E’
una città che sta costantemente ai primi
posti in Italia per il buon vivere, tra
vestigia romane e testimonianze
medioevali, circondata da riserve
naturali e il Parco Nazionale del Gran
Paradiso. Affacciarsi dalla finestra, ad
Aosta, è un respiro di salute e una
visione incantevole. Bella e tranquilla,
modello esemplare di urbanistica romana,
Roma delle Alpi fu chiamata e tuttora si
riconosce nel suo nome antico di
Augusta Praetoria. Fondata dai
Romani nel 25 a.C., all'inizio dell'età
augustea, conserva monumenti che la
identificano da duemila anni: l'Arco
d'Augusto, la Porta Pretoria,
il teatro, il criptoportico forense, la
cinta muraria quasi interamente
conservata. L'impianto urbanistico
ortogonale, che suddivideva la città in
insulae, è ben riconoscibile nel tessuto
urbano attuale. Del Medioevo conserva la
Collegiata di Sant'Orso, con il
chiostro istoriato romanico, risalente
al 1132. Sui resti di una basilica
paleocristiana prima e carolingia poi,
venne edificata una grande chiesa
romanica a tre navate, con le pareti
completamente affrescate. Verso la fine
del XV secolo, per volontà del mecenate
Giorgio di Challant, la chiesa subì un
aspetto tardo gotico in cui spiccano gli
stalli lignei del coro, magnifico
esempio di scultura flamboyant. Sul
sagrato si affacciano il massiccio
campanile del XII secolo, a funzione
difensiva in origine; il Priorato,
raro esempio di impiego del cotto in
Valle d'Aosta; un tiglio plurisecolare;
la piccola chiesa sconsacrata di San
Lorenzo, sotto la quale sta la
basilica paleocristiana del V secolo,
disseminata di tombe tra cui quelle dei
primi vescovi. Sedici secoli di storia e
arte sono racchiusi nella Cattedrale
modificata e integrata da molteplici
cantieri fino ai segni del barocco e del
neoclassico che definiscono l’aspetto
attuale.
Su prenotazione, accompagnati da una
guida turistica, vale la pena visitare
gli scavi archeologici e il sottotetto
dove, al di sopra delle volte tardo
gotiche, sono visibili gli stupendi
affreschi romanici datati primo quarto
dell'XI secolo. Imponente la struttura
semi ipogea (a fianco della Cattedrale)
del Criptoportico forense, che
concludeva in maniera monumentale il
lato settentrionale della grande
spianata forense, regolarizzando la
pendenza naturale del terreno. Questa
lunga doppia galleria con volta a botte
rappresentava un prolungamento del
porticato del Foro, proteggendo dalla
neve durante l'inverno e dal caldo in
estate. Si ritiene fosse usata per
attività civili e commerciali, fino al
mesto impiego come magazzino. Appena
fuori dal centro, si sta sistemando il
sito di Saint-Martin de Corléans,
un'area di culto delimitata da
un'aratura rituale, con numerose
strutture megalitiche, allineamenti di
pali, menhir, dolmen e stele
antropomorfe, risalente a 5.000 anni or
sono. Tornando all’impronta latina, in
una città augustea non poteva mancare
una Villa romana appartenuta ad un
dignitario dell'epoca, recentemente
aperta al pubblico su prenotazione.
Interessante la soluzione per nascondere
al meglio l'ampia copertura: annerire le
parti moderne, oscurare l'interno e
illuminare le diverse aree della villa a
mano a mano che si procede nella visita.
Appena passato il ponte sul Buthier,
lungo la strada che portava alla Porta
Praetoria della città, fu innalzato l'arco
onorario dedicato all'imperatore Augusto,
a memoria della potenza di Roma che, nel
25 a.C., aveva definitivamente sconfitto
i Salassi, fondando la nuova colonia.
Monumento simbolo di Aosta, ha un solo
fornice a tutto sesto, largo circa nove
metri. I pilastri e le semicolonne con
capitelli corinzi erano decorate da
figurazione a trofei, a gloria
imperitura delle gesta imperiali. Risale
al 1716 la buona intenzione di
preservare il monumento dalle
infiltrazioni d'acqua ricoprendolo con
un tetto d'ardesia. Restaurato
definitivamente negli anni 1912-1913,
esibisce da allora due grandi lettere in
bronzo dorato, segni dell'iscrizione
dedicatoria.
Parchi e Riserve naturali della Valle
d'Aosta
Bellezza e valore della natura sono
testimoniate da un dato: il 13% del
territorio della Valle d'Aosta (425 kmq
su 3.263) è costituito da aree protette.
Il Parco Nazionale del Gran Paradiso
istituito nel 1922, il più antico
d'Italia, con un'estensione di circa
70.000 ettari, ospita attualmente oltre
3.200 stambecchi, quasi 10.000 camosci e
una ventina di coppie di aquile reali.
Dal 2005 è confermata la presenza del
lupo e quella - almeno occasionale -
della lince. Protegge la marmotta, la
lepre variabile,
la volpe, l’ermellino, lo scoiattolo.
Nei boschi di latifoglie e misti,
soprattutto nel versante piemontese,
anche cinghiali, caprioli e cervi.
Decine le specie di uccelli, rettili,
anfibi e numerosissimi gli invertebrati.
Un vasto ecosistema, composto da
numerosi habitat, che racchiude una
ricca biodiversità. Dove suoni e sapori
sono preziosi alleati della bellezza.
Suoni & Sapori del Gran Paradiso
Pomeriggi e serate per conoscere i
Sapori della tradizione gastronomica ai
piedi del Grand Paradis. I Suoni sono
quelli più autentici della natura
riscoperti nelle escursioni con le
ciaspole. Visita ai produttori di vini
di prestigio dell'alta Valle d'Aosta tra
cui Les Crêtes, Di Barrò, Lo Triolet o
Château Feuillet. Degustazioni dei
produits du terroir, gli stuzzichini
gastronomici del territorio che
immancabilmente accompagnano le
degustazioni di vini. Pomeriggi-relax da
intenditori con un servizio di navetta
gratuito prenotabile entro il giorno
antecedente la visita, che conduce gli
ospiti alle visite organizzate e li
riaccompagna direttamente alla struttura
ospitante. Se i pomeriggi sono dedicati
ai vini, la sera è per il menù da
ristorante. I suoni della natura…mai
ascoltati con le racchette ai piedi?
Emozioni impercettibili tra boschi e
radure del Gran Paradiso. Escursioni,
concerti, fiaccolate e animazioni per
bambini riempiono le giornate e il dopo
sci
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