuso,
impegnandosi in un contratto della
durata di ben 9000 anni. Considerato il
fatto che era il 1759 quelle sterline
forse non erano così poche, è certo però
che quest’anno si festeggiano i 250 anni
di una fiorente attività, quella di
produzione della stout più famosa del
mondo, la birra Guinness made in
Dublin. Un’attività di successo
che non accenna a dare segnali di
stanchezza e che deve dire grazie a
ingredienti di primissima qualità che
sono presenti in ogni pinta: quindi
orzo, luppolo, acqua e lievito, ma anche
a un quarto inimitabile ingrediente,
Arthur Guinness, un uomo che ha saputo
davvero vedere lontano. Divenuto un
imprenditore come pochi, si convinse, a
ragione possiamo oggi dire, che avrebbe
prodotto birra con successo per i
successivi 2000 anni. La sua non fu solo
fortuna ma anche, e soprattutto,
un’intuizione di quelle che cambiano la
vita. Se quella di Mister Guinness
cambiò sicuramente, la sua lungimiranza
ha però cambiato anche la vita di
milioni e milioni di appassionati di
birra. Ma non solo. Sì, perché Guinness
rimanda la mente alla birra scura, ma
anche alla città che da sempre la
ospita, Dublino. La capitale
della Repubblica d’Irlanda, la città più
grande dell’isola di Smeraldo,
con i suoi pub, Temple Bar, il fiume
Liffey con i suoi ponti, il Trinity
College, e lo shopping lungo Grafton
Street. Non c’è dubbio, se vai a Dublino
non puoi non prenotare una visita alla
Guinness Storehouse, il cuore di St.
James’s Gate, la principale attrazione
turistica d’Irlanda (solo l’anno scorso
ha registrato un milione di visitatori),
anche se la birra non fa per te, perché
è un’esperienza che va al di là del
consumo, ma non puoi nemmeno lasciarti
scappare tutte le altre alternative che
la città offre. “L’oro nero”, la “Black
Stuff”, come la chiamano gli irlandesi,
è solo la prima voce della lista “da
provare e da vedere”.
Lungo tutto il 2009 sono numerosi gli
appuntamenti presso la Guinness
Storehouse (un edificio di
sette piani costruito attorno a un atrio
centrale in vetro che riproduce la forma
di un enorme pinta di Guinness) per
celebrare l’anniversario dalla
fondazione del Birrificio. È allestita
la mostra “250 Exhibition” ed è
possibile prenotare il tour “Storia
della Stout”. I partecipanti vengono
accompagnati attraverso la Guinness
Storehouse per scoprire come si produce
la birra, osservando ogni singola fase
della famosa tecnica Guinness. Hanno
quindi l’opportunità di partecipare a
un’esclusiva sessione di degustazioni
per apprezzare appieno il sapore
caratteristico di ciascuna variante di
Guinness e, infine, possono imparare
come spillare una pinta perfetta, come
un vero esperto dublinese (aperto a
gruppi di dieci persone o più, le
prenotazioni possono essere effettuate
via email, scrivendo a
storehouseeventadmin@diageo.com).
A conclusione del tour, i visitatori
possono rilassarsi nel Gravity Bar
all’ultimo piano, godendo di un panorama
mozzafiato a 360 gradi sulla città di
Dublino (è il bar più elevato della
città). E visto che la Guinness sta bene
anche in cucina, per scoprire delle
ricette molto ben realizzate che hanno
la birra come ingrediente, può essere
interessante fermarsi a pranzo presso il
nuovo spettacolare bar, il Brewery Bar.
Tra gli altri eventi straordinari che
possono attirarvi a Dublino segnaliamo
delle proposte “a tutto
tondo”: il Dublin Dance Festival (www.dublindancefestival.ie),
evento di danza di rilevanza
internazionale che consente ai giovani
coreografi irlandesi di raggiungere il
grande pubblico e il Dublin City Soul
Festival (www.dublincitysoulfestival.ie),
una rassegna di performance live
dislocate in diversi punti della città,
dove, in particolare il The Soul Picnic
sarà l'evento free per tutti gli
abitanti della capitale; musicisti da
tutto il mondo (sono attesi degli
special guests) insieme ai migliori
talenti irlandesi. A seguire, il Dublin
Writer’s Festival (www.dublinwritersfestival.com)
che celebra il patrimonio letterario
della città e presenta il meglio della
scena contemporanea nazionale e
internazionale, e il Taste of Dublin (www.tastefestivals.ie)
un festival che riunisce i migliori
ristoranti e i maggiori esperti di
enogastronomia. Cucina dal vivo ad opera
degli chef più cool del Paese e
degustazioni vari sono il richiamo
principale di questo evento. Il
Bloomsday Festival (www.jamesjoyce.ie)
è invece la settimana delle celebrazioni
joyciane che si conclude il 16 giugno,
Bloomsday appunto ovvero il giorno del
1904 nel quale si svolge l’”Ulisse” di
Joyce. Gli appassionati e cultori di
Joyce si riuniscono tradizionalmente in
questo giorno e, nei costumi dell’epoca,
seguono il percorso dublinese di Leopold
Bloom, il protagonista, leggono brani
tratti dal romanzo e fanno rivivere il
mondo descritto dal romanziere.
E non possiamo non concludere con una
citazione significativa di James Joyce:
“Se riesco ad arrivare al cuore di
Dublino, posso arrivare al cuore di
tutte le città del mondo”. Che è il
nostro augurio per questo vostro
prossimo viaggio
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